Italiani al Lido: tra grandi firme e talenti emergenti

Giada Liguori

Luglio 22, 2025

La Mostra del Cinema di Venezia, giunta alla sua 82ª edizione, rappresenta uno dei palcoscenici più prestigiosi per il cinema internazionale. Quest’anno, l’Italia si presenta con una selezione di circa trenta titoli, che comprende lungometraggi, cortometraggi, serie e coproduzioni internazionali. Dal 27 agosto al 6 settembre, il Lido di Venezia diventa il fulcro dell’arte cinematografica, ospitando opere di grande qualità in concorso, fuori concorso e in altre categorie.

La selezione italiana

Il direttore della Mostra, Alberto Barbera, ha messo in evidenza l’importanza della selezione, sottolineando l’eccellenza del cinema italiano. Egli ha espresso il desiderio di vedere esordi più sorprendenti rispetto all’anno precedente, un segnale della continua evoluzione del panorama cinematografico nazionale. Quest’anno, la selezione è stata realizzata a partire da 173 lungometraggi e 189 cortometraggi italiani, mantenendo una linea simile a quella dell’anno scorso, ma con una predominanza di autori già affermati a livello internazionale.

Tra i cinque lungometraggi in concorso, Paolo Sorrentino si distingue con “La Grazia”, che segna il ritorno di Toni Servillo. Barbera ha descritto il film come caratterizzato da “rigore, compostezza e asciuttezza”, evocando i toni di “Le Conseguenze dell’amore”. Altri titoli significativi includono:

  1. “Elisa” di Leonardo di Costanzo – un’intensa esplorazione della mente di una donna alle prese con l’amnesia.
  2. “Duse” di Pietro Marcello – un ritratto della celebre attrice Eleonora Duse, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi.
  3. “Napoli Sotto le nuvole” di Gianfranco Rosi – un’opera con un approccio documentaristico.
  4. “Un film fatto per Bene” di Franco Maresco – un diario cinematografico che mescola autoironia e critica sociale.

Voci emergenti e diversità

Nonostante il quintetto di registi in concorso sia composto esclusivamente da uomini, Barbera ha evidenziato la presenza di sei opere internazionali firmate da registe, segnando un tentativo di diversificare le voci nel panorama contemporaneo. La selezione di opere italiane fuori concorso è particolarmente variegata, spaziando tra generi e tematiche.

Tra i titoli più attesi figura “After the Hunt” di Luca Guadagnino, che segna l’esordio al Lido di Julia Roberts. Questo film affronta tematiche sociali attuali, evidenziando l’importanza del cinema come strumento di riflessione. Altri film significativi includono:

  • “L’isola” di Andrea di Antonio Capuano – un legal drama che esplora giustizia e moralità.
  • “Il maestro” di Andrea Di Stefano – una commedia che racconta le disavventure di un insegnante di tennis.

Nuove generazioni e documentari

La freschezza del cinema italiano emerge anche nei due ‘film di mezzanotte’:

  1. “La valle dei sorrisi” di Paolo Strippoli – un’opera dark.
  2. “Orfeo” di Virginio Villoresi – un debutto autoprodotto promettente.

Inoltre, l’attenzione si sposta sul documentario, con Roberto Andò che presenta “Ferdinando Scianna – Il Fotografo Dell’Ombra”, un omaggio al grande fotografo. Non mancano incursioni musicali, come i ritratti di Francesco De Gregori in “Nevergreen” di Stefano Pistolini e Piero Pelù in “Rumore Dentro” di Francesco Fei.

Nella sezione Orizzonti, emergono giovani autrici come Carolina Cavalli con “Il Rapimento di Arabella” e Laura Samani con “Un anno di scuola”, opere che testimoniano l’emergere di nuove voci nel panorama cinematografico italiano.

Infine, un titolo atteso in Venice Spotlight è “Ammazzare stanca” di Daniele Vicari, ispirato all’autobiografia di Antonio Zagari. La selezione di quest’anno, pur con le sue ombre, rappresenta una tappa importante per il cinema italiano, dimostrando che la creatività e la passione per il racconto continuano a prosperare, nonostante le sfide del settore.