Aziende sanitarie al fronte contro l’emergenza caldo: come stanno affrontando la crisi

Aziende sanitarie al fronte contro l'emergenza caldo: come stanno affrontando la crisi

Matteo Rigamonti

Luglio 23, 2025

L’Italia si trova ad affrontare un’estate caratterizzata da temperature elevate, che superano i 40 gradi in diverse regioni, in particolare nel Sud. Questa situazione di emergenza caldo ha spinto le aziende sanitarie a mobilitarsi per tutelare la salute pubblica, concentrandosi sui gruppi più vulnerabili, come anziani, persone con patologie croniche e lavoratori esposti a condizioni climatiche estreme. In questo contesto, è fondamentale comprendere le misure adottate per affrontare le conseguenze sanitarie di queste ondate di calore.

Attivazione di ambulatori dedicati

Per gestire i sintomi legati a colpi di calore e disidratazione, sono stati attivati ambulatori dedicati in diverse città. Questi spazi offrono assistenza immediata ai cittadini che presentano segni di malessere. Gli ambulatori sono posizionati in luoghi strategici, come parchi e centri di aggregazione, per facilitare l’accesso alla popolazione. Tra i servizi offerti, si segnalano:

  1. Monitoraggio dei sintomi legati al caldo.
  2. Assistenza per la disidratazione.
  3. Consulenze sanitarie immediate.

Posti letto specializzati e servizi di supporto

Le strutture ospedaliere hanno predisposto posti letto specializzati per il trattamento di pazienti colpiti da colpi di calore, evitando così il sovraffollamento dei pronto soccorso. Questo è cruciale, poiché i colpi di calore possono avere conseguenze gravi se non trattati tempestivamente. Inoltre, le aziende sanitarie hanno attivato numeri verdi e contact center per rispondere alle domande dei cittadini riguardo alla salute durante le ondate di calore, offrendo consigli pratici come:

  1. Bere molta acqua.
  2. Evitare di uscire durante le ore più calde.
  3. Riconoscere i segnali di allerta di un colpo di calore.

Iniziative locali e collaborazione con il Terzo settore

Un’importante iniziativa è il programma ‘Meglio a casa’, attivo in Liguria, che prevede dimissioni controllate dall’ospedale per pazienti non necessitanti di ricovero prolungato. Questo programma offre supporto a domicilio, garantendo assistenza per 30 giorni da parte di un operatore sociale. Giovanni Migliore, presidente della Fiaso, sottolinea l’importanza di una risposta coordinata da parte del Servizio sanitario nazionale, affermando che “le aziende sanitarie rappresentano il cuore operativo nei territori”.

In molte città italiane, le amministrazioni locali collaborano con le aziende sanitarie per implementare campagne di informazione sui rischi associati alle alte temperature. Queste campagne utilizzano volantini informativi, affissioni nei luoghi pubblici e comunicazioni sui social media per sensibilizzare la popolazione. Inoltre, le aziende sanitarie collaborano con associazioni di volontariato per garantire che nessuno venga lasciato indietro, con visite a domicilio per anziani e persone con disabilità.

Le scuole stanno adottando misure preventive, come la chiusura anticipata durante le giornate più calde, per garantire la sicurezza degli studenti. Queste azioni dimostrano come le aziende sanitarie italiane stiano rispondendo in modo efficace alle sfide poste dal cambiamento climatico, mobilitandosi per proteggere la salute della popolazione e garantire un ambiente sicuro durante le temperature elevate estive.