L’archistar Boeri si difende: la verità dietro l’inchiesta urbanistica e il messaggio a Sala

L'archistar Boeri si difende: la verità dietro l'inchiesta urbanistica e il messaggio a Sala

Matteo Rigamonti

Luglio 27, 2025

Nella vibrante Milano, in continua evoluzione, l’architetto Stefano Boeri si trova al centro di un’inchiesta che ha suscitato un ampio dibattito pubblico e mediatico. Conosciuto per i suoi progetti innovativi e sostenibili, come il Bosco Verticale, Boeri è stato indagato per presunti illeciti nell’ambito dell’urbanistica milanese. In risposta alle accuse, ha pubblicato una lettera sui suoi canali social, esprimendo la sua amarezza per il modo in cui è stato rappresentato dalla stampa.

Un amore per Milano

«Amo questa città. Sono un architetto, non un “cementificatore”», afferma Boeri, evidenziando il suo profondo legame con Milano. Le sue opere testimoniano il suo impegno per una Milano più bella, verde e inclusiva. In un periodo in cui il dibattito sull’urbanizzazione e l’ambiente è particolarmente attuale, le sue parole risuonano con forza. Boeri si difende affermando che le sue creazioni sono aperte al giudizio di tutti e che ripone fiducia nel lavoro della Magistratura.

Una campagna diffamatoria

Boeri non ha risparmiato critiche ai media, accusandoli di aver avviato una campagna diffamatoria nei suoi confronti. «Nei giorni scorsi sono stato oggetto di una violenta campagna diffamatoria», scrive nella lettera, lamentando come in Italia sia frequente che il processo mediatico trasformi in colpevoli persone semplicemente coinvolte in indagini preliminari. Ha scelto il silenzio nei mesi scorsi, lasciando che la giustizia seguisse il suo corso, ma ora sente che questo silenzio ha alimentato speculazioni e interpretazioni malevole.

Il “warning” a Sala

Uno degli aspetti più controversi della vicenda riguarda un “warning” inviato al sindaco di Milano, Beppe Sala. Molti hanno interpretato il messaggio come una minaccia, ma Boeri chiarisce: «Era un vivo allarme per l’operato della Commissione Paesaggio del Comune, che continuava a bocciare il progetto della nostra ‘Torre Botanica’». Secondo l’architetto, il suo progetto originale è stato stravolto da decisioni ingiustificate della Commissione, costringendolo a presentare una versione diversa del progetto, che ha portato a una rinuncia dolorosa.

Milano e il suo modello di sviluppo

A prescindere dalle controversie personali, Boeri difende il modello di sviluppo urbano di Milano. Sottolinea che la città ha prodotto ricchezze non solo per se stessa, ma per l’intero Paese negli ultimi 25 anni. «È inutile nascondersi che stiamo assistendo a una formidabile campagna denigratoria nei confronti di una città che, se oggi vive un periodo di difficile transizione, è perché ha saputo candidarsi tra le metropoli internazionali più attrattive», afferma Boeri. La sua visione per Milano non è di demolire il modello esistente, ma di migliorarlo attraverso una politica di redistribuzione delle ricchezze.

In conclusione, il dibattito sull’urbanistica a Milano è complesso e sfaccettato. Boeri, attraverso la sua lunga carriera, ha dimostrato come l’architettura possa essere al servizio della comunità, promuovendo spazi verdi e inclusivi. I suoi progetti, come il Bosco Verticale, sono diventati simboli di un approccio sostenibile e innovativo all’urbanistica. Mentre la città si confronta con le sfide della crescita demografica e delle disuguaglianze sociali, la figura di Boeri rimane centrale nel dibattito su come costruire un futuro migliore per tutti.

L’architetto è ora più che mai impegnato a difendere non solo la propria reputazione, ma anche il concetto di un’architettura che rispetti l’ambiente e le persone che abitano la città. Le sue opere rappresentano un contributo significativo alla trasformazione di Milano in una metropoli moderna e sostenibile, capace di attrarre investimenti e di rispondere alle esigenze di una comunità in evoluzione. In un contesto di incertezze legali e mediatiche, Boeri continua a guardare avanti, sostenendo la necessità di un dialogo aperto e costruttivo sul futuro dell’urbanistica milanese.