Milano in rosso: Stm e Stellantis trascinano il mercato verso il basso

Matteo Rigamonti

Luglio 22, 2025

Oggi Piazza Affari ha chiuso in territorio negativo, con l’indice Ftse Mib che ha registrato un calo dello 0,25% a 40.068 punti, dopo aver toccato temporaneamente la parità durante la seduta. L’andamento del mercato italiano riflette un clima di cautela tra gli investitori, in un contesto globale caratterizzato da incertezze economiche e politiche.

andamenti delle azioni principali

Le azioni di STMicroelectronics (Stm) hanno subito una flessione significativa, perdendo l’1,85%. La società, attiva nel settore dei semiconduttori, continua a essere vulnerabile alle oscillazioni della domanda globale, specialmente in un periodo in cui molte aziende tech stanno rivedendo le proprie previsioni di crescita. Anche Stellantis ha visto un calo delle sue azioni, scendendo dell’1,23%. Il gruppo automobilistico, nato dalla fusione tra FCA e PSA, sta affrontando sfide legate alla transizione verso veicoli elettrici e alle difficoltà nella catena di approvvigionamento.

Tra le altre società in negativo, si segnalano:

  1. Azimut: -0,94%
  2. Prysmian: -0,87%

Entrambe le aziende sono esposte a variabili di mercato che influenzano il loro business, come i tassi di interesse e le normative ambientali.

segnali di positività

Tuttavia, ci sono stati alcuni segnali di positività sul mercato. Iveco, il produttore di veicoli commerciali, è balzato in avanti con un incremento del 1,98%. Il titolo è stato sostenuto dalle notizie riguardanti una possibile cessione a Tata Motors, che prevede uno scorporo della divisione Idv. Questo interesse da parte di diversi gruppi, tra cui Leonardo, che ha visto un incremento dello 0,39%, ha creato ottimismo attorno al futuro dell’azienda.

Poste Italiane ha anch’essa registrato un incremento, chiudendo con un guadagno dello 0,98%, in vista della diffusione dei risultati trimestrali, attesa con grande interesse dagli analisti. Gli investitori stanno monitorando attentamente le performance della società, che ha ampliato le sue attività negli ultimi anni, diversificando l’offerta di servizi e cercando di posizionarsi come un player importante anche nel settore finanziario.

situazione del settore bancario e energetico

Le banche hanno mostrato un andamento misto:

  • Banco BPM ha chiuso in rosso con un ribasso dello 0,83%.
  • Unicredit è riuscita a guadagnare lo 0,21%.
  • Bper ha visto un calo dello 0,71%.
  • Mps ha chiuso in calo dello 0,4%.

Nel contesto energetico, Eni ha visto una variazione marginale, chiudendo a -0,06%, ma è stata influenzata dal calo del prezzo del greggio, che ha subito una diminuzione dello 0,77%. La volatilità dei mercati energetici continua a essere una preoccupazione per gli investitori, specialmente alla luce delle tensioni geopolitiche e delle politiche climatiche globali.

Un altro aspetto da considerare è il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi, che si è assestato a 84,6 punti. Il rendimento del Btp decennale è aumentato, attestandosi a oltre il 3,46%, mentre il Bund tedesco ha visto il suo rendimento salire a quasi il 2,62%. Questi dati sono indicatori importanti per gli investitori, in quanto riflettono la percezione del rischio associato ai titoli di stato italiani rispetto a quelli tedeschi.

La seduta di oggi ha evidenziato una certa cautela tra gli investitori, con un’attenzione particolare rivolta alle prossime comunicazioni finanziarie e agli sviluppi macroeconomici. La volatilità del mercato, unita alle incertezze geopolitiche e alle sfide legate alla crescita economica, continua a influenzare l’andamento delle borse europee, compresa quella italiana.

In un contesto di questo tipo, gli investitori stanno forse rivedendo le loro strategie, cercando opportunità in settori più resilienti e monitorando attentamente le aziende che potrebbero beneficiare di tendenze a lungo termine, come la digitalizzazione e la sostenibilità. Le prossime settimane saranno cruciali per capire come si svilupperà il mercato e quali settori potrebbero emergere come vincenti nel lungo periodo, mentre la stagione degli utili continua a svolgersi.