Federacciai: calo della produzione a giugno, ma segni di ripresa nel primo semestre

Giada Liguori

Luglio 21, 2025

Nel mese di giugno 2023, la produzione di acciaio in Italia ha registrato un calo significativo, pari al 3,2%, toccando un totale di 1,8 milioni di tonnellate. Questo dato emerge dal report di Federacciai, l’associazione che rappresenta le imprese siderurgiche italiane, che ha analizzato i trend produttivi del settore. Nonostante il calo nel mese di giugno, i dati del primo semestre mostrano un andamento positivo: la produzione di acciaio in Italia è aumentata del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo un totale di 11,1 milioni di tonnellate.

Suddivisione della produzione per tipologia di prodotto

La suddivisione della produzione per tipologia di prodotto evidenzia ulteriori dettagli. I “lunghi”, che comprendono prodotti come barre e profilati, hanno visto una diminuzione del 2,3% a giugno, con una produzione di 1,1 milioni di tonnellate. D’altra parte, i prodotti piani, che includono lastre e coils, hanno subito un calo più marcato, del 6,6%, arrivando a 720 mila tonnellate. Questi dati pongono interrogativi su quali siano le cause di tali fluttuazioni e sullo stato di salute dell’industria siderurgica italiana.

Risultati del primo semestre

Tuttavia, i risultati del primo semestre forniscono un quadro più ottimista. La produzione di prodotti lunghi si è mantenuta stabile rispetto all’anno precedente, con una leggera crescita dello 0,4%, per un totale di 6,4 milioni di tonnellate. Questo è particolarmente significativo, poiché indica una resilienza del settore nonostante le sfide del mercato. Al contrario, i prodotti piani hanno registrato una crescita più marcata, con un incremento del 7,7%, per un totale di 4,9 milioni di tonnellate. Questo aumento può essere attribuito a una ripresa della domanda in settori chiave come l’automotive e l’edilizia, che hanno visto un aumento della produzione e delle vendite.

Dinamiche del mercato globale

Le dinamiche del mercato globale e le politiche di approvvigionamento delle materie prime giocano un ruolo cruciale nell’andamento della produzione. Negli ultimi anni, l’industria siderurgica ha affrontato un contesto economico complesso, caratterizzato da fluttuazioni nei prezzi delle materie prime, tensioni geopolitiche e cambiamenti nelle normative ambientali. Le aziende del settore sono state costrette a rivedere le proprie strategie per adattarsi a queste nuove condizioni, cercando al contempo di mantenere competitività e sostenibilità.

In particolare, la transizione verso pratiche più sostenibili è diventata una priorità per molte aziende. L’industria siderurgica è uno dei maggiori produttori di emissioni di CO2 e, di conseguenza, sta cercando di allinearsi agli obiettivi di riduzione delle emissioni stabiliti dall’Unione Europea. Questo ha portato a investimenti significativi in tecnologie innovative, come il riutilizzo dei materiali e l’adozione di processi di produzione a basse emissioni.

Inoltre, è importante considerare l’impatto della pandemia di COVID-19, che ha avuto ripercussioni significative su molte industrie, inclusa quella siderurgica. Dopo un periodo di contrazione, il settore ha mostrato segnali di ripresa, grazie a un aumento della domanda sia a livello nazionale che internazionale. Tuttavia, il cammino verso una completa normalizzazione continua a essere irto di ostacoli, con i costi delle materie prime e le interruzioni nella catena di approvvigionamento che rimangono problematiche persistenti.

Federacciai, nel suo rapporto, ha anche sottolineato l’importanza di politiche di supporto governative per il rilancio del settore. Gli incentivi per l’innovazione e la sostenibilità, insieme a misure per stabilizzare i prezzi delle materie prime, potrebbero fornire un impulso significativo alla produzione di acciaio in Italia. È fondamentale che il governo e le istituzioni lavorino a stretto contatto con l’industria per sviluppare strategie che possano affrontare le sfide attuali e future.

In sintesi, sebbene il mese di giugno abbia mostrato un calo nella produzione di acciaio, i dati del primo semestre indicano una crescita generale del settore, sostenuta da una forte domanda nei segmenti di mercato chiave. Le aziende siderurgiche italiane stanno adattando le loro strategie per affrontare le sfide del mercato globale e per contribuire a un futuro più sostenibile, navigando in un contesto complesso e in continua evoluzione. La resilienza mostrata nel primo semestre potrebbe essere un segnale positivo per il futuro dell’industria, a patto che siano adottate le giuste misure e politiche per supportare questa crescita.