Dieci indagati per le morti da botulino a Diamante, coinvolto anche un medico del 118

Dieci indagati per le morti da botulino a Diamante, coinvolto anche un medico del 118

Dieci indagati per le morti da botulino a Diamante, coinvolto anche un medico del 118

Matteo Rigamonti

Agosto 12, 2025

Il dramma dell’intossicazione da botulino continua a scuotere la Calabria, portando alla luce una crisi sanitaria che ha già causato la morte di due persone e il ricovero di quattordici intossicati presso l’ospedale Annunziata di Cosenza. La Procura di Paola ha ampliato l’inchiesta, iscrivendo nel registro degli indagati un decimo soggetto, un medico del 118. Questo nuovo sviluppo accresce la lista degli indagati a dieci persone, sollevando interrogativi e preoccupazioni su un caso che ha già avuto conseguenze tragiche.

La genesi dell’intossicazione

La vicenda ha avuto inizio quando alcuni clienti di un food truck a Diamante, noto per la sua offerta di panini, hanno manifestato sintomi di intossicazione dopo aver consumato i pasti. Le indagini hanno subito rivelato che i panini erano contaminati da tossina botulinica, una sostanza altamente pericolosa che può causare gravi danni alla salute e, nei casi più estremi, portare alla morte.

La causa di questo grave episodio di botulismo è attualmente oggetto di un’inchiesta condotta dal procuratore Domenico Fiordalisi. Tra gli indagati, oltre al medico del 118, figurano:

  1. Cinque sanitari appartenenti a due strutture sanitarie del cosentino.
  2. Un commerciante ambulante che ha venduto i panini.
  3. Tre responsabili delle ditte produttrici dei prodotti incriminati.

Le autorità stanno cercando di ricostruire la catena di approvvigionamento e di capire come sia avvenuta la contaminazione.

Accuse e precauzioni

Le accuse rivolte agli indagati spaziano dall’omicidio colposo alle lesioni personali colpose, fino al commercio di sostanze alimentari nocive. La delicatezza della situazione è amplificata dalla necessità di garantire la salute pubblica, e le autorità locali continuano a monitorare attentamente la situazione per evitare ulteriori rischi. In questo contesto, il ministero della Salute ha emesso un richiamo precauzionale riguardante due marchi di friarielli confezionati in provincia di Salerno, a causa di una sospetta contaminazione da botulino. I prodotti richiamati, marchiati Bel Sapore e Vittoria, riguardano quattro lotti provenienti da uno stabilimento di Scafati. Sebbene al momento non siano stati rilevati collegamenti diretti tra questi lotti e i casi di intossicazione emersi in Calabria, le autorità hanno invitato alla massima attenzione e al ritiro immediato dei prodotti dalla vendita.

Sensibilizzazione e sicurezza alimentare

Il botulismo è una malattia rara ma potenzialmente letale, causata dalla tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Questa tossina può essere presente in alimenti mal conservati o preparati in modo inadeguato, ed è particolarmente insidiosa perché i sintomi possono manifestarsi anche giorni dopo l’assunzione del cibo contaminato. Le vittime di questo caso a Diamante hanno mostrato segni di intossicazione rapidamente, portando alla necessità di un intervento medico urgente.

Le autorità sanitarie locali hanno avviato una campagna di sensibilizzazione per educare la popolazione sui rischi associati al consumo di alimenti di dubbia provenienza e sulla corretta conservazione degli alimenti. È fondamentale che i cittadini siano informati sui segni e sintomi del botulismo, come:

  1. Visione doppia.
  2. Difficoltà nella parola.
  3. Debolezza muscolare.

Questi sintomi richiedono un immediato intervento medico.

Oltre all’aspetto sanitario, questa vicenda ha sollevato interrogativi sul controllo delle normative igienico-sanitarie che regolano la vendita di alimenti da parte di ambulanti e food truck. Le autorità competenti sono chiamate a garantire che vengano rispettati rigorosi standard di sicurezza alimentare per prevenire futuri incidenti di questo tipo. La questione della sicurezza alimentare è diventata sempre più centrale, non solo in Calabria, ma in tutto il paese, in seguito a diversi casi di intossicazione alimentare che si sono verificati negli ultimi anni.

In questo contesto, il dibattito pubblico si è intensificato, con richieste di maggiori controlli e sanzioni più severe per chi non rispetta le normative. La fiducia dei consumatori nei confronti della filiera alimentare è fondamentale, e casi come quello di Diamante minano la sicurezza percepita da parte dei cittadini.

L’evoluzione dell’inchiesta e le eventuali decisioni della magistratura saranno seguite con attenzione, non solo dai familiari delle vittime, ma anche da tutta la comunità e dalle istituzioni locali. La speranza è che questo tragico evento possa servire da monito e stimolare un cambiamento positivo nel settore della sicurezza alimentare, affinché simili incidenti non si ripetano in futuro.