Oms chiede a Israele di snellire le procedure per gli aiuti umanitari a Gaza

Oms chiede a Israele di snellire le procedure per gli aiuti umanitari a Gaza

Oms chiede a Israele di snellire le procedure per gli aiuti umanitari a Gaza

Matteo Rigamonti

Agosto 12, 2025

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha recentemente lanciato un appello urgente a Israele affinché semplifichi le procedure di controllo per gli aiuti umanitari diretti alla Striscia di Gaza. Questa richiesta arriva in un momento critico, poiché la situazione umanitaria nella regione è descritta come “catastrofica”. Si prevede un’imminente offensiva su Gaza City, annunciata dal Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu. L’Oms sta cercando di rifornire le strutture sanitarie locali in preparazione di un possibile intensificarsi delle ostilità.

le difficoltà nell’assistenza umanitaria

Rik Peeperkorn, responsabile dell’Oms per i Territori Palestinesi Occupati, ha evidenziato durante una conferenza stampa le difficoltà incontrate nel tentativo di fornire assistenza. Ha denunciato le “procedure macchinose” che ostacolano l’ingresso dei prodotti sanitari nella Striscia. Molti materiali necessari, fondamentali per il funzionamento degli ospedali, vengono ancora rifiutati, un aspetto che ha suscitato preoccupazione tra gli operatori sanitari e la comunità internazionale.

  1. Condizioni di vita deteriorate: La Striscia di Gaza, una delle aree più densamente popolate al mondo, ha vissuto anni di conflitti e blocchi.
  2. Crisi sanitaria acuta: Gli ospedali, già sovraccarichi e privi di risorse, si trovano ora a fronteggiare una mancanza di forniture mediche essenziali.
  3. Urgenza di rifornimenti: Peeperkorn ha sottolineato la necessità di rifornire rapidamente le strutture sanitarie, soprattutto in vista delle notizie di un possibile attacco a Gaza City.

la necessità di garantire l’accesso agli aiuti

In questo contesto, l’Oms ha espresso la necessità di garantire che tutti i medicinali e le forniture mediche essenziali possano entrare nella Striscia senza ulteriori ostacoli. La situazione attuale è insostenibile; i pazienti, in particolare quelli che necessitano di cure urgenti e di operazioni chirurgiche, stanno pagando il prezzo più alto di questa crisi. Le attrezzature mediche, i farmaci e anche le semplici forniture come bende e siringhe sono vitali per garantire che il personale sanitario possa svolgere il proprio lavoro in modo efficace.

Israele ha promesso di intensificare gli aiuti umanitari, soprattutto di fronte a una crescente pressione internazionale e a critiche provenienti anche dai suoi alleati. Tuttavia, le promesse devono tradursi in azioni concrete. La comunità internazionale sta seguendo con attenzione la situazione e molti paesi stanno cercando di mediare per trovare una soluzione che possa garantire un accesso più agevole agli aiuti nella Striscia di Gaza.

il contesto del conflitto e le sue conseguenze

La questione degli aiuti umanitari è particolarmente delicata in un contesto di conflitto prolungato come quello israelo-palestinese. Le tensioni politiche e le preoccupazioni per la sicurezza spesso si scontrano con la necessità umanitaria di fornire assistenza a una popolazione in grave difficoltà. Le ONG e le agenzie internazionali hanno ripetutamente sollecitato entrambe le parti a garantire che l’assistenza umanitaria possa arrivare senza ostacoli, sottolineando che i civili non dovrebbero mai essere utilizzati come strumento nel conflitto.

La Striscia di Gaza è stata colpita da una crisi economica devastante, aggravata dalla mancanza di opportunità di lavoro e dall’impossibilità di accedere ai beni di prima necessità. Le restrizioni imposte, sia a livello economico che di movimento, hanno portato a un collasso delle infrastrutture sanitarie e a un accesso limitato alle cure mediche. Gli effetti collaterali della pandemia di COVID-19 hanno ulteriormente complicato la situazione, con molti ospedali già sotto pressione che ora devono affrontare anche le conseguenze delle malattie infettive.

Nell’attuale clima di incertezze e conflitti, il ruolo delle organizzazioni internazionali come l’Oms diventa sempre più cruciale. La loro capacità di operare e di fornire assistenza dipende in gran parte dalla cooperazione delle autorità locali e dall’accessibilità dei confini. La richiesta di semplificazione delle procedure da parte dell’Oms non è solo una questione di efficienza burocratica, ma rappresenta un appello alla responsabilità morale di garantire che le vite umane siano protette e che le cure siano fornite a chi ne ha bisogno.

In questo contesto, la comunità internazionale deve continuare a monitorare la situazione e a fare pressioni affinché le promesse di supporto umanitario si traducano in azioni concrete. La popolazione di Gaza, che vive in condizioni di estrema vulnerabilità, attende un cambiamento reale e significativo. La situazione è critica, e ogni giorno che passa senza un intervento adeguato aumenta il rischio di una catastrofe umanitaria.