Andrea Lenzi guida il Cnr: una nuova era per la ricerca italiana

Andrea Lenzi guida il Cnr: una nuova era per la ricerca italiana

Giada Liguori

Luglio 26, 2025

Andrea Lenzi, un esperto di medicina e politica della ricerca con una carriera di oltre quarant’anni, è stato nominato nuovo presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Con i suoi 72 anni, Lenzi porta con sé un bagaglio di competenze e conoscenze che lo rendono una figura di riferimento nel panorama scientifico italiano. La sua nomina arriva dopo un periodo di stallo che ha iniziato a pesare sull’ente pubblico di ricerca più grande d’Italia, a seguito del termine del mandato della precedente presidente, Maria Chiara Carrozza, avvenuto nell’aprile 2023.

Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha espresso la sua piena fiducia in Lenzi, sottolineando l’importanza di questo incarico. “Al professor Andrea Lenzi va tutta la mia fiducia per un incarico di altissimo prestigio”, ha dichiarato Bernini, affermando che il nuovo presidente saprà affrontare le sfide con competenza e visione strategica. La missione del Cnr, come ricordato dal ministro, è quella di servire la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo del Paese, e Lenzi ha dimostrato nel corso della sua carriera di avere le capacità necessarie per guidare l’ente verso nuovi traguardi.

Un momento cruciale per il Cnr

La nomina di Lenzi giunge in un momento cruciale, poiché il Cnr si trova di fronte alla necessità di un’importante riorganizzazione. Negli ultimi mesi, sia il ministro che la comunità scientifica hanno evidenziato l’urgenza di migliorare i processi di trasferimento tecnologico e di affrontare la sovrapposizione di competenze tra il Cnr e altri enti di ricerca. Questi sono aspetti fondamentali per garantire un uso più efficace delle risorse e per promuovere una sinergia tra le diverse istituzioni di ricerca.

  1. Riorganizzazione del Cnr: Necessità di migliorare i processi di trasferimento tecnologico.
  2. Sinergia tra istituzioni: Affrontare la sovrapposizione di competenze tra enti di ricerca.
  3. Uso efficace delle risorse: Ottimizzare l’allocazione delle risorse disponibili.

Lenzi, che ha già tentato di ottenere la presidenza del Cnr nel 2020, è stato riconosciuto come uno dei candidati più promettenti, classificandosi primo nel vecchio sistema di selezione basato su criteri oggettivi. Tuttavia, all’epoca non fu nominato. La sua perseveranza e dedizione alla ricerca lo hanno portato a questa nuova opportunità, dove avrà l’occasione di mettere in pratica le sue idee e progetti per il Cnr.

Un’autorità nel campo della ricerca

Nato a Bologna il 20 aprile 1953, Lenzi si è trasferito a Roma nel 1957, dove ha completato i suoi studi presso l’Università Sapienza, laureandosi in Medicina nel 1977. Ha continuato la sua formazione specializzandosi in Endocrinologia e successivamente in Andrologia e in Fisiopatologia della riproduzione umana. La sua carriera lo ha portato a lavorare anche all’estero, in istituzioni prestigiose come l’Istituto Pasteur di Parigi e la Burn Hall Clinic di Cambridge. Con circa mille pubblicazioni scientifiche a suo nome, Lenzi è riconosciuto come un’autorità nel suo campo, contribuendo in modo significativo alla ricerca scientifica.

Nel corso della sua carriera, Lenzi ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo nel settore della ricerca pubblica. È stato presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché dell’Intercollegio del settore Life Science e della Scuola Superiore di Studi Avanzati Sapienza. Attualmente, è anche direttore della Cattedra Unesco in Urban Health e portavoce della Rete delle Cattedre Unesco Italiane (ReCui).

Le sfide del nuovo presidente

L’impatto di Lenzi sulla ricerca in Italia sarà significativo, considerando il suo approccio multidisciplinare e la sua capacità di collaborare con diverse istituzioni. Il suo passato come presidente del Consiglio Universitario Nazionale e del Comitato Nazionale dei Garanti per la Ricerca dimostra la sua leadership e il suo impegno verso una ricerca di alta qualità.

Il nuovo presidente del Cnr dovrà affrontare sfide importanti, tra cui la necessità di attrarre finanziamenti e investimenti nella ricerca, garantendo al contempo una maggiore collaborazione tra il settore pubblico e quello privato. La sua esperienza nel campo della ricerca e della politica scientifica sarà cruciale per affrontare questi temi e per promuovere la competitività della ricerca italiana a livello internazionale.

In un contesto in cui l’innovazione è fondamentale per il progresso sociale ed economico, Andrea Lenzi rappresenta una scelta strategica per guidare il Cnr verso un futuro di successi e scoperte. La sua visione e il suo impegno per la ricerca scientifica saranno al centro dei prossimi sviluppi dell’ente, creando opportunità per giovani ricercatori e per il rafforzamento del sistema di ricerca italiano.