Neri Marcorè, l’eclettico artista italiano noto per la sua versatilità nel mondo dello spettacolo, ha recentemente condiviso alcune riflessioni sul suo futuro professionale durante il Giffoni Film Festival. Con un sorriso e un po’ di ironia, ha annunciato la sua intenzione di girare un nuovo film nel 2026, ma ha anche rivelato di voler prendersi un anno sabbatico nel 2027 per dedicarsi a una delle sue passioni più grandi: il tennis. “Dovrei scrivere qualcosa a breve, perché vorrei girare durante l’estate dell’anno prossimo. Nel 2027 mi voglio fermare per un anno, non voglio fare altro che giocare a tennis”, ha dichiarato. Questo è un traguardo significativo, poiché la sua vita si avvicina ai 60 anni, e Marcorè sembra voler festeggiare questo compleanno in modo speciale.
La carriera di Neri Marcorè
Marcorè ha attraversato diverse fasi della sua carriera come attore, imitatore, doppiatore, conduttore televisivo e radiofonico. Ha recentemente debuttato alla regia con il film “Zamora”, uscito nella primavera del 2024. Questa esperienza lo ha portato a riflettere su come, dopo anni di lavoro nel settore, fosse arrivato il momento di mettersi alla prova in un ruolo diverso. “Una delle ragioni per cui ho debuttato alla regia era anche vedere come avrei finito. Non lo sapevo, a fronte di decine e decine di film e serie televisive, ho passato ore e ore sul set e spesso gli attori pensano a cosa farei, come imposterei questa scena e come la girerei”, ha spiegato.
L’atmosfera sul set di “Zamora” è stata descritta da Marcorè come tranquilla e rilassata, lontana dagli isterismi che talvolta caratterizzano il mondo del cinema. “Mi hanno detto ‘non è possibile che sia il tuo primo film’ perché non urli mai”, ha ricordato ridendo. Questa disponibilità a mantenere un ambiente sereno è stata una delle chiavi del suo successo nella nuova avventura da regista.
La voce e l’ascolto
Parlando del suo carattere, Marcorè ha rivelato che la voce è una forma di espressione personale che va accompagnata dall’ascolto. Ha condiviso come la timidezza lo abbia accompagnato per anni, ma l’ha trasformata in una forza. “L’emozione resta, ed è giusto così: è il rispetto che dobbiamo al pubblico”, ha affermato. La sua carriera eclettica, che lo ha visto esplorare vari ambiti artistici, ha aperto spazi per nuove idee e progetti. “Non soffro di horror vacui”, ha aggiunto, spiegando che trova sempre nuovi stimoli in ogni settore.
Quando gli è stato chiesto quale ruolo sogni ancora di interpretare, la risposta è stata chiara e ricorrente: “Un tennista!” Marcorè ha anche espresso il desiderio di raccontare la storia di qualcuno che ha fallito e poi è risalito. “Perché sbagliare è una grande lezione di vita”, ha commentato, dimostrando una comprensione profonda delle sfide e delle vittorie che caratterizzano l’esistenza umana.
Nuove avventure artistiche
Inoltre, Marcorè ha recentemente interpretato Sherlock Holmes in un musical, un ruolo che ha trovato intrigante e stimolante. “È un personaggio che affascina tutti, con quella sua capacità di osservare e unire i dettagli. Mi ci sono ritrovato molto: anch’io vado al mio ritmo, senza fretta”, ha detto, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra e dell’atmosfera positiva sul set. “Ho trovato una compagnia fantastica: lavorare con persone con cui si sta bene rende tutto più leggero”.
Non solo cinema, però: Marcorè è stato anche a Giffoni per presentare in anteprima “Anselmo Wannabe”, una nuova serie animata composta da 26 episodi da 7 minuti, prodotta da Rai Kids per Rai Gulp e RaiPlay. L’attore presta la voce al Maestro, l’unico personaggio parlante della serie, una figura ironica che guida Anselmo nei suoi sogni e nelle sue scelte. “Un’idea che ho trovato bellissima, perché non impone risposte, ma apre domande”, ha commentato, riflettendo sul significato profondo della serie. Marcorè ha espresso preoccupazione per come il lavoro sia spesso visto come un metro di giudizio per il valore di una persona, sottolineando l’importanza di riconoscere le proprie inclinazioni e di non seguire modelli imposti.
Infine, ha lasciato un consiglio ai giovani giffoner: “Coltivate tanti interessi, anche se non hanno un’utilità immediata. Leggere, imparare a memoria qualcosa, studiare una lingua o suonare uno strumento: tutto vi arricchisce, anche se non diventerà un lavoro”. Questa visione positiva e incoraggiante riflette non solo il suo approccio alla carriera, ma anche alla vita in generale, rendendo Neri Marcorè un artista che continua a ispirare generazioni di giovani talenti.