Ornella Muti: come le donne possono cambiare il mondo ispirandosi a Franca Viola

Ornella Muti: come le donne possono cambiare il mondo ispirandosi a Franca Viola

Giada Liguori

Luglio 24, 2025

L’attrice Ornella Muti, una delle figure più emblematiche del cinema italiano, ha recentemente partecipato al Giffoni Film Festival, un evento di grande rilevanza dedicato al cinema per ragazzi. Durante la sua presenza, ha condiviso un messaggio potente e ispiratore, focalizzandosi sull’importanza del cambiamento e dell’emancipazione femminile. Richiamando la figura di Franca Viola, la prima donna in Italia a rifiutare il matrimonio riparatore negli anni ’50, Muti ha sottolineato come la sua storia, narrata nel film “La moglie più bella” di Damiano Damiani, continui a rappresentare un simbolo di ribellione e autodeterminazione.

Il potere delle donne

Nel suo intervento, Muti ha messo in evidenza come ogni donna possieda la capacità di esprimere la propria forza interiore e contribuire al cambiamento del mondo. Ha affermato: “Ognuna è una gemma del mio gioiello”, evidenziando l’importanza di ogni singola esperienza e storia femminile. Questo richiamo alla forza femminile è un invito a riflettere su come ogni donna, a modo suo, possa lasciare un segno nel mondo.

  1. La forza interiore è un dono unico.
  2. Ogni esperienza femminile conta.
  3. Siamo tutte parte di un grande cambiamento.

Riflessioni sulla carriera

Riflettendo sulla sua carriera, Muti ha dichiarato di non riuscire a scegliere un solo ruolo tra quelli interpretati, poiché ognuno di essi è parte integrante di lei. Tuttavia, ha evidenziato “Codice privato” di Marco Maselli come un’esperienza particolarmente significativa, in quanto concepito esclusivamente per lei, permettendole di esplorare un personaggio complesso. La difficoltà di separarsi da un ruolo è un tema ricorrente per gli attori, e Muti ha confessato il timore di non riuscire a liberarsi di un personaggio che l’aveva profondamente toccata.

Incontri significativi

Durante il festival, Muti ha condiviso anche gli incontri che hanno segnato la sua carriera, come quello con il regista Sean Baker, noto per il film “The Florida Project”. Muti ha raccontato con emozione come Baker l’abbia considerata la sua musa e come abbia voluto realizzare un cofanetto dedicato ai suoi film. “Quando un regista dice queste cose di te, hai vinto il premio più importante come attore”, ha commentato, sottolineando l’importanza della fiducia reciproca tra attori e registi.

Muti ha sottolineato l’importanza di non sentirsi una diva, ma piuttosto una persona che è stata “travolta dagli eventi”. Questo atteggiamento umile riflette la sua autenticità e genuinità, che l’hanno sempre contraddistinta. La sua carriera si è sviluppata non attraverso un percorso di formazione tradizionale, ma grazie all’apprendimento dai colleghi più esperti e alla generosità di attori come Ugo Tognazzi, che l’hanno guidata nei suoi esordi.

Incoraggiando i giovani presenti al festival, Muti ha parlato dei suoi turbamenti e delle sue paure durante la gioventù, esortando a seguire i propri sogni: “Se non proviamo a sognare, diventiamo piatti. I sogni nutrono l’anima, nutrono il cuore”. Un messaggio di autenticità e unicità, simile a quello di ogni gemma che brilla con la propria luce.

Un invito alla solidarietà

Infine, Muti ha esortato le donne a unirsi e a sostenersi a vicenda. “Dobbiamo prenderci per mano, soprattutto noi donne”, ha affermato, enfatizzando l’importanza di circondarsi di persone coraggiose e di non arrendersi mai. “Anche se cadi, ci si rialza. Ci si reinventa”, ha aggiunto, trasmettendo un messaggio di resilienza e speranza.

La sua chiamata all’azione invita le donne a dire “no” quando è giusto, a staccarsi dal gregge e a lottare per la propria verità. La voce di Muti, forte e chiara, rappresenta un faro di speranza e determinazione per tutte le donne che aspirano a cambiare il mondo, proprio come ha fatto Franca Viola.