Il sindaco di Praia a Mare impone il coprifuoco agli under 14: una decisione controversa per fermare la violenza giovanile

Il sindaco di Praia a Mare impone il coprifuoco agli under 14: una decisione controversa per fermare la violenza giovanile

Il sindaco di Praia a Mare impone il coprifuoco agli under 14: una decisione controversa per fermare la violenza giovanile

Matteo Rigamonti

Luglio 30, 2025

A Praia a Mare, una delle gemme del Tirreno cosentino, è stata introdotta una nuova ordinanza che ha acceso un acceso dibattito tra i cittadini. Da qualche giorno, i minori di 14 anni non possono più circolare per le strade tra mezzanotte e mezza e le 7 del mattino. La decisione, firmata dal sindaco Antonino De Lorenzo, è stata giustificata da una crescente preoccupazione per la sicurezza pubblica e per comportamenti problematici da parte dei giovani. L’ordinanza rimarrà in vigore fino alla fine di settembre, quando Praia a Mare, famosa per le sue spiagge e il clima mite, tornerà a essere frequentata principalmente dai residenti.

Le conseguenze per chi non rispetta il coprifuoco sono significative:

  1. 100 euro di multa per i minorenni sorpresi in giro durante le ore designate.
  2. 250 euro di multa per i genitori o tutori che non vigilano sui propri figli.
  3. In caso di recidiva, le sanzioni aumentano del 50% e possono portare all’esclusione dai prossimi eventi pubblici organizzati dal Comune.

Per garantire il rispetto di queste regole, il sindaco ha annunciato che la Polizia locale e i carabinieri saranno affiancati da vigilantes privati, assunti specificamente per affrontare questa emergenza.

Le motivazioni dietro il coprifuoco

La decisione di introdurre il coprifuoco per i minori è stata presa in risposta a una serie di episodi preoccupanti avvenuti nelle ore notturne. Secondo De Lorenzo, si tratta di «un atto dovuto» per affrontare i problemi di sicurezza, con il timore che i giovani, spesso sotto l’effetto di alcol e droga, stiano trasformando le notti estive in occasioni di vandalismo e violenza. Uno degli episodi più gravi ha visto un ragazzino accerchiato e aggredito da un gruppo di coetanei, trovando rifugio in un locale per salvarsi. Situazioni come queste hanno spinto il sindaco a definire l’ordinanza come «l’ordinanza della discordia e dell’essenzialità», evidenziando la necessità di intervenire per tutelare i cittadini.

Reazioni della comunità

Il provvedimento ha suscitato reazioni miste tra la popolazione. Molti cittadini hanno accolto con favore la decisione, considerandola necessaria per riportare la tranquillità nelle strade di Praia a Mare. De Lorenzo ha dichiarato che «il 99% della popolazione ha applaudito», mentre una minoranza ha sollevato critiche, accusandolo di essere eccessivamente autoritario. Tuttavia, il sindaco ha ribadito che la sua intenzione è esclusivamente quella di proteggere i minori e mantenere viva la reputazione di Praia come una cittadina civile e tranquilla.

Risultati e prospettive future

Nei primi giorni di applicazione del coprifuoco, i risultati sembrano confermare l’efficacia dell’ordinanza: i rumori molesti e le bravate notturne sarebbero diminuite sensibilmente. Tuttavia, De Lorenzo ha avvertito che l’ordinanza potrebbe essere revocata solo se ci saranno «atti concreti» da parte della prefettura per affrontare il fenomeno. Ha condiviso la sua decisione con la prefetta di Cosenza, Rosa Maria Padovano, sottolineando che la sicurezza dei giovani e dei cittadini è una priorità.

In un contesto più ampio, la questione del comportamento giovanile e della sicurezza pubblica non è un problema esclusivo di Praia a Mare. Molte città italiane stanno affrontando situazioni simili, con un aumento dei comportamenti antisociali tra i giovani, in particolare durante i mesi estivi. Le ordinanze di coprifuoco, sebbene possano sembrare misure drastiche, sono spesso viste come un modo per affrontare una crisi percepita di civiltà e sicurezza nelle comunità.

Il dibattito sulla responsabilità dei genitori e sulla necessità di una maggiore vigilanza sui minori è centrale in questo contesto. In molti casi, i genitori sono chiamati a fare la loro parte per educare i figli al rispetto delle regole e alla socializzazione positiva. Il sindaco De Lorenzo ha fatto appello proprio a questo, dichiarando che sarebbe pronto a revocare l’ordinanza se le famiglie si assumessero la responsabilità di vigilare sui propri figli.

La questione del coprifuoco ai minori di 14 anni a Praia a Mare rappresenta quindi un esempio di come le amministrazioni locali stiano cercando di affrontare problematiche complesse legate alla sicurezza e al benessere dei giovani. La sfida rimane quella di trovare un equilibrio tra libertà individuali e necessità di proteggere la comunità, e il dibattito che ne deriva è emblematico delle tensioni che attraversano le società contemporanee. La situazione di Praia a Mare, con le sue peculiarità e le sue sfide, offre uno spaccato interessante su come le comunità possano reagire di fronte a problemi percepiti e reali, cercando sempre un dialogo costruttivo tra cittadini, amministratori e forze dell’ordine.