Riforma dei media del centrodestra: influencer sanzionati e il controllo di Rai da parte del Parlamento

Riforma dei media del centrodestra: influencer sanzionati e il controllo di Rai da parte del Parlamento

Riforma dei media del centrodestra: influencer sanzionati e il controllo di Rai da parte del Parlamento

Matteo Rigamonti

Luglio 31, 2025

La riforma del settore radiotelevisivo proposta dal centrodestra in Italia rappresenta un’importante opportunità per rivedere il funzionamento della Rai e il ruolo degli influencer nel panorama mediatico. Il disegno di legge, come riportato da Il Messaggero, prevede una modifica significativa nella composizione del Consiglio di amministrazione della Rai, con sette membri, di cui sei eletti dal Parlamento e uno scelto dai dipendenti dell’azienda. Questo cambiamento mira a migliorare la trasparenza e l’indipendenza dei media italiani, superando l’attuale situazione in cui due membri del Cda sono nominati direttamente dal ministero dell’Economia.

Con l’imminente attuazione dello European Media Freedom Information Act, fissata per l’8 agosto 2024, l’Italia è chiamata a riformare la propria legislazione per evitare sanzioni da parte dell’Unione Europea. La nuova legge potrebbe dare al Parlamento un ruolo predominante nelle nomine del Cda, rispondendo alle critiche sulla gestione attuale.

La nuova governance Rai

Il disegno di legge prevede che tre membri del Consiglio di amministrazione della Rai siano nominati da Camera e Senato, mentre un membro sarà scelto dai dipendenti. Questa proposta riflette l’orientamento di Forza Italia, che ha sostenuto un maggiore controllo parlamentare sulla Rai. Tuttavia, le richieste avanzate da Lega e Fratelli d’Italia per includere anche rappresentanti di Comuni, Regioni e del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel) non sono state accolte.

Inoltre, il ddl prevede un alleggerimento del requisito della maggioranza qualificata di due terzi per l’elezione del presidente della Rai. Nei primi due scrutini sarà necessaria una maggioranza qualificata, mentre dal terzo in poi basterà la maggioranza semplice. Riguardo al bilancio dell’azienda, non sono previsti tagli al canone, con la possibilità di ridurre le spese solo del 5% in casi specifici.

L’evoluzione del ruolo degli influencer

La riforma non si limita alla Rai, ma introduce anche novità significative per gli influencer. Se approvato, il disegno di legge equiparerebbe gli influencer ai media tradizionali, imponendo loro regole simili a quelle dei fornitori di servizi di media audiovisivi. Questo riconoscimento ufficiale della loro crescente influenza sulla società segna un passo importante nella regolamentazione del settore.

Il ddl definisce gli influencer come «soggetti che esercitano un’attività analoga o comunque assimilabile a quella di fornitori dei servizi di media audiovisivi». Pertanto, dovranno rispettare normative esistenti riguardanti la diffamazione, la diffusione di contenuti d’odio e contenuti potenzialmente dannosi per i minori. In caso di violazioni, gli influencer potrebbero essere sanzionati dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom).

Recentemente, l’Agcom ha introdotto un Codice di condotta e delle Linee guida specifiche per gli influencer, estendendo la propria giurisdizione a coloro che hanno almeno 500.000 follower su una piattaforma o 1 milione di visualizzazioni mensili. Questa regolamentazione mira a garantire maggiore responsabilità e trasparenza in un contesto spesso privo di regole chiare.

Le sfide della riforma

La riforma del settore radiotelevisivo presenta diverse sfide. Da un lato, è fondamentale garantire una governance trasparente e indipendente della Rai, in linea con le normative europee. Dall’altro, l’inclusione degli influencer nel contesto normativo rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione di una categoria che ha rivoluzionato il modo di comunicare.

Per affrontare queste sfide, sarà necessario trovare un equilibrio tra libertà di espressione e responsabilità. Sarà inoltre cruciale monitorare l’efficacia delle nuove norme e il loro impatto sul panorama mediatico italiano, affinché le riforme non solo rispondano a esigenze normative, ma promuovano anche un’informazione di qualità.

Con l’entrata in vigore di queste nuove disposizioni, il futuro della Rai e degli influencer potrebbe subire trasformazioni radicali, portando a una maggiore responsabilità e a una rinnovata attenzione verso la qualità dei contenuti diffusi.