La recente decisione dell’amministrazione Trump di applicare dazi anche sui lingotti d’oro ha colto di sorpresa il mercato, generando confusione tra gli investitori. Fino a poche settimane fa, molti nel settore credevano di essere esentati dalle nuove tariffe, considerando il ruolo cruciale dell’oro nel sistema finanziario globale. Tuttavia, l’annuncio ha portato a un’impennata significativa delle quotazioni del metallo prezioso, raggiungendo un nuovo record di 3.543 dollari l’oncia a New York.
Impatto sui mercati e sulle esportazioni
Tradizionalmente, l’oro non è soggetto a dazi, data la sua importanza nel panorama economico mondiale. Questa nuova misura ha sorpreso specialmente la Svizzera, il principale esportatore di oro a livello globale. Per Berna, l’applicazione di dazi sull’oro rappresenta una vera e propria doccia fredda, che si aggiunge ai dazi già imposti dalla Casa Bianca sui prodotti svizzeri, un pesante 39%. La situazione ha generato un caos politico in Svizzera, dove il governo sta cercando di affrontare l’emergenza e valutare tutte le opzioni disponibili.
Un’idea che sta guadagnando terreno è quella di coinvolgere Gianni Infantino, presidente della FIFA e originario della Svizzera, in una possibile mediazione con l’amministrazione Trump. Infantino, noto per i suoi legami personali con il tycoon americano, potrebbe rivelarsi un alleato prezioso in questa complicata situazione.
Rischi e opportunità per gli investitori
La decisione di colpire l’oro avrà ripercussioni significative sul mercato globale. Gli operatori tradizionalmente si basano su contratti futures negoziati sulla borsa Comex per gestire le loro posizioni. Con l’introduzione dei dazi, i costi per queste operazioni aumenteranno notevolmente, mettendo a rischio la competitività di New York come centro per il trading di oro.
Dopo l’annuncio dei dazi, è emersa l’ipotesi di spostare le operazioni con l’oro a Londra. Questo cambiamento potrebbe minacciare il predominio di New York come principale mercato per i futures sull’oro a livello globale. Gli investitori stanno monitorando attentamente gli sviluppi, consapevoli che ogni mossa potrebbe avere implicazioni di vasta portata.
Le conseguenze geopolitiche
Trump ha difeso la sua politica commerciale, affermando che i dazi stanno generando effetti positivi sui mercati azionari, con nuovi record quasi ogni giorno e un afflusso di centinaia di miliardi di dollari nelle casse americane. Secondo stime dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e del Fondo Monetario Internazionale, le tariffe statunitensi si attestano mediamente al 20,1%, un livello che non si registrava dal 1910, ad eccezione di alcune settimane nel 2025.
Nel frattempo, l’Unione Europea sta aspettando che Trump firmi una dichiarazione congiunta per stabilizzare le relazioni commerciali. In Giappone, il governo ha già contattato Washington, chiedendo una revisione delle tariffe imposte, che hanno innescato tensioni tra i due paesi. Il Giappone sta cercando di evitare l’accumulo di tariffe insostenibili e di preservare il proprio accesso al mercato statunitense.
La situazione si complica ulteriormente con l’India, dove Washington sta utilizzando i dazi come strumento geopolitico per esercitare pressione su Nuova Delhi affinché riduca gli acquisti di petrolio dalla Russia. Questo approccio mira a indebolire il sostegno indiano alla macchina bellica russa in Ucraina. Attualmente, gli Stati Uniti hanno imposto tariffe totali del 50% sull’India, di cui il 25% rappresenta una penalità specifica per il greggio russo.
Le trattative tra Stati Uniti e India continuano, ma le tensioni tra Trump e il primo ministro Narendra Modi sono palpabili. I due leader hanno avuto un colloquio teso, durante il quale Modi ha ribadito che l’India non accetterà mediazioni esterne per le sue dispute con il Pakistan, contraddicendo le affermazioni di Trump di voler svolgere un ruolo di mediatore.
La situazione attuale mette in evidenza le sfide che il mercato dell’oro e le relazioni commerciali globali stanno affrontando. Con l’incertezza crescente, gli investitori e gli operatori del settore devono adattarsi a un panorama in continua evoluzione, dove i dazi e le politiche economiche possono cambiare rapidamente le regole del gioco. L’oro, simbolo di stabilità e valore, si trova ora al centro di una disputa commerciale che potrebbe avere ripercussioni durature sul mercato globale e sul sistema finanziario.