Il ministro Lollobrigida celebra la tradizione alla Sagra degli Spinosini di Centobuchi

Il ministro Lollobrigida celebra la tradizione alla Sagra degli Spinosini di Centobuchi

Il ministro Lollobrigida celebra la tradizione alla Sagra degli Spinosini di Centobuchi

Matteo Rigamonti

Agosto 4, 2025

La Sagra degli Spinosini, giunta alla sua diciannovesima edizione, si è confermata come un appuntamento imperdibile per gli amanti della gastronomia marchigiana. Tenutasi il 2 agosto a Centobuchi, frazione di Monteprandone in provincia di Ascoli Piceno, l’evento ha attratto un ampio pubblico, non solo per i sapori tipici, ma anche per la presenza di ospiti d’eccezione, come il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Organizzata dall’Associazione Sant’Anna, la sagra ha avuto come fulcro la celebrazione di un piatto emblematico della tradizione locale: gli Spinosini. Creati dallo chef Vincenzo Spinosi, questi piatti rappresentano un perfetto esempio di come la cucina possa unire tradizione e innovazione, facendo della semplicità un valore aggiunto. Gli Spinosini, apprezzati non solo in Italia ma anche all’estero, si sono affermati come una vera e propria eccellenza gastronomica.

La presenza del ministro Lollobrigida

La partecipazione del ministro Lollobrigida ha dato un ulteriore impulso alla manifestazione, sottolineando l’importanza della valorizzazione delle tradizioni culinarie locali. Accompagnato dal presidente dell’Associazione Sant’Anna, Matteo Troiani, e da un pubblico entusiasta, Lollobrigida ha potuto immergersi nell’atmosfera vivace della sagra. La serata è stata caratterizzata da un clima festoso, con stand gastronomici che offrivano una varietà di piatti tipici, musica dal vivo e momenti di intrattenimento.

Uno dei momenti più attesi è stata la dimostrazione culinaria, durante la quale il ministro ha avuto l’opportunità di cimentarsi nella preparazione degli Spinosini con prosciutto e limone, affiancato da Vincenzo Spinosi e dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. La preparazione di questo piatto non è stata solo un’esperienza culinaria, ma ha rappresentato un momento simbolico di continuità di una tradizione gastronomica che affonda le radici nella cultura marchigiana.

Un viaggio gastronomico tra tradizione e innovazione

Il piatto degli Spinosini, con il suo perfetto equilibrio di sapori, dimostra come ingredienti semplici possano creare un’esperienza gastronomica straordinaria. La combinazione del prosciutto, un prodotto di eccellenza del territorio, con il limone, conferisce freschezza e rende questo piatto irresistibile. Durante la sagra, i visitatori hanno potuto gustare anche altre specialità locali, tra cui:

  1. Vincisgrassi
  2. Olive all’ascolana
  3. Una selezione di vini marchigiani

Queste specialità hanno contribuito a creare un percorso gastronomico che ha esaltato le ricchezze culinarie della regione.

Un aspetto significativo della Sagra degli Spinosini è stato il riconoscimento speciale che Lollobrigida ha consegnato a Matteo Troiani, evidenziando l’importanza della candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’umanità UNESCO. Questa iniziativa mira a preservare e valorizzare le tradizioni culinarie italiane, un patrimonio culturale che rappresenta un legame profondo con la storia e le tradizioni locali.

Sostenibilità e futuro della gastronomia italiana

La visita del ministro non è stata solo un momento di celebrazione, ma anche un’occasione per riflettere sul futuro della gastronomia italiana. La Sagra degli Spinosini si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione delle tradizioni culinarie locali, affrontando sfide sempre più complesse in un mondo globalizzato. Temi come l’agricoltura sostenibile e la qualità dei prodotti sono fondamentali per il futuro del settore agroalimentare italiano.

In un momento storico in cui la sostenibilità e la valorizzazione dei prodotti tipici sono diventati temi centrali, manifestazioni come la Sagra degli Spinosini rivestono un’importanza fondamentale. Esse non solo celebrano la tradizione culinaria, ma fungono anche da piattaforme di promozione per i prodotti locali, contribuendo così alla crescita economica delle comunità. La valorizzazione delle eccellenze gastronomiche locali può rappresentare un volano per il turismo e l’economia di un territorio, creando opportunità e posti di lavoro.

La Sagra degli Spinosini non è quindi solo una festa del cibo, ma un vero e proprio manifesto della cultura marchigiana, un richiamo alla comunità a preservare le proprie tradizioni e a guardare al futuro con fiducia. Con la presenza di ospiti illustri e l’entusiasmo del pubblico, la manifestazione ha dimostrato che la passione per la buona cucina e il rispetto per le tradizioni possono continuare a prosperare, creando un legame inossidabile tra passato, presente e futuro.