L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha recentemente completato con successo i test del più grande paracadute extraterrestre mai progettato, destinato alla missione ExoMars. Questo paracadute, già qualificato per il volo su Marte nel 2021, ha affrontato una serie di test fondamentali dopo un periodo di inattività dovuto all’interruzione della collaborazione con l’agenzia spaziale russa, in seguito all’invasione dell’Ucraina. I test si sono svolti presso il Centro Spaziale Esrange, situato a Kiruna, nel nord della Svezia, una struttura all’avanguardia della Swedish Space Corporation.
il test del paracadute
Durante il test, il paracadute è stato sollevato a quasi 30 chilometri di altitudine tramite un pallone stratosferico a elio. Questa altitudine è tre volte superiore a quella degli aerei commerciali, permettendo di simulare le condizioni atmosferiche che la capsula incontrerà durante la sua discesa su Marte. Il modulo di discesa ha sperimentato una caduta libera di circa 20 secondi, raggiungendo velocità prossime a quella del suono prima di dispiegare i paracadute in sequenza.
John Underwood, ingegnere principale dell’azienda britannica Vorticity, ha affermato: “L’utilizzo di due paracadute ci consente di progettare un sistema robusto e funzionale.” Questo approccio stratificato è essenziale per garantire un atterraggio sicuro e controllato su Marte.
caratteristiche del paracadute
Il paracadute principale del primo stadio misura 15 metri di diametro, simile a quello utilizzato dalla sonda Viking Mars della NASA nel 1972. Tuttavia, il paracadute del secondo stadio è davvero straordinario, con un diametro di 35 metri. È progettato per massimizzare l’efficienza aerodinamica e garantire una decelerazione ottimale. Ecco alcune caratteristiche chiave:
- Dimensioni: 15 metri per il primo stadio e 35 metri per il secondo stadio.
- Materiale: Oltre 800 metri quadrati di tessuto con una densità di circa 40 grammi per metro quadrato.
- Costruzione: Richiede circa tre giorni per piegarlo e riporlo nella sua sacca.
collaborazione internazionale
La progettazione e la costruzione della maggior parte del sistema di paracadute sono avvenute in Europa, con componenti provenienti da diversi paesi. I mortai da lancio sono stati realizzati nei Paesi Bassi, i paracadute in Italia e il contenitore del paracadute in Repubblica Ceca. Questa collaborazione internazionale dimostra come le agenzie spaziali europee lavorino insieme per affrontare le sfide dell’esplorazione spaziale.
La missione ExoMars, che cerca segni di vita passata o presente su Marte, è un progetto congiunto tra l’ESA e l’agenzia spaziale russa Roscosmos, anche se quest’ultima è stata messa in pausa a causa delle tensioni geopolitiche. Nonostante ciò, gli ingegneri e i ricercatori continuano a lavorare instancabilmente per garantire il successo della missione.
Con i test completati e il paracadute pronto per l’uso, il team della missione ExoMars guarda con ottimismo verso il futuro. La prossima fase prevede la preparazione per il lancio della sonda, previsto per il 2028, che porterà strumenti sofisticati progettati per analizzare il suolo marziano. Questa missione non solo rappresenta una nuova frontiera per la scienza planetaria, ma potrebbe anche offrire risposte fondamentali sull’origine della vita e la possibilità di vita su altri pianeti.
L’umanità si sta preparando a un’era di esplorazione spaziale senza precedenti, e il paracadute di ExoMars è solo uno dei tanti strumenti che ci aiuteranno a scrivere il prossimo capitolo della nostra avventura nell’universo.