Luce, amore e lutto: un viaggio emozionante sotto il cielo d’Islanda

Luce, amore e lutto: un viaggio emozionante sotto il cielo d'Islanda

Luce, amore e lutto: un viaggio emozionante sotto il cielo d'Islanda

Giada Liguori

Agosto 2, 2025

L’ultimo film di Rúnar Rúnarsson, Frammenti di luce (When the Light Breaks), ha fatto il suo ingresso nelle sale italiane il 14 agosto, grazie alla distribuzione di Movies Inspired. Questo lungometraggio, il quarto per il regista islandese, si distingue per la sua narrazione che esplora temi profondi come la gioventù, l’amore e il lutto, il tutto immerso nel suggestivo paesaggio dell’Islanda. Rúnarsson, già noto per il suo lavoro premiato al festival di Cannes e per la sua partecipazione alla Festa di Roma, riesce a catturare l’essenza di un periodo cruciale nella vita di un giovane attraverso una storia semplice ma intensa.

La trama di “Frammenti di luce”

La storia ruota attorno a Una, interpretata da Elin Hall, una studentessa d’arte con uno spirito libero e una personalità complessa. Descritta come “pansessuale”, Una porta con sé un pesante segreto: la perdita di un amore che, sebbene appena iniziato, ha lasciato un segno indelebile nel suo cuore. La pellicola si apre con Una che vive un momento di felicità a Reykjavík, accanto a Diddi (Baldur Einarsson), il frontman del suo gruppo musicale. Tuttavia, la loro gioia è di breve durata. Il giorno seguente, Diddi, prendendo in prestito l’auto del suo coinquilino Gunni (Mikael Kaaber), rimane coinvolto in un tragico incidente stradale, uno dei più gravi nella storia dell’Islanda.

La morte di Diddi sconvolge profondamente Una e Gunni, così come l’intero gruppo di amici, che si trova ad affrontare una perdita devastante. L’assenza di un coetaneo, che aveva tanto da vivere e da dare, pesa in modo insostenibile sulle spalle di questi giovani. L’arrivo di Klara (Katla Njálsdóttir), la fidanzata ufficiale di Diddi, complica ulteriormente le dinamiche del gruppo. Klara diventa il catalizzatore di emozioni contrastanti, costringendo Una a confrontarsi con il proprio lutto e con il segreto che ha cercato di nascondere.

La cinematografia e la colonna sonora

Rúnarsson utilizza con maestria la luce e i paesaggi islandesi per riflettere gli stati d’animo dei personaggi. La fotografia, giocando con toni di blu e oro, trasmette un senso di malinconia ma anche di speranza. Le albe che dipingono il cielo nordico diventano simboli del ciclo della vita e della capacità di risollevarsi nei momenti più bui. Inoltre, il potere curativo dell’alcool e dei momenti di evasione, come il consumo di spinelli, viene esplorato come un modo per affrontare il dolore e la perdita.

La colonna sonora, firmata dal compianto compositore islandese Jóhann Jóhannsson, è un elemento cruciale del film. Il brano “Odi et amo”, ispirato al carme 85 di Catullo, accompagna gli eventi con una melodia ipnotica, creando un’atmosfera di nostalgia e introspezione. Questo brano, che apre il primo album di Jóhannsson, “Englabörn” (2002), diventa simbolo di una bellezza effimera e di un amore perduto, amplificando le emozioni dei personaggi e permettendo allo spettatore di immergersi nella loro esperienza.

Un viaggio attraverso l’adolescenza

“Frammenti di luce” non è solo un racconto di lutto e amore, ma anche un viaggio attraverso l’adolescenza, un periodo di transizione in cui le emozioni sono amplificate e le esperienze vissute con intensità. Rúnarsson riesce a catturare la fragilità dei legami umani e la difficoltà di affrontare la morte, mostrando come la vita continui anche dopo una perdita devastante. La pellicola esplora le relazioni interpersonali in modo autentico, rivelando vulnerabilità e la necessità di connessione, che diventa ancora più urgente nei momenti di crisi.

La rappresentazione della vita quotidiana in Islanda, con le sue sfide e bellezze, fornisce un contesto affascinante per la narrazione. I paesaggi mozzafiato, le tradizioni culturali e la vita urbana di Reykjavík si intrecciano con le esperienze personali dei protagonisti, creando un mosaico di emozioni che risuona con chiunque abbia mai affrontato la perdita o la ricerca di un amore.

In questo film, Rúnarsson fonde insieme luce e ombra, amore e lutto, offrendo una riflessione profonda sulla vita e sulle relazioni umane. La capacità di affrontare il dolore attraverso la creatività e la musica, insieme alla forza dei legami che ci uniscono, è un tema centrale che invita a una riflessione più ampia sulla condizione umana. Con “Frammenti di luce”, il regista islandese si conferma come una voce originale e potente nel panorama cinematografico contemporaneo, capace di toccare il cuore degli spettatori con storie autentiche e toccanti.