Milano resiste grazie a Madrid, ma Unipol e Leonardo in calo

Milano resiste grazie a Madrid, ma Unipol e Leonardo in calo

Milano resiste grazie a Madrid, ma Unipol e Leonardo in calo

Giada Liguori

Agosto 9, 2025

Nell’ultima seduta della settimana, le Borse europee hanno mostrato un andamento piuttosto cauto, mentre gli investitori cercano di comprendere il reale impatto dei dazi imposti dagli Stati Uniti e, soprattutto, l’orientamento della Federal Reserve in vista del prossimo incontro di settembre. La situazione economica globale continua a essere influenzata da una serie di fattori, tra cui l’inflazione, le politiche monetarie e le tensioni geopolitiche, rendendo l’ambiente di investimento particolarmente volatile.

La performance delle borse europee

A guidare la classifica delle performance settimanali è stata la Borsa di Madrid, che ha chiuso con un incremento dell’1%. Questo risultato è stato trainato principalmente dal settore bancario, con BBVA che ha registrato un notevole aumento del 3% alla chiusura. Le banche spagnole hanno mostrato segni di resilienza, complice un contesto di tassi di interesse in aumento, che tende a favorire i margini di profitto degli istituti di credito.

Anche Piazza Affari ha chiuso in terreno positivo, registrando un aumento dello 0,5%. Questo risultato ha dato slancio agli investitori, in un contesto in cui le aspettative di crescita economica si intrecciano con l’incertezza legata alle politiche monetarie. La Borsa di Parigi ha seguito la scia, con un incremento dello 0,4%. Al contrario, le piazze di Londra, Francoforte e Amsterdam hanno mostrato un leggero arretramento, cedendo ciascuna un marginale 0,1%.

Indicatori economici chiave

Un indicatore chiave da monitorare è lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi a dieci anni. Dopo alcune fluttuazioni, il differenziale ha chiuso la seduta a 78,7 punti, continuando a correggere i minimi dal 2010. Il rendimento del Btp ha raggiunto il 3,47%, un dato che riflette la continua attrattività dei titoli di Stato italiani in un contesto di tassi in aumento. L’Euro, intanto, si è stabilizzato attorno a quota 1,165 contro il dollaro, mantenendo un livello di sostegno che potrebbe rivelarsi cruciale per le prossime settimane.

Andamento dei settori

Sul fronte energetico, il mercato del gas a Amsterdam ha registrato un calo dell’1,5%, scendendo a 32,4 euro al Megawattora. Questo ribasso è stato influenzato dalle preoccupazioni legate alla domanda e dall’abbondante offerta, che ha contribuito a mantenere sotto controllo i prezzi. D’altra parte, il petrolio ha mostrato segni di stabilità, cercando di mantenere i 64 dollari al barile, con gli analisti che si interrogano sulle proiezioni future per il mercato energetico.

Tra i titoli a maggior capitalizzazione di Piazza Affari, Stellantis si è distinto con un incremento del 2,4%, riflettendo l’ottimismo degli investitori nei confronti dell’industria automobilistica, che sta affrontando una fase di transizione verso la mobilità elettrica. Banco BPM ha chiuso con un guadagno del 2,3%, mentre Unicredit ha visto un incremento di due punti percentuali. Anche Telecom Italia ha registrato un buon risultato, chiudendo in aumento dell’1,2%.

Al contrario, il settore della Difesa ha vissuto una giornata difficile, con Leonardo che ha ceduto il 2,5%. Questo ribasso arriva in un momento di grande incertezza per i titoli legati alla Difesa, che stanno affrontando pressioni sia a livello politico che economico. Gli investitori stanno monitorando attentamente gli sviluppi geopolitici, in particolare in relazione alle spese militari e ai contratti governativi.

La maglia nera della giornata è stata indossata da Unipol, che ha registrato una flessione del 3,8%, chiudendo a 17,3 euro. Questa discesa è stata in parte attribuita alla pubblicazione dei risultati semestrali, che hanno deluso le aspettative degli analisti. Inoltre, la debolezza del comparto assicurativo ha avuto un impatto significativo, in particolare dopo che Munich Re, uno dei principali attori del settore, ha rivisto al ribasso le previsioni sui ricavi assicurativi. Questo ha sollevato preoccupazioni riguardo alla redditività del settore, influenzando negativamente il sentiment degli investitori.

Nel complesso, la giornata di trading ha messo in evidenza le tensioni esistenti sui mercati europei, con investitori che navigano tra le incertezze economiche e le aspettative di politiche monetarie future. La prossima settimana si preannuncia cruciale, poiché gli operatori di mercato continueranno a valutare le indicazioni provenienti dalla Fed e dagli sviluppi economici globali, che potrebbero influenzare ulteriormente le decisioni di investimento.