Export anti dazi in crescita: +5% in 25 Paesi secondo Confartigianato

Export anti dazi in crescita: +5% in 25 Paesi secondo Confartigianato

Export anti dazi in crescita: +5% in 25 Paesi secondo Confartigianato

Giada Liguori

Agosto 9, 2025

In un contesto economico globale sempre più complesso e caratterizzato da tensioni commerciali, le imprese italiane dimostrano una resilienza straordinaria. Secondo i dati forniti da Confartigianato, le vendite all’estero delle piccole e medie imprese (PMI) italiane stanno crescendo, nonostante l’impatto dei dazi statunitensi. Nei primi quattro mesi del 2025, le esportazioni italiane sono aumentate del 5,3% in 25 Paesi definiti “top market”, mentre nei restanti mercati si è registrato un calo del 2%.

Questa crescita è un segnale positivo per le PMI italiane, che stanno adattando le loro strategie per affrontare le sfide imposte dai dazi. Come ha dichiarato Confartigianato, “le nostre imprese non rimangono a guardare e si danno da fare per conquistare nuovi mercati mondiali extra Usa”, evidenziando l’impegno degli imprenditori italiani nell’esplorare nuove opportunità commerciali.

I mercati in crescita per le esportazioni italiane

I 25 Paesi che hanno registrato una crescita significativa delle esportazioni italiane includono mercati strategici e in espansione. Ecco alcuni dei principali:

  1. Emirati Arabi Uniti: +20,9% – Aumento attribuibile alla crescente domanda di beni di lusso, moda e alimentari italiani.
  2. Brasile: +14% – Rinnovato interesse per i prodotti italiani, in particolare nel settore della meccanica e agroalimentare.
  3. Svizzera: +13,1% – Forte interesse per prodotti alimentari di alta qualità, vini e formaggi italiani.
  4. Spagna: +10,6% – Relazioni commerciali tradizionali con l’Italia, in un periodo di tensione tra Europa e Stati Uniti.
  5. Arabia Saudita: +9,6% – Crescente interesse verso design e architettura italiana legato a progetti di sviluppo urbano.

Se il trend attuale continuerà, Confartigianato prevede un aumento delle esportazioni italiane pari a 20,4 miliardi di euro entro la fine dell’anno. Questo non solo rappresenta un segnale positivo per l’economia italiana, ma sottolinea anche l’importanza delle strategie di diversificazione per le aziende che desiderano ridurre la loro dipendenza dai mercati tradizionali.

L’adattamento delle PMI italiane

Le PMI italiane, che sono il cuore pulsante dell’industria e dell’artigianato, stanno dimostrando una notevole capacità di adattamento. Molte di esse stanno investendo in strategie di marketing digitale e e-commerce per raggiungere i consumatori in mercati emergenti. La pandemia ha accelerato la digitalizzazione, e le aziende che hanno saputo adeguarsi si stanno avvantaggiando di questa trasformazione.

Il sostegno delle istituzioni, come il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è cruciale nell’apertura di nuovi mercati. Attraverso iniziative di promozione commerciale e fiere internazionali, il governo italiano sta aiutando le imprese a connettersi con potenziali partner e clienti.

Le sfide da affrontare

Nonostante i progressi, le imprese italiane devono affrontare sfide significative, tra cui:

  1. Fluttuazioni dei tassi di cambio.
  2. Instabilità geopolitica: tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina possono influenzare le strategie di esportazione italiane.
  3. Sostenibilità: sempre più importante per i consumatori, le aziende che non si adattano a queste nuove esigenze potrebbero perdere quote di mercato.

In sintesi, l’export italiano sta dimostrando una notevole capacità di reazione e adattamento. Le PMI italiane stanno intraprendendo un percorso di diversificazione e innovazione per conquistare nuovi mercati, segnando un trend positivo che potrebbe avere benefici significativi per l’economia nazionale. L’attenzione sarà ora rivolta a come queste aziende sapranno mantenere e ampliare questo slancio nei mesi e negli anni a venire.