Dazi Usa sulle auto: in arrivo una riduzione al 15% secondo fonti Ue

Dazi Usa sulle auto: in arrivo una riduzione al 15% secondo fonti Ue

Dazi Usa sulle auto: in arrivo una riduzione al 15% secondo fonti Ue

Matteo Rigamonti

Agosto 5, 2025

Le recenti dichiarazioni di un alto funzionario dell’Unione Europea hanno acceso un raggio di ottimismo riguardo ai dazi Usa imposti sulle automobili europee. Secondo le informazioni trapelate, i dazi attuali, fissati al 27,5%, potrebbero scendere “molto, molto presto” al 15%. Questa riduzione era già stata stabilita in un accordo siglato tra l’ex presidente americano Donald Trump e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

La situazione attuale dei dazi

Attualmente, il dazio del 27,5% è composto da un’aliquota base del 25%, a cui si aggiunge un ulteriore 2,5% dovuto alla clausola della nazione più favorita (Most Favored Nation, o MFN). Questa situazione ha sollevato preoccupazioni tra i produttori di auto europei, che temevano di subire un impatto negativo sulle loro vendite nel mercato statunitense. In particolare, la Germania è uno dei paesi più colpiti, con case automobilistiche come Volkswagen, BMW e Mercedes-Benz che esportano significativamente verso gli Stati Uniti.

Le tensioni commerciali

Il ritardo nella riduzione dei dazi è stato attribuito all’ordine esecutivo firmato da Trump il primo agosto, il quale riguardava esclusivamente i dazi reciproci annunciati in precedenza, escludendo quindi il settore automobilistico. Tuttavia, la questione dei dazi sulle automobili è stata collocata su un percorso distinto, lasciando spazio a speranze di una risoluzione favorevole per gli esportatori europei. Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea hanno visto un picco negli ultimi anni, specialmente durante la presidenza di Trump, che ha perseguito politiche protezionistiche.

Opportunità per le case automobilistiche europee

In risposta a queste preoccupazioni, gli Stati Uniti hanno avviato negoziati con l’Unione Europea per trovare un terreno comune. L’accordo tra Trump e von der Leyen, siglato nel luglio 2018, mirava a evitare una guerra commerciale aperta e prevedeva una revisione dei dazi. È importante notare che gli Stati Uniti non sono l’unico mercato di interesse per le case automobilistiche europee. La Cina è diventata un attore sempre più rilevante nel panorama globale dell’auto, costringendo i produttori a riconsiderare le loro strategie.

Le case automobilistiche europee stanno anche affrontando sfide interne, come la transizione verso i veicoli elettrici e le normative sempre più severe in materia di emissioni. La riduzione dei dazi potrebbe fornire un’opportunità per queste aziende di diversificare i loro mercati e aumentare le esportazioni verso gli Stati Uniti.

Considerazioni politiche e future

La questione dei dazi sulle automobili non è solo economica, ma anche politica. Le elezioni presidenziali americane del 2024 avvicinano il paese a un periodo di maggiore incertezza, con potenziali cambiamenti nella leadership che potrebbero influenzare le relazioni commerciali. La nuova amministrazione potrebbe adottare un approccio diverso, portando a un possibile allentamento delle restrizioni e a un miglioramento delle relazioni tra le due sponde dell’Atlantico.

In conclusione, sebbene la notizia della prevista riduzione dei dazi sia positiva, è fondamentale monitorare attentamente l’evoluzione della situazione. Le dinamiche commerciali globali sono complesse e possono cambiare rapidamente. Le aziende automobilistiche europee e i governi coinvolti dovranno rimanere vigili e pronti ad adattarsi a qualsiasi modifica delle politiche commerciali da parte degli Stati Uniti. La questione dei dazi rimane uno dei temi più dibattuti nel panorama economico internazionale, e la sua risoluzione potrebbe avere ripercussioni significative per l’industria automobilistica e l’economia globale nel suo insieme.