La campagna per la trasparenza delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 è attualmente in una fase critica. Da ben 100 giorni, il portale delle opere olimpiche di Simico (Società infrastrutture Milano Cortina 2020-2026) non ha ricevuto aggiornamenti, sollevando preoccupazioni tra le associazioni del consorzio Open Olympics 2026, guidato da Libera, nota per il suo impegno contro la corruzione e a favore della legalità.
La situazione attuale di Simico
Simico, partecipata dai ministeri dell’Economia e delle Finanze e delle Infrastrutture e dei Trasporti (35% ciascuno), dalla Regione Lombardia e dalla Regione Veneto (10% ciascuna) e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano (5% ciascuna), ha il compito di monitorare e gestire le opere infrastrutturali legate ai Giochi. Tuttavia, la mancanza di aggiornamenti sul portale, attivo da ottobre 2024 con la promessa di aggiornamenti ogni 45 giorni, mette in discussione la capacità di questa istituzione di garantire trasparenza e responsabilità.
Le associazioni hanno notato che:
- Otto interventi sono programmati per iniziare solo dopo la conclusione delle Olimpiadi.
- 39 opere su 94 segnalate hanno scadenze per i lavori che si estendono oltre il 22 febbraio, data di chiusura dei Giochi.
Questa situazione solleva interrogativi sulla pianificazione e sull’efficacia delle strategie adottate. La rete di associazioni sottolinea che la trasparenza è essenziale per un monitoraggio civico efficace e per prevenire possibili rischi di corruzione e sprechi.
Critiche e mancanze evidenti
Le critiche non si fermano qui. Open Olympics ha evidenziato che il numero delle opere censite si ferma a 94, escludendo opere connesse che, sebbene funzionalmente legate all’evento, non sono state incluse formalmente nel conteggio. Anche i dati economici forniti si riferiscono ai valori a base d’asta del decreto del 2023, senza considerare i costi reali aggiornati o eventuali variazioni nella spesa. Questo deficit informativo potrebbe ostacolare la capacità degli attori coinvolti di prendere decisioni informate e tempestive.
Preoccupazioni per il futuro
Un altro punto di preoccupazione riguarda le recenti manovre del governo, che, secondo Luigi Casanova, presidente di Mountain Wilderness Italia, starebbe tentando di prorogare l’impegno di Simico fino al 2033. Tuttavia, è importante sottolineare che le funzioni di Simico scadono il 31 dicembre 2026, e questa proposta di proroga solleva interrogativi sulla volontà di mantenere un adeguato controllo sulle opere e sulle spese.
La trasparenza è un elemento cruciale in qualsiasi grande evento internazionale, e le Olimpiadi non fanno eccezione. La fiducia del pubblico nelle istituzioni e nei processi è fondamentale, soprattutto considerando il contesto storico in cui si svolgeranno queste Olimpiadi, in un periodo di crescente attenzione verso la sostenibilità e l’integrità.
Le associazioni coinvolte in Open Olympics 2026 si sono fatte portavoce di una richiesta di maggiore chiarezza e aggiornamenti tempestivi, evidenziando che il monitoraggio civico è l’unico modo per garantire che i fondi pubblici vengano utilizzati in modo appropriato e che le opere siano completate nei tempi previsti. Questo appello non è solo per gli attori coinvolti nella gestione delle Olimpiadi, ma per tutti i cittadini, che hanno il diritto di sapere come vengono spesi i soldi pubblici e quali benefici reali porteranno gli eventi olimpici alla comunità locale.
In sintesi, la situazione attuale relativa alla trasparenza delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 è critica. Con 100 giorni senza aggiornamenti sul portale delle opere, la richiesta di maggiore responsabilità e chiarezza si fa sempre più urgente. Le associazioni chiedono non solo la pubblicazione di dati più dettagliati, ma anche un impegno concreto da parte delle istituzioni per garantire che i Giochi siano gestiti in modo etico e trasparente. La vera sfida non è solo quella di ospitare un grande evento, ma di farlo in modo che rispetti i principi della trasparenza e della responsabilità sociale.