Dazi: l’allerta di Buck sulla pesante ricaduta per Italia e Germania

Dazi: l'allerta di Buck sulla pesante ricaduta per Italia e Germania

Dazi: l'allerta di Buck sulla pesante ricaduta per Italia e Germania

Matteo Rigamonti

Agosto 1, 2025

L’accordo sui dazi tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea ha suscitato un’ondata di preoccupazione, specialmente per Paesi chiave come Italia e Germania. Questi due Stati rappresentano il 42% dell’export europeo verso gli Stati Uniti, con un valore che supera i 130 miliardi di euro. In un’intervista con Adnkronos/Labitalia, Jorg Buck, consigliere delegato della Camera di commercio Italo-Germanica, ha messo in luce gli effetti pesanti di questo accordo.

Gli effetti economici dell’accordo sui dazi

Buck ha sottolineato che, sebbene l’accordo possa aver evitato un’escalation devastante, il costo per raggiungere questa stabilità è significativo. Secondo l’Istituto Kiel per l’Economia mondiale (IfW), i nuovi dazi generali porteranno a una riduzione dello 0,15% del PIL in Germania, pari a circa 6,5 miliardi di euro. Per l’intera UE, la perdita si stima intorno allo 0,1%. Anche se l’Italia potrebbe subire un impatto minore, con un calo dello 0,02%, i legami economici tra i due Paesi fanno sì che le conseguenze tedesche influenzino inevitabilmente l’economia italiana.

Sfiducia economica e opportunità future

Buck avverte che i dazi genereranno sfiducia economica e politica tra Europa e Stati Uniti, un aspetto preoccupante in un momento in cui entrambe le aree dovrebbero cercare di rafforzare le relazioni. Negli ultimi anni, Italia e Germania avevano intensificato i loro legami commerciali con gli Stati Uniti, riducendo le interazioni con la Cina. Tuttavia, resta da vedere se questa tendenza subirà una battuta d’arresto a causa dei nuovi dazi.

Buck sottolinea l’importanza di considerare questa fase come temporanea, invitando a lavorare insieme per trovare soluzioni sostenibili. È fondamentale che l’Europa crei condizioni competitive più favorevoli, una politica economica affidabile e incentivi per gli investimenti. Inoltre, è urgente accelerare la conclusione di accordi di libero scambio, in particolare per completare il mercato interno europeo.

Settori vulnerabili e occupazione

Analizzando i settori più colpiti dai dazi, Buck indica che i seguenti sono tra i più vulnerabili:

  1. Siderurgia
  2. Chimica
  3. Automotive
  4. Settore farmaceutico

Questi settori sono fondamentali per la produzione italo-tedesca e la loro vulnerabilità ai dazi evidenzia la delicatezza della situazione economica attuale. L’Agenzia Federale per l’Occupazione tedesca ha stimato che fino a 90.000 posti di lavoro potrebbero essere a rischio a causa di queste misure. Tuttavia, la struttura delle esportazioni italiane è relativamente elastica e diversificata, offrendo una certa protezione contro gli impatti negativi immediati.

In conclusione, il dialogo con gli Stati Uniti rimane cruciale. La situazione attuale richiede una risposta coordinata e strategica da parte dell’Europa, e la partnership tra Italia e Germania sarà decisiva nel navigare questa complessa fase economica. Con il giusto approccio e una visione condivisa, è possibile affrontare queste sfide e costruire un futuro più resiliente per le economie europee.