Wawa e Dain: una storia d’amore proibita tra le onde di una tribù oceanica

Wawa e Dain: una storia d'amore proibita tra le onde di una tribù oceanica

Wawa e Dain: una storia d'amore proibita tra le onde di una tribù oceanica

Giada Liguori

Luglio 28, 2025

Il film “Tanna” di Martin Butler e Bentley Dean è un’opera di grande impatto che trasporta gli spettatori in un mondo lontano, dove la vita scorre secondo le leggi della natura e le tradizioni ancestrali. A dieci anni dalla sua uscita originale, questa pellicola è tornata nelle sale cinematografiche in una versione rimasterizzata, grazie all’impegno di Trent Film. Questo permette a nuove generazioni di immergersi in una storia d’amore che ha segnato profondamente la cultura dell’isola di Vanuatu nel Pacifico meridionale.

La trama di Wawa e Dain

La trama ruota attorno a Wawa, una giovane donna appartenente alla tribù Yakel, una delle ultime comunità tradizionali di Tanna. La sua vita cambia radicalmente quando incontra Dain, un giovane introverso e riservato. Tuttavia, la loro storia d’amore è ostacolata da un sistema sociale rigido: i membri della tribù non hanno la libertà di scegliere con chi sposarsi, poiché questo compito è riservato al capo villaggio. Questa regola, che riflette un profondo rispetto per le tradizioni e le pratiche culturali, diventa il fulcro del conflitto che caratterizza la vita di Wawa e Dain.

La situazione si complica ulteriormente quando scoppia una guerra tra tribù rivali e Wawa viene promessa in sposa a un uomo di un’altra comunità come parte di un accordo di pace. Di fronte a questa realtà opprimente, Wawa e Dain decidono di fuggire, dando vita a una corsa contro il tempo. La loro fuga non è solo una ricerca di libertà personale, ma rappresenta anche una sfida alle norme della loro cultura, un atto di ribellione che mette in discussione il futuro stesso della loro tribù. I due giovani devono affrontare non solo la ferocia dei guerrieri nemici, ma anche la determinazione del loro popolo a mantenere l’ordine tradizionale.

Riconoscimenti e impatto culturale

Il film “Tanna” ha ricevuto un’ottima accoglienza da parte della critica a livello internazionale. Presentato per la prima volta nel 2015 alla 30/a Settimana Internazionale della Critica della Mostra di Venezia, ha conquistato il Premio del Pubblico Pietro Barzisa. I registi Martin Butler e Bentley Dean, che hanno trascorso sette mesi a vivere con la tribù Yakel, hanno voluto catturare l’essenza della loro vita quotidiana, basata su pratiche tradizionali come:

  1. La caccia con arco e frecce
  2. La costruzione di abitazioni con materiali naturali
  3. La celebrazione di cerimonie come quella del kava al tramonto

Per i registi, raccontare questa storia è stato un modo per onorare una cultura che resiste al passare del tempo e alle influenze esterne.

Un amore che sfida le tradizioni

Uno degli aspetti più affascinanti del film è la sua capacità di rappresentare la cultura Yakel attraverso un linguaggio cinematografico universale. La vicenda di Wawa e Dain non è solo una storia d’amore, ma anche una riflessione sulle sfide che le comunità tradizionali devono affrontare nel mondo moderno. La canzone che narra la storia di due amanti che, vent’anni prima, sfidarono le leggi dei matrimoni combinati, è il simbolo di un cambiamento profondo e duraturo all’interno della comunità.

Per comprendere pienamente il significato di “Tanna”, è fondamentale considerare il contesto storico in cui si svolge la vicenda. I primi abitanti di Tanna giunsero sull’isola circa 3.000 anni fa, portando con sé non solo animali domestici e coltivazioni, ma anche un insieme di credenze e pratiche culturali che definiscono ancora oggi l’identità della popolazione.

Negli anni ’50 del XX secolo, emerse un forte movimento locale contrario alla presenza coloniale, che promuoveva un ritorno al Kastom, il termine che indica le tradizioni locali. Questo movimento ha portato a una rinascita culturale, incoraggiando la popolazione a rifiutare le influenze occidentali e a mantenere le proprie usanze. Anche oggi, nonostante le sfide moderne, il villaggio di Yakel ha deciso di preservare il proprio stile di vita tradizionale, continuando a rispettare le credenze ancestrali e la struttura sociale della comunità.

La storia di Wawa e Dain, dunque, non è solo un racconto d’amore, ma un importante capitolo della storia di una comunità che lotta per mantenere la propria identità di fronte ai cambiamenti del mondo. “Tanna” è quindi molto più di un semplice film: è un tributo all’amore, alla libertà e alla forza delle tradizioni che definiscono un popolo. Con la sua recente rimasterizzazione, questa pellicola invita gli spettatori a riflettere su temi universali, rendendo omaggio a una cultura che, nonostante le sfide, continua a esistere e a prosperare.