Garlasco, terza udienza: cosa sveleranno le analisi della spazzatura e le impronte in casa Poggi?

Garlasco, terza udienza: cosa sveleranno le analisi della spazzatura e le impronte in casa Poggi?

Garlasco, terza udienza: cosa sveleranno le analisi della spazzatura e le impronte in casa Poggi?

Matteo Rigamonti

Luglio 24, 2025

Oggi, nella storica città di Pavia, si svolge la terza udienza dell’incidente probatorio riguardante il caso di Garlasco, un delitto che ha lasciato un segno profondo nell’opinione pubblica italiana. L’udienza si preannuncia significativa, poiché si focalizzerà sull’analisi di sacchetti e oggetti rinvenuti tra i rifiuti della villetta di Chiara Poggi, la giovane assassinata nel 2007. L’attenzione degli inquirenti si concentra sulle impronte digitali, che potrebbero rivelare importanti dettagli riguardo alle persone che hanno maneggiato quegli oggetti.

Analisi della spazzatura e impronte digitali

La Procura ha avviato un’analisi approfondita dei rifiuti trovati nella residenza di Chiara, nell’intento di raccogliere prove tangibili che possano chiarire le dinamiche del crimine. I sacchetti saranno esaminati per cercare impronte digitali, un passo che potrebbe rivelarsi cruciale per identificare eventuali presunti colpevoli. Parallelamente, continuano le indagini sul DNA e sulle tracce già raccolte in precedenza. Gli accertamenti si concentrano su un aspetto fondamentale: la correttezza del sequestro e della gestione delle prove, elementi che la difesa di Andrea Sempio, il neo indagato, ha contestato con forza.

Angela Taccia, legale di Sempio, ha espresso preoccupazione riguardo alla validità della prova, sottolineando che se non ci sono presupposti di un corretto sequestro, non dovrebbero essere condotti nemmeno accertamenti genetici. La difesa ha evidenziato come, al momento, non ci siano prove a carico del suo assistito, ma la giudice per le indagini preliminari (GIP) ha deciso di procedere con tutti gli accertamenti necessari per garantire una valutazione completa e accurata.

Rifiuto della Procura e implicazioni legali

Durante l’udienza, è emersa una novità significativa: la Procura ha negato la richiesta di ammettere la cosiddetta “impronta 33”, rinvenuta su un muro della casa di Chiara Poggi e attribuibile ad Andrea Sempio. Questa decisione è stata accolta con delusione da parte della difesa, che aveva sollecitato l’estensione dell’incidente probatorio per esaminare questa traccia.

  1. Gianluigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi, ha commentato la situazione, affermando che la Procura ha il dovere di indagare anche nell’interesse dell’indagato.
  2. Tizzoni ha sottolineato che non accoglie le richieste della persona offesa.
  3. Secondo Tizzoni, non c’è nulla di male nell’affidare la valutazione di un’impronta a un perito terzo, poiché più elementi vengono analizzati, meglio è.

La Procura, tuttavia, ha mantenuto la sua posizione e ha ritenuto che non vi fossero le condizioni per estendere l’incidente probatorio all’impronta 33. Tizzoni ha affermato che, sebbene il suo obiettivo fosse quello di chiarire la verità, la Procura ha optato per non considerare la richiesta.

La posizione della difesa di Stasi

Dall’altra parte, la difesa di Alberto Stasi, l’uomo già condannato per l’omicidio di Chiara Poggi, ha preso una posizione netta riguardo all’impronta 33. Antonio De Rensis, uno degli avvocati di Stasi, ha chiarito che il suo team non ha mai richiesto un incidente probatorio su quell’impronta, affermando che tale richiesta è stata avanzata da altri. De Rensis ha aggiunto che, in caso di richiesta formale per estendere l’incidente probatorio, sarà un giudice a decidere le sorti della questione.

Prospettive future e attese

L’udienza di oggi rappresenta un ulteriore passo verso la ricerca della verità su un caso che ha tenuto con il fiato sospeso l’Italia per anni. La complessità del procedimento legale riflette le difficoltà intrinseche nel raccogliere prove in un caso di omicidio così delicato. Gli esiti delle analisi della spazzatura e delle impronte digitali potrebbero fornire nuovi elementi, ma la strada verso una risoluzione definitiva sembra ancora lunga e tortuosa.

In un contesto così delicato, è fondamentale che tutte le prove e le testimonianze siano esaminate con la massima attenzione e obiettività, affinché la giustizia possa essere raggiunta. Mentre il processo continua, la comunità di Garlasco e l’intera nazione rimangono in attesa di sviluppi significativi, sperando che la verità possa finalmente emergere, offrendo un conforto a chi ha subito una perdita incommensurabile.