Smotrich esprime dubbi sulla capacità di Netanyahu di vincere

Smotrich esprime dubbi sulla capacità di Netanyahu di vincere

Smotrich esprime dubbi sulla capacità di Netanyahu di vincere

Matteo Rigamonti

Agosto 10, 2025

Il contesto politico in Israele è attualmente segnato da tensioni e divisioni crescenti, specialmente in seguito all’inasprirsi del conflitto con Hamas. Bezalel Smotrich, il ministro delle Finanze israeliano e figura di spicco del partito di estrema destra Sionismo Religioso, ha recentemente espresso gravi preoccupazioni sulla leadership del Primo Ministro Benjamin Netanyahu. In un’intervista riportata da Ynet, Smotrich ha dichiarato di aver “perso la fiducia” nella capacità di Netanyahu di guidare il paese verso una vittoria decisiva contro Hamas.

La critica di Smotrich a Netanyahu

Questa dichiarazione è particolarmente significativa, considerando che Smotrich è parte integrante del governo attuale e che la sua posizione è stata tradizionalmente molto favorevole a Netanyahu. Tuttavia, le crescenti difficoltà sul campo di battaglia, unite alla percezione di un approccio poco risoluto da parte dell’esecutivo, hanno portato Smotrich a mettere in discussione la direzione politica del governo. Il ministro ha specificato che non condivide la decisione del governo di occupare Gaza City, un’operazione che ha suscitato preoccupazioni sia a livello interno che internazionale.

Nonostante le sue critiche, Smotrich ha chiarito che non intende dimettersi dal suo incarico. In merito alla sua posizione, ha affermato: “Ho appoggiato anche mosse che, a mio avviso, erano meno corrette”, sottolineando che è rimasto al governo anche in momenti di disaccordo. La sua scelta di rimanere nonostante le divergenze di opinione potrebbe riflettere una strategia più ampia, in cui la stabilità del governo è vista come prioritaria rispetto alle singole posizioni politiche.

Un appello al cambiamento

Smotrich ha anche fatto un appello diretto a Netanyahu, esortandolo a cambiare rotta. “Non è troppo tardi per cambiare idea”, ha affermato, chiedendo al Primo Ministro di “riconvocare il governo e annunciare in modo inequivocabile che non ci saranno più soste intermedie”. Questa richiesta mette in evidenza la frustrazione di Smotrich nei confronti di una strategia percepita come indecisa e priva di obiettivi chiari.

Il ministro ha delineato una visione netta per il futuro del conflitto, sostenendo che l’unico risultato accettabile dovrebbe essere una vittoria chiara che porti alla resa completa di Hamas e al ritorno immediato di tutti gli ostaggi. La posizione di Smotrich è in linea con quella di altri membri del governo di destra, che spingono per un approccio più aggressivo contro il movimento islamista, che controlla Gaza dal 2007.

Impatti e sfide future

In questo contesto, è importante notare che la situazione a Gaza rimane complessa. L’area è stata teatro di intensi combattimenti e bombardamenti, con un alto numero di vittime civili e danni infrastrutturali significativi. Le operazioni militari di Israele, sebbene giustificate da ragioni di sicurezza, sono state criticate da diverse organizzazioni internazionali e dai diritti umani per il loro impatto sui civili.

La comunità internazionale osserva con attenzione la situazione, e le parole di Smotrich possono influenzare non solo l’opinione pubblica israeliana, ma anche le relazioni con altri paesi. La richiesta di una vittoria decisiva e di un’azione militare più aggressiva potrebbe complicare ulteriormente gli sforzi diplomatici per raggiungere un cessate il fuoco o una soluzione pacifica al conflitto.

Inoltre, la situazione politica interna in Israele è caratterizzata da un crescente discontento tra i cittadini. Le elezioni anticipate, che potrebbero essere una soluzione per risolvere le tensioni politiche, sono un tema ricorrente nei dibattiti pubblici. La fiducia nel governo di Netanyahu è stata messa a dura prova da fattori economici e sociali, nonché dalla gestione del conflitto con Hamas.

L’atteggiamento di Smotrich, quindi, non è solo una questione di politica interna, ma riflette anche le pressioni esterne che il governo israeliano deve affrontare. La sua posizione potrebbe essere interpretata come un tentativo di marcare una linea più dura, in risposta a un’aspettativa crescente da parte dell’elettorato di destra che desidera vedere azioni decisive contro Hamas.

In questo scenario di crescente tensione e incertezza, i prossimi passi del governo di Netanyahu, influenzati anche dalle posizioni di figure chiave come Smotrich, saranno cruciali per determinare il futuro del conflitto e la stabilità interna del paese. La pressione per un cambiamento di strategia potrebbe portare a sviluppi significativi nei prossimi mesi, con ripercussioni sia sul piano nazionale che internazionale.