Ue mantiene aperto il dossier sul golden power di Unicredit

Ue mantiene aperto il dossier sul golden power di Unicredit

Ue mantiene aperto il dossier sul golden power di Unicredit

Matteo Rigamonti

Luglio 24, 2025

Recentemente, la Commissione Europea ha fatto il punto sulla situazione riguardante l’operazione di Unicredit su Banco BPM, sottolineando che “il dossier del golden power su Unicredit resta aperto”. Questa dichiarazione, rilasciata dal portavoce Thomas Regnier durante un briefing con la stampa, evidenzia l’importanza della vigilanza europea sulle operazioni bancarie che coinvolgono istituti di credito significativi nel contesto del mercato unico europeo.

Il significato del golden power

La questione del golden power è particolarmente delicata: si tratta di un insieme di misure che permettono agli Stati membri di esercitare un controllo su operazioni economiche che potrebbero minacciare la sicurezza nazionale o l’interesse pubblico. In Italia, il golden power è stato attivato in diverse occasioni, specialmente in settori strategici come:

  1. Energia
  2. Telecomunicazioni
  3. Sistema bancario

Questo strumento è fondamentale in un contesto in cui le istituzioni finanziarie sono sempre più sotto la lente di ingrandimento per quanto riguarda possibili operazioni di fusione e acquisizione.

La decisione di Unicredit e le sue implicazioni

La decisione di Unicredit di non procedere con l’offerta su Banco BPM ha riacceso il dibattito su come le autorità italiane e quelle europee possano e debbano intervenire per garantire la stabilità del sistema bancario. La lettera inviata dalla Commissione Europea mirava a ottenere una risposta chiara da parte delle autorità italiane, e Regnier ha confermato che i colloqui continuano in modo costruttivo. “Abbiamo inviato una lettera e l’obiettivo è ottenere una risposta”, ha affermato, sottolineando l’importanza della comunicazione tra Bruxelles e Roma.

Il contesto di Banco BPM

La situazione di Banco BPM è particolarmente significativa. La banca è stata formata dalla fusione di Banco Popolare e Banca Popolare di Milano nel 2017 e ha cercato di consolidare la sua posizione nel mercato italiano. Tuttavia, l’incertezza riguardo a potenziali operazioni di acquisizione ha sollevato interrogativi sulla sua strategia futura e sulla capacità di competere con altre istituzioni finanziarie, sia nazionali che europee. La Commissione Europea, attraverso il golden power, potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel determinare se e come tali operazioni possano avvenire in un contesto di crescente volatilità economica.

Inoltre, le relazioni tra Unicredit e le autorità italiane sono critiche nel contesto attuale. La banca ha bisogno di garantire un dialogo aperto e costruttivo per navigare le sfide normative e per attuare una strategia che possa garantire la sua sostenibilità a lungo termine. Regnier ha enfatizzato che “i nostri scambi con gli italiani sono buoni e continuiamo su questa base”, segnalando un approccio collaborativo da parte della Commissione Europea, che potrebbe risultare vantaggioso per entrambe le parti.

Mentre il dossier rimane aperto, è chiaro che la situazione continuerà a evolversi e che sia Unicredit sia Banco BPM dovranno affrontare una serie di sfide e opportunità nel contesto di un mercato in rapida evoluzione. La vigilanza e il monitoraggio da parte delle autorità, sia nazionali che europee, saranno cruciali per garantire che il sistema bancario italiano possa prosperare in un ambiente sempre più competitivo e globalizzato. Gli sviluppi futuri saranno attentamente osservati, non solo dagli attori del mercato, ma anche da cittadini e investitori, che guardano a questi eventi come indicatori della salute economica e finanziaria del paese.