L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha recentemente annunciato la nomina dei nuovi direttori dei Dipartimenti scientifici e delle Sezioni di ricerca, un cambiamento significativo nella leadership che avrà effetto per il triennio 2025-2028. Questo passaggio di consegne rappresenta un’importante evoluzione nella guida scientifica dell’ente, con l’obiettivo di rafforzare le attività di ricerca e monitoraggio nel campo della geofisica e della vulcanologia.
nuovi direttori dei dipartimenti
A partire da settembre 2025, il Dipartimento Ambiente sarà guidato da Maria Fabrizia Buongiorno, un esperto nel campo delle scienze ambientali. Buongiorno ha un’importante carriera alle spalle, con una vasta esperienza in progetti nazionali e internazionali che hanno migliorato la comprensione dei processi ambientali e delle loro interazioni con le attività umane. Le sue competenze saranno fondamentali per affrontare le sfide ambientali del futuro.
Il Dipartimento Terremoti sarà diretto da Salvatore Stramondo, un esperto di sismologia con un’ampia esperienza nella ricerca sul comportamento sismico della Terra. Stramondo si è dedicato alla valutazione del rischio sismico, un tema cruciale per la sicurezza del territorio italiano, frequentemente soggetto a eventi sismici. Il suo impegno nella divulgazione scientifica contribuirà a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della preparazione e della prevenzione in caso di terremoti.
Infine, Stefano Felice Branca assumerà la direzione del Dipartimento Vulcani. Branca è un vulcanologo di fama, noto per il suo studio dei vulcani attivi, in particolare quelli italiani. La sua ricerca si concentra sulla previsione delle eruzioni e sul monitoraggio delle attività vulcaniche, aspetti fondamentali per garantire la sicurezza delle popolazioni che vivono nelle vicinanze di vulcani attivi come il Vesuvio e l’Etna.
nuovi direttori delle sezioni e osservatori
Oltre ai direttori dei Dipartimenti, sono stati nominati anche i nuovi o riconfermati direttori delle Sezioni e degli Osservatori:
- Micol Todesco guiderà la Sezione di Bologna.
- Tomaso Esposti Ongaro sarà alla guida della Sezione di Pisa.
- Giuseppe Di Stefano e Vincenzo Romano assumeranno rispettivamente la direzione delle Sezioni di Roma 1 e Roma 2.
- Lucia Pappalardo continuerà a dirigere l’Osservatorio Vesuviano di Napoli, un’importante istituzione per il monitoraggio dell’attività vulcanica.
- Annamaria Vicari sarà alla guida della Sezione Irpinia.
- Salvatore Gambino dirigerà l’Osservatorio Etneo di Catania.
- Antonio Paonita assumerà la direzione della Sezione di Palermo.
È importante notare che le direttrici dell’Osservatorio Nazionale Terremoti, Lucia Margheriti, e della Sezione di Milano, Francesca Pacor, rimarranno in carica poiché il loro mandato non era in scadenza.
l’importanza della nuova leadership
Fabio Florindo, Presidente dell’Ingv, ha espresso la sua soddisfazione per le nuove nomine, sottolineando l’importanza del lavoro che i nuovi direttori svolgeranno nel prossimo triennio. “Sono lieto di poter rivolgere i miei auguri di buon lavoro ai nuovi Direttori nominati dal CdA dell’Ingv”, ha dichiarato Florindo, evidenziando che questi professionisti rappresentano un riferimento per la comunità scientifica dell’Istituto, impegnata nel monitoraggio e nella mitigazione dei rischi sismici, vulcanici e da maremoto su tutto il territorio nazionale.
Un aspetto cruciale del lavoro dell’Ingv è la partecipazione a progetti di ricerca europei e internazionali di alto profilo. Questo approccio consente di accrescere le conoscenze sul funzionamento del Pianeta, dallo studio dei terremoti e dei vulcani all’analisi della struttura interna della Terra. Un’attenzione particolare è rivolta anche agli effetti dei cambiamenti climatici e alla ricerca di risorse energetiche sostenibili, un tema di crescente importanza nel contesto attuale.
Giovanni Torre, Direttore Generale dell’Ingv, ha sottolineato l’importanza del dialogo tra i Direttori di Dipartimento e di Sezione e l’Amministrazione dell’Ente, evidenziando come questo confronto sia fondamentale per affrontare le sfide attuali della ricerca scientifica. La collaborazione tra i vari livelli dell’organizzazione è vista come un elemento chiave per il successo delle iniziative future, in un periodo in cui le sfide ambientali e geologiche richiedono risposte tempestive e innovative.
L’Ingv, con la sua rete di esperti e le sue infrastrutture di monitoraggio, si pone quindi come un ente fondamentale non solo per la ricerca scientifica, ma anche per la sicurezza e la sensibilizzazione della popolazione riguardo ai rischi naturali che caratterizzano il nostro Paese. Con i nuovi direttori al timone, l’Ingv è pronto ad affrontare le sfide del futuro e a contribuire in modo significativo alla conoscenza e alla gestione dei fenomeni geologici e ambientali.