L’estate 2025 si profila come una stagione di sfide per le località balneari italiane. Secondo Fabrizio Licordari, presidente nazionale di Assobalneari Italia, le spiagge italiane, un tempo animate da turisti e bagnanti, mostrano oggi un quadro preoccupante: affollate solo la domenica, mentre durante il resto della settimana risultano spesso deserte. Questo fenomeno rappresenta un chiaro segnale della crisi economica che attanaglia molte famiglie italiane, con un calo significativo del turismo, anche quello proveniente dall’estero.
Presenze in calo e impatti economici
Licordari ha evidenziato che le stime parlano di una contrazione delle presenze balneari tra il 20% e il 30% rispetto agli anni precedenti. Questa diminuzione non si limita al numero di visitatori, ma si riflette anche sui consumi, colpendo in particolare i servizi di somministrazione come bar, ristoranti e noleggio di attrezzature. “L’unica giornata che segna un afflusso significativo è la domenica”, ha precisato Licordari, “dove si concentra un turismo ‘mordi e fuggi’, che non riesce a sostenere economicamente il settore”.
Le ragioni di questo scenario complesso sono molteplici:
- Caro vita: Le famiglie italiane sono costrette a rivedere le proprie spese a causa dell’aumento dei costi di bollette, affitti, carburante e generi alimentari.
- Difficoltà economiche: Anche le famiglie con due stipendi faticano ad arrivare a fine mese, e le spese per svago e divertimento sono tra le prime a subire tagli.
- Rallentamento del turismo straniero: Le tensioni geopolitiche e le incertezze economiche hanno ridotto la propensione a viaggiare, portando a una diminuzione delle presenze sulle spiagge italiane.
Conseguenze per le località costiere
Le conseguenze di questa situazione sono evidenti: meno turisti significano meno lavoro per bar, ristoranti, negozi, hotel e fornitori locali. Le cittadine di mare si ritrovano a dover affrontare un flusso di visitatori ridotto, minando la sostenibilità economica di intere comunità. In un contesto così delicato, Assobalneari Italia ha dato indicazioni chiare ai propri associati di non aumentare le tariffe, ma di prevedere adeguamenti contenuti per venire incontro alle difficoltà delle famiglie.
In Italia, esiste una vasta gamma di stabilimenti balneari che offrono servizi per tutte le fasce di reddito, dal servizio essenziale a strutture più attrezzate. Questo è fondamentale per garantire che il mare rimanga accessibile a tutti, nonostante le difficoltà economiche. Tuttavia, l’attenzione degli operatori del settore non è rivolta solo alla gestione delle tariffe, ma anche alla salvaguardia del settore stesso.
La questione delle concessioni balneari
Licordari ha ribadito l’importanza di proteggere il comparto balneare italiano dagli attacchi dei tecnocrati di Bruxelles, che vorrebbero mettere a gara le concessioni in modo illegittimo, ignorando la storia e il valore sociale delle imprese familiari che operano lungo le coste italiane da generazioni. La posizione di Assobalneari Italia è chiara: le istituzioni nazionali devono respingere ogni tentativo di smantellamento del settore, riconoscendo la centralità del turismo balneare per l’identità e l’economia del Paese.
La situazione attuale richiede una riflessione profonda su come rilanciare il turismo balneare in Italia. Potrebbe essere utile adottare politiche che incentivino la permanenza durante la settimana, promuovendo eventi, attività culturali e offerte speciali che attraggano i turisti nei giorni feriali.
In conclusione, la stagione estiva 2025 si presenta come una sfida significativa, con un calo di presenze e un cambiamento nelle abitudini turistiche. Le spiagge italiane, simbolo di bellezza e relax, hanno bisogno di misure concrete e di un sostegno attivo per riprendersi e tornare a essere un punto di riferimento per turisti italiani e stranieri.