Fabrizio Gifuni: la nuova avventura umana di Tortora

Fabrizio Gifuni: la nuova avventura umana di Tortora

Fabrizio Gifuni: la nuova avventura umana di Tortora

Giada Liguori

Luglio 28, 2025

Fabrizio Gifuni, un attore di grande talento e carisma, è conosciuto per la sua attitudine a esplorare ruoli complessi e sfaccettati, che riflettono una profonda introspezione e una continua ricerca di perfezione. La sua filosofia di vita è ben espressa nella frase di Samuel Beckett: “Fallire sempre, fallire ancora, fallire meglio”. Questo mantra lo spinge costantemente a migliorarsi, elevando sempre l’asticella delle sue performance. Anche nella vita privata, la sua dedizione alla recitazione è un tema di conversazione, come lui stesso ammette con un sorriso.

La nuova sfida di Fabrizio Gifuni: Enzo Tortora

Attualmente, Gifuni si prepara a interpretare Enzo Tortora nella serie “Portobello”, un progetto del regista Marco Bellocchio. Questa produzione rappresenta la prima produzione originale italiana di Warner Bros. Discovery per la nuova piattaforma streaming HBO Max, prevista per il 2026. La serie, che sarà presentata in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia dal 27 agosto al 9 settembre, si propone di raccontare uno degli errori giudiziari più clamorosi della storia italiana degli anni ’80: la drammatica vicenda di Tortora, un uomo innocente ingiustamente accusato.

La sceneggiatura di “Portobello” è frutto del lavoro di un team di talentuosi scrittori, tra cui Marco Bellocchio, Stefano Bises, Giordana Mari e Peppe Fiore. La produzione è curata da Our Films e Kavac Film, in collaborazione con Rai Fiction e The Apartment Pictures. Oltre a Gifuni, il cast include nomi noti come:

  1. Lino Musella
  2. Romana Maggiora Vergano
  3. Barbora Bobulova
  4. Carlotta Gamba
  5. Alessandro Preziosi
  6. Fausto Russo Alesi
  7. Salvatore D’Onofrio

Questi attori daranno vita a personaggi che si intrecciano con la storia recente dell’Italia.

Un’avventura umana sullo schermo

“Della serie su Enzo Tortora parlerà Bellocchio, io l’ho immaginata come una nuova avventura umana da portare sullo schermo”, commenta Gifuni, evidenziando la difficoltà e l’entusiasmo del ruolo. Questo progetto non è solo un’opportunità lavorativa, ma rappresenta anche un momento di riflessione personale e professionale per l’attore.

Recentemente, Gifuni ha partecipato al festival Cinema di Tavolara, dove ha presentato “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini, un film che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica. “È un film che isola un padre e una figlia, Luigi Comencini e sua figlia Francesca, persone così speciali e così normali; questo è il motivo per cui emoziona così tanti”, spiega l’attore. Il film affronta temi di fragilità e la pressione che le nuove generazioni sentono nel dover avere successo, un tema che risuona profondamente anche nella sua vita personale.

La carriera di Fabrizio Gifuni: un percorso tra storia e finzione

La carriera di Gifuni, che si estende per oltre trent’anni, è caratterizzata da un’interessante alternanza tra ruoli storici e personaggi di fantasia. Negli ultimi dieci anni, ha interpretato figure reali come Aldo Moro, Franco Basaglia e Luigi Comencini, e ora si appresta ad affrontare Enzo Tortora. “Decisamente, ho fatto anche personaggi di fantasia come Nino Sarratore de ‘L’Amica Geniale’ o ‘La Belva’ di Ludovico Di Martino”, riflette Gifuni, sottolineando l’importanza di questi ruoli nella sua evoluzione artistica.

Ogni personaggio interpretato ha lasciato un segno nella sua vita, creando un mosaico di storia contemporanea che continua a influenzarlo. “Ho sempre cercato di stare dietro ai personaggi, ma non di sparire; soprattutto di incontrarli a metà tra me e la persona da interpretare”, spiega, rivelando la sua metodologia di lavoro.

Nonostante gli anni di carriera, Gifuni non ha mai perso la passione per la recitazione. “Non ho mai perso la voglia di fare l’attore. Può succedere di sentirsi stanchi, ma io cerco sempre di fare meglio”, afferma, evidenziando il suo impegno costante. La sua collaborazione con Marco Bellocchio è stata particolarmente fruttuosa, creando una “corrispondenza felice”, come la definisce.

Infine, parlando del suo futuro dopo “Tortora”, Gifuni menziona di voler continuare a lavorare a teatro, portando in scena Pasolini e Moro, in un tentativo di ricordare “I fantasmi della nostra vita”. La sua carriera continua a evolversi e a sorprendere, e il pubblico attende con entusiasmo le prossime avventure artistiche di questo straordinario attore.