Intesa storica per la decarbonizzazione dell’ex Ilva: un passo verso il futuro sostenibile

Intesa storica per la decarbonizzazione dell'ex Ilva: un passo verso il futuro sostenibile

Intesa storica per la decarbonizzazione dell'ex Ilva: un passo verso il futuro sostenibile

Giada Liguori

Agosto 13, 2025

Recentemente, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), è stata firmata un’importante intesa che coinvolge tutte le amministrazioni nazionali e locali riguardante la decarbonizzazione degli impianti dell’ex Ilva di Taranto. Questa intesa rappresenta un passo significativo verso la transizione energetica e industriale della città pugliese, storicamente segnata dall’industria pesante e dagli impatti ambientali ad essa associati.

L’accordo, pur non specificando i tempi per il passaggio alla produzione con forni elettrici, si impegna a convocare una nuova riunione del tavolo deliberativo successivamente al 15 settembre. Questa data segna la scadenza per la presentazione di offerte vincolanti nella nuova gara per l’assegnazione della gestione dell’impianto. Durante la riunione, le parti si propongono di esaminare le prime evidenze della procedura e di valutare la possibile localizzazione degli impianti di preridotto, essenziali per supportare la transizione verso un modello produttivo più sostenibile.

L’importanza dell’accordo di programma

La bozza di intesa prevede anche l’impegno delle parti a sottoscrivere un Accordo di Programma. Questo accordo sarà cruciale per predisporre misure adeguate che possano favorire lo sviluppo del territorio, fortemente provato dalla crisi industriale e ambientale. In particolare, le amministrazioni intendono:

  1. Istituire strutture organizzative per monitorare le tempistiche dei procedimenti amministrativi ambientali.
  2. Rendere queste tempistiche effettive e trasparenti.
  3. Promuovere lo sviluppo sostenibile in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione.

Un aspetto rilevante emerso durante la firma dell’intesa è l’enfasi posta sulla tutela occupazionale. Il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, ha sottolineato che il documento firmato rappresenta un passo in avanti per la città, in quanto recepisce le richieste avanzate dalle istituzioni locali. Specificamente, il testo stabilisce un “obbligo vincolante” per la piena decarbonizzazione del sito di Taranto, imponendo lo spegnimento delle aree a caldo alimentate a carbone. Questo rappresenta un segnale chiaro della volontà di abbandonare i combustibili fossili e di promuovere pratiche industriali più sostenibili.

La sfida della decarbonizzazione

La questione della decarbonizzazione dell’ex Ilva non è solo una questione industriale, ma si intreccia profondamente con le problematiche sociali, economiche e ambientali di Taranto. La città, che ha subito le conseguenze di una storia industriale caratterizzata da inquinamento e malattie, si trova ora di fronte a una sfida cruciale: riuscire a coniugare sviluppo economico e sostenibilità ambientale.

Negli ultimi anni, Taranto ha visto un crescente impegno da parte di vari attori, inclusi governi locali, nazionali e organizzazioni non governative, per affrontare le problematiche legate alla salute pubblica e all’inquinamento. La transizione verso un modello produttivo più sostenibile potrebbe rappresentare una via d’uscita da una situazione difficile, offrendo opportunità di lavoro in settori innovativi e green, come le energie rinnovabili e l’economia circolare.

È importante notare che l’ex Ilva, che una volta era uno dei più grandi stabilimenti siderurgici d’Europa, ha affrontato sfide significative negli ultimi anni, tra cui la crisi economica e le problematiche legate alla sicurezza e alla salute dei lavoratori. La transizione verso la decarbonizzazione, quindi, non è solo una questione di innovazione tecnologica, ma anche di giustizia sociale e di responsabilità verso le comunità locali.

Un futuro sostenibile per Taranto

La sfida della decarbonizzazione dell’ex Ilva è complessa e richiede un approccio integrato, che coinvolga tutti gli attori: le istituzioni, le aziende, i lavoratori e la società civile. La firma di questa intesa rappresenta un passo importante, ma il cammino è ancora lungo. Sarà essenziale monitorare i progressi e garantire che gli impegni presi vengano rispettati, affinché Taranto possa finalmente guardare al futuro con speranza e determinazione, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile che possa servire da esempio per altre realtà industriali in Italia e in Europa.