La tragica storia di Erika Ferini Strambi, una donna di 53 anni trovata morta nel Milanese, ha suscitato un profondo sgomento nella comunità locale e oltre. La sua ultima telefonata al servizio di RadioTaxi rappresenta un disperato appello di aiuto, che ha sollevato numerosi interrogativi sulla serata che ha portato a questa tragica conclusione. In lacrime e visibilmente in stato di shock, Erika ha contattato il servizio di taxi intorno alle quattro del mattino del 6 luglio, affermando: «Ho fatto un incidente, mi sono persa». Queste parole, pronunciate in un momento di vulnerabilità, hanno risuonato come un grido disperato in cerca di soccorso.
la serata di erika
Erika Ferini Strambi lavorava nel settore delle risorse umane presso Luxottica e aveva trascorso la serata del 6 luglio in un ristorante con karaoke a Segrate, un comune milanese noto per la sua vivace vita notturna. Tuttavia, invece di tornare direttamente a casa, ha deciso di dirigersi verso le campagne dell’hinterland est di Milano. Le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza di Rodano e Peschiera Borromeo confermano il suo spostamento, che si è rivelato fatale. La sua scomparsa ha spinto amici e colleghi a lanciare appelli sui social media, esprimendo preoccupazione e chiedendo informazioni.
il ritrovamento del corpo
Dopo dieci giorni di ricerche, il 16 luglio, un agricoltore ha avvistato la Mini di Erika, parzialmente immersa in un fosso ai margini di un campo agricolo. La vettura era chiusa, con le chiavi nel cruscotto, un dettaglio che ha sollevato interrogativi sullo stato emotivo e mentale della donna in quel momento. Poco più in là, il corpo di Erika è stato trovato in stato di decomposizione. La scena ha rivelato dettagli inquietanti:
- Gli slip erano stati sfilati e abbandonati vicino al corpo.
- Una scarpa era stata trovata accanto al corpo, mentre l’altra era ancora indossata.
- Le stampelle utilizzate da Erika per muoversi erano presenti.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia Monforte, coordinati dal pubblico ministero Francesco De Tommasi. La richiesta di soccorso di Erika, rimasta senza risposta, ha alimentato l’ipotesi di un incidente in solitaria, ma non si esclude la possibilità che la donna avesse incontrato qualcuno la notte della sua scomparsa.
le indagini e le speculazioni
L’autopsia sul corpo di Erika ha fornito risultati contrastanti. Sebbene siano state riscontrate lesioni alle costole, queste non erano letali. Gli esami delle impronte e delle tracce biologiche all’interno dell’auto non hanno rivelato profili sospetti, complicando ulteriormente le indagini. La mancanza di ulteriori elementi di prova ha spinto gli investigatori a considerare tutte le piste, inclusa l’ipotesi di un possibile incontro con una persona sconosciuta.
La telefonata al RadioTaxi è diventata un elemento cruciale nelle indagini. Durante la chiamata, Erika ha descritto di trovarsi in un luogo con molto verde, ma non è riuscita a fornire indicazioni chiare sulla sua posizione. La disperazione nella sua voce è palpabile, e il fatto che non ci siano stati altri suoni di fondo ha lasciato gli inquirenti a riflettere sulla possibilità che fosse realmente sola in quel momento.
La storia di Erika Ferini Strambi è un triste promemoria della fragilità della vita e della necessità di prestare attenzione e supportare chi si trova in difficoltà. La sua scomparsa ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e sulla protezione delle donne, in un contesto in cui la violenza di genere e le scomparse misteriose sono temi sempre più attuali. La comunità di Pantigliate, dove il corpo di Erika è stato trovato, è rimasta scossa dalla notizia, unendosi nel cordoglio e ricordando la donna come una persona vivace e amata. Le indagini continuano, e la famiglia di Erika spera di ottenere risposte concrete che possano far luce su quanto accaduto quella notte.