Fabrizio Marzano, presidente di Confagricoltura Campania, ha espresso preoccupazione riguardo agli effetti dei nuovi dazi introdotti dall’accordo tra Stati Uniti e Unione Europea sul settore agricolo campano. L’impatto di queste misure, come sottolineato da Marzano, può variare notevolmente a seconda della modalità di applicazione. L’accordo prevede un’imposizione del 15% sui prodotti agricoli europei esportati negli Stati Uniti, una decisione che, sebbene rappresenti un ostacolo, offre anche spunti di riflessione su come le imprese possano affrontare questa nuova sfida.
Impatto dei dazi sul settore agroalimentare
Marzano ha dichiarato che, se i dazi vengono applicati sul valore del prodotto alla partenza anziché sul prezzo finale al consumo, le ripercussioni lungo la filiera potrebbero risultare meno gravi. Questo è particolarmente rilevante per il comparto agroalimentare campano, noto per le sue produzioni ad alto valore aggiunto. Tali produzioni, frutto di processi di trasformazione e con qualità certificata, hanno un forte legame con il territorio, creando un notevole scarto tra il prezzo all’origine e quello finale.
- Le produzioni campane possono mitigare gli effetti negativi dei dazi grazie a:
- Qualità certificata
- Legame con il territorio
- Processi di trasformazione
Tuttavia, Marzano ha avvertito che le imprese meno strutturate, quelle che operano con lavorazioni minime e margini di profitto ridotti, potrebbero trovarsi in una posizione vulnerabile. Un’imposizione del 15% su questi prodotti rappresenterebbe una sfida difficile da affrontare, mettendo a rischio la loro sostenibilità economica.
Valorizzazione delle capacità di esportazione
Un aspetto cruciale evidenziato da Marzano è l’importanza di valorizzare e promuovere le capacità di esportazione del sistema agricolo italiano. Secondo il presidente di Confagricoltura Campania, molte piccole e medie imprese affrontano i mercati esteri senza una strategia chiara e senza strumenti adeguati, perdendo così occasioni preziose di crescita e consolidamento.
Marzano ha suggerito che per affrontare la nuova sfida dei dazi sia necessario:
- Investire in formazione e accompagnamento all’internazionalizzazione delle imprese.
- Promuovere l’aggregazione dell’offerta.
- Incentivare la creazione di filiere integrate.
Questi passaggi possono contribuire a costruire un sistema agricolo nazionale più resiliente e in grado di competere con successo a livello internazionale.
Collaborazione per il futuro del settore agricolo
In questo contesto, la collaborazione tra istituzioni e rappresentanze imprenditoriali risulta cruciale. Marzano ha proposto di coinvolgere le Camere di Commercio in un tavolo di lavoro condiviso, nel quale si possano costruire strategie comuni e percorsi di lungo periodo. Questo approccio integrato potrebbe non solo affrontare le difficoltà attuali, ma anche trasformarle in occasioni di sviluppo per l’intero comparto agricolo.
Il settore agricolo campano è caratterizzato da una varietà di produzioni, che spaziano dall’ortofrutta ai prodotti caseari, dal vino agli insaccati. Queste realtà non solo rappresentano l’eccellenza del Made in Italy, ma sono anche il risultato di una tradizione secolare che ha saputo evolversi nel tempo. La qualità dei prodotti campani è riconosciuta a livello nazionale e internazionale, e questo rappresenta un vantaggio competitivo significativo.
In sintesi, la situazione attuale rappresenta una sfida significativa per il settore agricolo campano, ma offre anche l’opportunità di riflettere sulle strategie da adottare per affrontare i cambiamenti del mercato. La resilienza, l’innovazione e la collaborazione saranno le chiavi per navigare con successo in questo nuovo contesto commerciale, trasformando le difficoltà in opportunità di crescita e sviluppo per il futuro dell’agricoltura in Campania.