Dal Lido a Hollywood: leader, santi e dittatori nel cinema di Sorrentino e Rapace

Dal Lido a Hollywood: leader, santi e dittatori nel cinema di Sorrentino e Rapace

Dal Lido a Hollywood: leader, santi e dittatori nel cinema di Sorrentino e Rapace

Giada Liguori

Agosto 13, 2025

La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è un evento annuale che rappresenta un’importante piattaforma per il cinema che affronta temi di grande rilevanza sociale e politica. Quest’anno, il festival si preannuncia particolarmente interessante, con opere che raccontano storie di leader, santi e dittatori, esplorando le complessità e le sfide del potere e della spiritualità.

The Wizard of The Kremlin

Un titolo di spicco in concorso è “The Wizard of The Kremlin” di Olivier Assayas, un film che si propone di gettare nuova luce sulla figura di Vladimir Putin, attuale presidente della Russia. Interpretato da Jude Law, il film è tratto dall’omonimo romanzo di Giuliano da Empoli e narra l’ascesa al potere di Putin attraverso gli occhi del suo spin doctor, un personaggio ispirato all’ex consigliere Vladislav Surkov, interpretato da Paul Dano. Questo film, presentato in anteprima al festival, promette di essere una riflessione profonda sulle dinamiche del potere e sulla manipolazione dell’opinione pubblica. La pellicola arriva in un momento in cui la Russia è al centro della scena geopolitica, complicando ulteriormente la ricezione del film e ponendo interrogativi sulla rappresentazione di figure così controverse.

La grazia

Accanto a questo, spicca “La grazia” di Paolo Sorrentino, un altro atteso film in concorso che segna il ritorno del regista napoletano al festival. Con Toni Servillo nel ruolo principale, il film si configura come una riflessione sul potere, l’etica e i dilemmi morali. Sebbene i dettagli sulla trama siano ancora avvolti nel mistero, un comunicato diffuso nei Paesi sudamericani suggerisce che il protagonista sia un presidente della Repubblica italiana, di pura invenzione, che deve affrontare due richieste di grazia durante il suo ultimo mandato. Sorrentino, noto per il suo stile visivo distintivo e le sue narrazioni complesse, sembra volerci guidare in un viaggio attraverso le sfide morali che i leader devono affrontare, riflettendo sulle loro decisioni e sull’impatto che hanno sulle vite delle persone.

Mother e The Testament of Ann Lee

La sezione Orizzonti del festival dà il benvenuto a “Mother” della regista macedone Teona Strugar Mitevska, un film che si concentra su un aspetto meno conosciuto della vita di Santa Teresa di Calcutta, interpretata da Noomi Rapace. Mitevska ha spiegato che il film non è una biografia tradizionale, ma piuttosto un’istantanea di una settimana cruciale nella vita della santa, prima che diventasse il simbolo di carità e compassione conosciuto in tutto il mondo. Questo approccio offre un’opportunità unica per esplorare i momenti di vulnerabilità e le lotte interiori di una figura venerata, rendendola più umana e accessibile al pubblico.

Un altro film che merita attenzione è “The Testament of Ann Lee”, diretto da Mona Fastvold e scritto con il marito Brady Corbet. La pellicola racconta la storia di Ann Lee, interpretata da Amanda Seyfried, la quale, nel XVIII secolo, fondò il movimento degli Shakers, un gruppo di quaccheri radicali. La narrazione si sviluppa su una base di elementi drammatici e musicali, permettendo al pubblico di immergersi in un’epoca e in una cultura che hanno cercato di reinterpretare il concetto di divinità e spiritualità, ponendo interrogativi sul ruolo delle donne nella religione e nella società.

My Father and Qaddafi

Il documentario “My Father and Qaddafi”, presentato fuori concorso, offre una prospettiva personale e toccante sulla vita sotto il regime di Muammar Gheddafi. La regista libica Jihan K ripercorre la misteriosa scomparsa di suo padre, Mansur Rashid Kikhia, avvenuta nel 1993 in Egitto. Mansur, inizialmente parte del regime di Gheddafi, si era poi opposto al regime diventando attivista per i diritti umani. La pellicola esplora le complicanze politiche e le conseguenze personali della lotta contro un regime oppressivo, permettendo al pubblico di comprendere non solo la storia di un uomo, ma anche le lotte di una nazione intera.

La Mostra di Venezia non è solo un festival di cinema, ma un momento di riflessione collettiva su questioni che riguardano tutti noi. Attraverso le storie di leader, santi e dittatori, il pubblico è invitato a confrontarsi con la complessità della natura umana, le sfide del potere e le scelte morali che tutti noi ci troviamo a dover affrontare. Ogni anno, il Lido diventa un crocevia di idee e narrazioni, e questa edizione non farà eccezione, promettendo di stimolare dibattiti e riflessioni su temi di rilevanza mondiale.