Zelensky: la nostra terra non è in vendita ai russi

Zelensky: la nostra terra non è in vendita ai russi

Zelensky: la nostra terra non è in vendita ai russi

Matteo Rigamonti

Agosto 9, 2025

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito con fermezza la posizione del suo paese riguardo alla questione territoriale, affermando che gli ucraini non cederanno mai la loro terra all’occupante russo. Le sue dichiarazioni, pubblicate su Telegram, arrivano in un momento cruciale per la situazione geopolitica in Europa, con il conflitto tra Russia e Ucraina che continua a infiammare le tensioni internazionali.

Zelensky ha affermato che “gli ucraini difendono ciò che è loro” e ha sottolineato che non ci sarà alcuna ricompensa per la Russia per le azioni aggressive intraprese. Queste affermazioni sono particolarmente significative considerando le voci circolanti riguardo a presunti piani di pace che coinvolgono concessioni territoriali da parte dell’Ucraina. Secondo indiscrezioni del Wall Street Journal, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe presentato una proposta all’amministrazione Trump per un cessate il fuoco che avrebbe incluso significative concessioni territoriali da parte di Kiev e un impegno per il riconoscimento globale delle rivendicazioni russe.

La posizione dell’Ucraina e la Costituzione

Questo scenario ha suscitato preoccupazioni tra i leader ucraini e i sostenitori della sovranità nazionale. Zelensky ha dichiarato: “La risposta alla questione territoriale ucraina è già nella Costituzione dell’Ucraina.” Questo riferimento alla Costituzione indica la determinazione dell’Ucraina a mantenere l’integrità territoriale e a non accettare compromessi che possano mettere in discussione la sovranità del paese.

Il presidente ucraino ha anche lanciato un avvertimento chiaro: “Qualsiasi decisione contro di noi, qualsiasi decisione che escluda l’Ucraina, è allo stesso tempo una decisione contro la pace e non porterà a nulla. Sono decisioni morte, non funzioneranno mai.” Queste parole evidenziano non solo la volontà dell’Ucraina di combattere per i propri diritti, ma anche la sua posizione nel contesto delle trattative internazionali.

Le radici del conflitto e l’evoluzione dell’Occidente

Il conflitto tra Russia e Ucraina ha radici profonde, risalenti a eventi storici e politici complessi. Ecco alcuni punti chiave:

  1. Rivoluzione di Maidan del 2014, che ha portato alla destituzione del presidente filo-russo Viktor Yanukovych.
  2. Annessione della Crimea da parte della Russia.
  3. Conflitto armato nelle regioni orientali del Donbas.

L’Ucraina ha visto un aumento della sua identità nazionale e una crescente opposizione all’influenza russa, con Zelensky che ha assunto un ruolo cruciale nel rafforzare questa posizione. Inoltre, l’atteggiamento dell’Occidente verso la Russia ha subito una notevole evoluzione. Mentre le sanzioni internazionali contro Mosca continuano a essere applicate, molti paesi europei e gli Stati Uniti hanno rinnovato il loro impegno a sostenere l’Ucraina dal punto di vista politico e militare.

La necessità di una pace reale

Il presidente ucraino ha anche messo in evidenza la necessità di una “pace reale, viva, che le persone rispettino”. Questa affermazione riflette un desiderio non solo di porre fine al conflitto, ma di farlo in modo che le esigenze e i diritti degli ucraini siano rispettati. La questione della pace in Ucraina non è solo una questione militare; è anche una questione di giustizia e dignità per un popolo che ha subito enormi sofferenze a causa dell’aggressione russa.

Il dialogo internazionale e le trattative di pace sono temi caldi, specialmente con l’annuncio da parte di Donald Trump di un incontro con Putin in Alaska, previsto per il 15 agosto. La decisione di tenere un incontro di questo tipo senza la partecipazione del presidente ucraino ha suscitato preoccupazioni e ha portato Zelensky a esprimere la sua frustrazione. “Non possiamo essere esclusi dalle discussioni che riguardano il nostro futuro e il nostro territorio,” ha sottolineato.

In un contesto così complesso, l’Ucraina si trova a un bivio cruciale. Le scelte che verranno fatte nei prossimi mesi potrebbero avere ripercussioni significative non solo per il paese, ma anche per la stabilità dell’intera regione europea. Mentre Zelensky continua a difendere la sovranità dell’Ucraina, il mondo osserva attentamente, sperando in una risoluzione pacifica e duratura del conflitto. La determinazione degli ucraini a non cedere la loro terra è un chiaro segnale di resilienza e di lotta per i diritti fondamentali, che continuerà a ispirare molti anche nei momenti più difficili.