Meloni promette fermezza contro gli atti vergognosi dei No Tav

Meloni promette fermezza contro gli atti vergognosi dei No Tav

Meloni promette fermezza contro gli atti vergognosi dei No Tav

Matteo Rigamonti

Luglio 27, 2025

La recente condanna della premier Giorgia Meloni nei confronti degli atti violenti dei manifestanti No Tav in Val di Susa ha acceso un acceso dibattito su sicurezza pubblica e diritto di protesta. Gli eventi di oggi, che hanno visto l’occupazione dell’autostrada Torino-Bardonecchia e l’assalto ai cantieri della nuova linea ferroviaria ad alta velocità, pongono interrogativi sulla gestione delle mobilitazioni sociali in un contesto di crescente tensione. Meloni ha descritto tali atti come “indegni di una Nazione civile”, sottolineando l’importanza di mantenere un contesto di legalità e ordine pubblico.

La violenza non è protesta legittima

La premier ha chiarito che gli atti di violenza non rappresentano un legittimo esercizio del diritto di protesta. Ha affermato: “Condanniamo con fermezza questi atti che non hanno nulla a che vedere con l’espressione del dissenso”. È fondamentale, secondo Meloni, che si mantenga un clima di convivenza civile. In questo contesto, la violenza non può essere tollerata, e il governo intende adottare misure più severe per affrontare tali comportamenti.

L’importanza del decreto sicurezza

Meloni ha fatto riferimento al decreto sicurezza introdotto dal suo governo, che prevede strumenti giuridici più severi per affrontare i disordini pubblici. Ha dichiarato che “questi atti, con il decreto sicurezza, potranno essere puniti con maggiore severità e fermezza”. Questo approccio riflette non solo una preoccupazione per la sicurezza, ma anche un tentativo di ristabilire l’ordine in un periodo di polarizzazione politica e sociale.

Solidarietà alle Forze dell’Ordine

In un momento di grande tensione, Meloni ha espresso la sua solidarietà alle Forze dell’Ordine, ringraziando gli agenti per il loro impegno nel garantire la sicurezza. Le Forze dell’Ordine non solo proteggono l’ordine pubblico, ma anche il diritto di ogni cittadino di manifestare pacificamente. Questo aspetto è cruciale per comprendere il ruolo delle autorità in situazioni di conflitto.

La situazione in Val di Susa è una rappresentazione delle tensioni che caratterizzano la società italiana contemporanea. La risposta del governo Meloni, sia in termini legislativi che di gestione dell’ordine pubblico, potrebbe avere ripercussioni significative non solo sulla questione No Tav, ma anche su come si svilupperanno le future mobilitazioni sociali nel Paese. La polarizzazione tra sostenitori e oppositori della linea ferroviaria ad alta velocità continuerà a essere un tema centrale nel dibattito pubblico, e la gestione di questi conflitti sarà una sfida per il governo.