Israele intensifica l’offensiva su Deir al-Balah: attacchi aerei e terrestri in corso

Matteo Rigamonti

Luglio 21, 2025

Nelle prime ore di oggi, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno lanciato un massiccio attacco aereo e terrestre sulla città di Deir al-Balah, situata nel centro della Striscia di Gaza. Questa operazione militare si inserisce in un contesto di crescente tensione e violenza che ha caratterizzato la regione negli ultimi mesi, complicata dall’afflusso di sfollati provenienti da altre aree della Striscia.

Secondo fonti della BBC, l’operazione è iniziata poco dopo che l’IDF aveva emesso un avviso di evacuazione per i residenti di sei isolati residenziali nella parte sud-occidentale della città. Deir al-Balah, che ha visto un notevole aumento della popolazione a causa degli spostamenti forzati da Rafah e Khan Younis, è diventata un obiettivo strategico per le forze israeliane. La presenza di migliaia di sfollati ha aggravato la situazione umanitaria, creando una crisi che colpisce le famiglie già vulnerabili.

Dettagli dell’operazione militare

I rapporti da parte di giornalisti locali indicano che i carri armati e i veicoli militari israeliani hanno iniziato a entrare nella città dal checkpoint di Kisufim. Questa manovra è stata supportata da un intenso bombardamento di artiglieria pesante e dall’intervento di caccia che hanno effettuato raid aerei mirati. Le zone colpite, come i quartieri di Abu al-‘Ajin e Hikr al-Jami’, hanno subito danni ingenti, con decine di proiettili che hanno colpito infrastrutture e abitazioni.

Le immagini condivise sui social media mostrano l’orrore della situazione, con lampi di esplosioni e il suono incessante dei colpi di arma da fuoco che risuonano nell’aria.

Fuga dei residenti e crisi umanitaria

In risposta all’intensificarsi delle operazioni militari, migliaia di residenti hanno cercato di fuggire dalla città durante la notte, dirigendosi verso la zona costiera di al-Mawasi, vicino a Khan Younis. Quest’area è stata percepita come una delle poche zone relativamente sicure nel sud della Striscia di Gaza, ma anche qui la situazione è precaria e gli sfollati devono affrontare condizioni di vita difficili e risorse limitate.

L’attacco a Deir al-Balah rappresenta un’altra escalation nel conflitto israelo-palestinese, che ha visto un aumento delle tensioni e delle violenze in seguito a una serie di eventi che hanno scosso la regione. Negli ultimi mesi, la situazione è stata caratterizzata da scontri tra le forze israeliane e i gruppi militanti palestinesi, con un aumento delle vittime civili e la distruzione di infrastrutture vitali.

Reazioni e preoccupazioni internazionali

Gli analisti hanno sottolineato che le operazioni militari dell’IDF a Gaza sono spesso giustificate come necessarie per contrastare le minacce provenienti dai gruppi armati, in particolare Hamas. Tuttavia, le conseguenze umanitarie di tali attacchi sono devastanti, portando a un numero crescente di morti e feriti tra la popolazione civile. Le organizzazioni internazionali stanno esprimendo preoccupazione per la situazione, chiedendo un immediato cessate il fuoco e l’apertura di corridoi umanitari per assistere i civili intrappolati nel conflitto.

Le Nazioni Unite e altre agenzie umanitarie hanno avvertito che la crisi a Gaza sta raggiungendo livelli insostenibili, con un numero sempre crescente di persone che necessitano di assistenza. L’accesso limitato all’acqua potabile, agli alimenti e alle cure mediche sta aggravando la sofferenza della popolazione, mentre le strutture sanitarie sono sotto pressione a causa della mancanza di risorse.

In questo contesto, la comunità internazionale si trova a dover affrontare una situazione complessa e delicata, in cui le dinamiche del conflitto e le necessità umanitarie si intrecciano in modo drammatico. Mentre l’IDF continua le sue operazioni a Deir al-Balah, la domanda su come affrontare le radici del conflitto e garantire la sicurezza e la dignità dei civili diventa sempre più urgente.

Le immagini della devastazione e le testimonianze dei sopravvissuti raccontano una storia di dolore e resistenza, mentre i residenti di Gaza cercano di trovare un barlume di speranza in mezzo alla desolazione. La comunità globale è chiamata a riflettere sulla responsabilità condivisa di cercare soluzioni durature e giuste per un conflitto che ha portato a sofferenze inenarrabili per entrambe le parti coinvolte.