Jackie Chan: il declino del cinema d’autore e l’ascesa del business

Jackie Chan: il declino del cinema d'autore e l'ascesa del business

Jackie Chan: il declino del cinema d'autore e l'ascesa del business

Giada Liguori

Agosto 10, 2025

Jackie Chan, uno dei volti più iconici del cinema mondiale, ha recentemente partecipato al Festival di Locarno, dove ha ricevuto il prestigioso Pardo alla Carriera, un riconoscimento che celebra la sua straordinaria carriera di oltre sessantaquattro anni. Con i suoi 71 anni, l’attore ha dimostrato di non avere intenzione di ritirarsi, affermando con determinazione: “Posso ancora combattere”. Le sue parole risuonano come un inno alla passione e alla dedizione che ha sempre messo nel suo lavoro, ma anche come una critica all’industria cinematografica contemporanea.

I primi passi nella carriera di Jackie Chan

Durante un incontro molto atteso al cinema GranRex, Chan ha riflettuto sulla sua carriera, ricca di successi e sfide. Ha ricordato i suoi inizi, quando, per educarlo e tenerlo lontano dai guai, suo padre lo mandò alla scuola dell’opera di Pechino a Hong Kong. “Ero pigro, monello, e mi piaceva combattere. A scuola potevo passare tutto il giorno a farlo”, ha raccontato, evidenziando come la sua passione per le arti marziali sia stata il motore della sua carriera.

La sua prima esperienza da attore lo ha portato a lavorare come stuntman, un ruolo che gli ha permesso di incontrare Bruce Lee. Chan ricorda con nostalgia l’impatto che Lee ha avuto su di lui, anche se la sua prematura scomparsa ha segnato una pausa nel genere dei film d’azione. “Dopo la morte di Lee, non si facevano più film d’azione, nessuno mi chiamava più”, ha dichiarato. Tuttavia, la sua determinazione lo ha spinto a non arrendersi.

  1. Ricevette un telegramma da Lo Wei, che voleva rifare “Fist of Fury”.
  2. Decise di prendere il controllo della propria carriera, cercando di definire i propri personaggi e la propria immagine.

La versatilità di un artista completo

“Attualmente, in tutta l’Asia, solo due registi sanno fare tutto: uno è Sammo Hung, l’altro sono io”, ha affermato con una punta di orgoglio. La sua versatilità lo ha reso un artista completo: attore, stuntman, regista, produttore e persino cantante. E non manca di sottolineare la sua abilità nel canto, affermando con modestia: “Comunque io sono meglio perché so cantare”.

Chan ha parlato anche del suo approccio al lavoro e del suo perfezionismo, che lo ha portato a realizzare scene spettacolari, spesso a costo di grandi rischi. “Non so perché l’ho fatto per fare film. Mi sono sempre detto di voler fare il meglio”, ha spiegato, ricordando un incontro con Steven Spielberg. Quando ha chiesto al regista come riuscisse a muovere i dinosauri nei suoi film, Spielberg rispose: “Premo un bottone”. Chan ha aggiunto: “E io ho risposto: ‘Motore… Azione! Ospedale'”. Questa frase racchiude perfettamente l’essenza del suo approccio: una dedizione totale all’arte del cinema, anche a costo di affrontare pericoli reali.

Riflessioni sull’industria cinematografica attuale

Oltre alla sua carriera cinematografica, Chan ha anche voluto esprimere la sua preoccupazione per l’industria del cinema attuale. “Ho lavorato mesi a singole scene”, ha lamentato, evidenziando come le grandi case di produzione siano più concentrate sul business che sulla creazione di opere d’arte. Questo cambiamento di paradigma ha reso difficile realizzare film di qualità, secondo il suo punto di vista. Chan ha sempre cercato di elevare il suo lavoro, aspirando a essere riconosciuto non solo come un abile stuntman, ma anche come un attore di talento. “Volevo essere il Robert De Niro asiatico”, ha affermato, un obiettivo che riflette la sua ambizione e il suo desiderio di lasciare un segno indelebile nell’industria cinematografica.

La carriera di Jackie Chan è stata costellata di successi e riconoscimenti, ma ciò che lo distingue è la sua etica del lavoro e la sua passione per il cinema. Ogni film è stato per lui un’occasione per dimostrare il suo valore e la sua unicità. Con il suo stile inconfondibile, ha saputo fondere azione e comicità, creando un genere a sé stante che ha influenzato generazioni di cineasti e attori.

Chan continua a ispirare non solo il pubblico, ma anche i giovani artisti che sognano di seguire le sue orme. La sua carriera è una testimonianza di come la perseveranza e la passione possano portare al successo, e la sua visione del cinema rimane un faro per chiunque creda nell’arte come mezzo di espressione autentica. Con la sua energia e il suo spirito indomito, Jackie Chan dimostra che l’età è solo un numero e che la creatività non conosce limiti.