Energia nell’industria Ue: un calo sorprendente del 5,3% nel 2023

Energia nell'industria Ue: un calo sorprendente del 5,3% nel 2023

Energia nell'industria Ue: un calo sorprendente del 5,3% nel 2023

Giada Liguori

Luglio 26, 2025

Nel 2023, il panorama energetico dell’Unione Europea ha mostrato un calo significativo nel consumo energetico finale del settore industriale, registrando una diminuzione del 5,3% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati di Eurostat, il consumo totale è sceso da 9.489 petajoule a 8.990 petajoule, evidenziando un trend di riduzione che si è accumulato nel tempo e che attualmente si attesta su un terzo rispetto ai livelli del 1990. Questo dato non solo riflette un cambiamento nelle abitudini di consumo energetico, ma rappresenta anche l’impegno dell’Unione Europea verso la sostenibilità e la transizione energetica.

Fonti di energia nel settore industriale

Dall’analisi dei dati emerge che la maggior parte dell’energia consumata dall’industria europea proviene da fonti tradizionali. Le percentuali di utilizzo sono le seguenti:

  1. Elettricità: 32,6%
  2. Gas naturale: 31,3%
  3. Petrolio e prodotti petroliferi: 11,4%
  4. Fonti rinnovabili e biocarburanti: 11,2%
  5. Combustibili fossili solidi: 6%
  6. Calore derivato: 5,3%
  7. Rifiuti non rinnovabili: 2,1%

Oltre il 60% dell’energia utilizzata nell’industria è ancora legata a combustibili fossili, sollevando interrogativi sulla necessità di una rapida transizione verso fonti energetiche più sostenibili.

Crescita delle energie rinnovabili

Un aspetto particolarmente rilevante è il ruolo crescente delle energie rinnovabili e dei biocarburanti in specifici settori industriali. L’ufficio statistico dell’UE ha osservato che nel settore della carta, della cellulosa e della stampa, queste fonti hanno costituito la principale fonte di energia, con 302,5 petajoule, corrispondente a un impressionante 70,3% dell’uso energetico. Questo segnale di cambiamento all’interno di un settore tradizionalmente energivoro rappresenta un passo significativo verso l’adozione di pratiche più sostenibili.

In particolare, per la prima volta, le energie rinnovabili e i biocarburanti hanno registrato una quota di consumo energetico più elevata nella produzione di carta e altri prodotti di carta, escludendo la cellulosa. Con 246,8 petajoule, questa fonte ha rappresentato il 33,9% del consumo energetico, superando l’elettricità, che ha contribuito con 236,9 petajoule (32,6%), e il gas naturale, con 147,3 petajoule (20,3%).

Sfide e opportunità per l’industria

La transizione verso fonti energetiche più pulite è stata incentivata da vari programmi e iniziative europee, tra cui il Green Deal europeo, che mira a rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Gli investimenti nelle tecnologie verdi e nelle infrastrutture rinnovabili sono diventati una priorità. Le aziende sono sempre più chiamate a rivedere i loro modelli operativi e a integrare soluzioni energetiche sostenibili non solo per rispettare le normative ambientali, ma anche per rimanere competitive nel mercato globale.

Nonostante i progressi, la continua dipendenza dai combustibili fossili rappresenta una sfida significativa. È fondamentale che l’industria europea continui a esplorare e investire in tecnologie energetiche innovative e sostenibili. Alcune strategie per contribuire a ridurre il consumo di energia e le emissioni di carbonio includono:

  1. Adozione di pratiche di economia circolare
  2. Miglioramento dell’efficienza energetica
  3. Utilizzo di materiali riciclati

Inoltre, la sensibilizzazione e la formazione degli operatori del settore sono essenziali per garantire una transizione efficace verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Le iniziative di formazione devono essere ampliate per includere non solo le nuove tecnologie, ma anche le pratiche sostenibili e le politiche ambientali.

In sintesi, il calo del 5,3% nel consumo di energia nell’industria europea nel 2023 rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile. È fondamentale che questo trend positivo venga mantenuto e amplificato attraverso politiche efficaci, investimenti nelle energie rinnovabili e un cambio culturale all’interno dell’industria. La strada da percorrere è ancora lunga, ma i segnali di cambiamento sono incoraggianti.