Le morti sul lavoro rappresentano una questione drammatica e urgente in Italia, un tema spesso relegato ai margini dell’informazione e della coscienza collettiva. “Articolo 1”, il nuovo docufilm diretto da Luca Bianchini e prodotto da L’Alveare Producecinema in collaborazione con Rai Documentari, si propone di portare alla luce questa realtà inquietante. Il film è stato selezionato per la XXII edizione delle Giornate degli Autori nell’ambito della 82/a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, un palcoscenico prestigioso che conferisce ulteriore rilevanza a un tema di cruciale importanza sociale.
Dettagli della proiezione
La proiezione ufficiale del documentario avrà luogo il 3 settembre alle 18:30 presso la Sala Laguna. Questa sezione del festival, intitolata #confronti, è dedicata a storie e racconti cinematografici che esplorano in profondità la realtà italiana contemporanea. “Articolo 1” si inserisce perfettamente in questo contesto, affrontando un argomento che colpisce non solo i lavoratori, ma l’intera società.
La narrazione del docufilm
“Articolo 1” trae ispirazione dagli articoli del giornalista Marco Patucchi e dal libro “Operaicidio”, scritto insieme al magistrato Bruno Giordano. Il documentario affronta il tema delle morti sul lavoro con uno sguardo lucido e coinvolgente, restituendo voce e dignità a chi troppo spesso viene dimenticato. Le statistiche parlano chiaro: ogni anno in Italia migliaia di lavoratori perdono la vita a causa di incidenti sul lavoro, un fenomeno che solleva interrogativi inquietanti sulla cultura della sicurezza e sulla responsabilità delle istituzioni.
Girato in diverse location tra cui Roma, Fondi, Lucca, Pescia e Piombino, “Articolo 1” presenta testimonianze toccanti e reali. La prima delle quali è quella di Raffaella, l’unica sopravvissuta tra i casi trattati nel film. La sua storia è un potente monito contro una cultura del profitto che spesso mette in secondo piano la sicurezza e la vita dei lavoratori. Raffaella rappresenta non solo una vittima, ma anche un simbolo di resilienza e di speranza, un richiamo a non abbassare mai la guardia di fronte a un problema così grave.
Un messaggio di denuncia
Nel corso della proiezione, sarà presente anche il padre di Anna Chiti, una ragazza di diciassette anni proveniente da Malcontenta, tragicamente scomparsa nella darsena di Sant’Elena. La sua storia è emblematicamente rappresentativa di come le morti sul lavoro non siano solo statistiche, ma colpiscano famiglie, amici e comunità intere. La presenza del padre alla proiezione sottolinea l’importanza di dare voce a chi ha subito una perdita incolmabile e di mantenere viva l’attenzione su questi fatti.
Bruno Giordano, co-autore del progetto e magistrato, afferma: “Se il lavoro uccide, ferisce e fa ammalare, se il lavoro è malato, lo è anche la democrazia. E per la cura ci vuole coraggio.” Questa citazione rappresenta il cuore del messaggio di “Articolo 1”, un grido di allarme che invita alla riflessione e all’azione. La sicurezza sul lavoro non dovrebbe essere vista come un optional, ma come un diritto fondamentale di ogni lavoratore.
Un’opera di resistenza civile
Il documentario, con la fotografia di Giovanni Cavallini, che firma anche il montaggio insieme a Luca Bianchini, e le musiche originali di Gabriele Panico, si presenta non solo come un’opera di denuncia, ma anche come un atto di resistenza civile. L’Alveare Producecinema, casa di produzione che ha realizzato il film, si è sempre impegnata nella diffusione della cultura dell’audiovisivo, con uno sguardo attento alle nuove generazioni, alla formazione e all’innovazione.
Il tema delle morti sul lavoro è particolarmente attuale, considerando che negli ultimi anni si è assistito a un incremento degli incidenti, nonostante le normative vigenti in materia di sicurezza. Le misure preventive e i controlli sulle condizioni di lavoro spesso si rivelano insufficienti. “Articolo 1” non si limita a raccontare storie di sofferenza, ma cerca anche di stimolare un dibattito pubblico su come migliorare la situazione e proteggere i diritti dei lavoratori.
Con un’analisi approfondita e una narrazione coinvolgente, “Articolo 1” si erge a testimonianza di una realtà troppo a lungo ignorata. La Mostra di Venezia diventa così un’importante vetrina per dare visibilità a un tema che merita attenzione e riflessione, affinché le storie raccontate nel film non rimangano solo un ricordo, ma possano contribuire a un cambiamento reale e duraturo.