Con l’arrivo della stagione turistica, le città italiane, specialmente quelle d’arte, si trovano ad affrontare un afflusso massiccio di visitatori e comportamenti che oscillano tra il comico e l’irrispettoso. Verona, famosa per la sua storica Arena, non fa eccezione. In un’intervista al Corriere della Sera, le guide turistiche Alberto Peroni e Aurora Soldà hanno condiviso aneddoti che illustrano quanto possa essere surreale l’interazione tra turisti e monumenti storici.
Comportamenti sorprendenti dei turisti
Uno dei casi più emblematici riguarda chi, davanti all’Arena di Verona, si chiede se si tratti del Colosseo. Sebbene queste domande possano sembrare divertenti, evidenziano una mancanza di conoscenza che non è isolata. È sorprendente notare come alcuni visitatori, invece di ammirare i capolavori architettonici, si trovino a fotografare oggetti quotidiani come le tapparelle, scambiandole per opere d’arte.
Il fenomeno del turismo massificato, caratterizzato da tour frenetici e “mordi e fuggi”, contribuisce a questa situazione. Peroni racconta di gruppi di turisti che:
- Partono la mattina da Monaco per una colazione veloce.
- Proseguono a Innsbruck per il pranzo.
- Concludono a Sirmione per un caffè.
Arrivano a Verona, ma non hanno nemmeno il tempo di fermarsi a contemplare l’Arena, preferendo dedicare il loro tempo allo shopping. Questo approccio riduce le città storiche a semplici tappe di un viaggio, impedendo di apprezzare la cultura e la storia che esse offrono.
Comportamenti irrispettosi verso il patrimonio
Oltre alla superficialità, ci sono comportamenti che rasentano l’irrispetto. Soldà racconta di turisti che scrivono sui muri della Casa di Giulietta, nonostante i cartelli che ne vietano espressamente l’azione. Altri si concedono picnic sui gradini della Domus Mercatorum, ignorando completamente il contesto storico e culturale. È evidente che, in assenza di sanzioni, questi comportamenti vengono percepiti come normali da chi li commette.
Le guide turistiche, purtroppo, non hanno l’autorità per intervenire in molte di queste situazioni, portando a una crescita di episodi di degrado urbano, un problema che affligge non solo Verona, ma molte altre città italiane. Via Mazzini, ad esempio, è descritta come un percorso ad ostacoli, pieno di ambulanti e artisti di strada che occupano spazi non autorizzati.
La sfida del turismo di qualità
Il turismo di qualità esiste ancora e sembra essere in crescita, ma è sempre più appannaggio di un’élite economica. Coloro che possono permettersi un soggiorno più lungo tendono a essere i turisti più consapevoli, quelli che cercano di approfondire la loro conoscenza di luoghi come Verona. Tuttavia, la città rimane spesso una tappa di passaggio, grazie alla sua posizione strategica tra Milano, Venezia e il Brennero, e ai suoi due monumenti noti in tutto il mondo.
In questo contesto, la sfida è duplice: affrontare il turismo di massa e il degrado urbano che ne deriva. La mancanza di controlli e sanzioni rende difficile mantenere il decoro e il rispetto per i luoghi storici, e le guide turistiche si trovano in una posizione frustrante, in quanto non possono fare molto per cambiare la situazione.
Le differenze culturali giocano un ruolo significativo in questi comportamenti. Molti turisti, in particolare quelli provenienti da paesi del Nord Europa, possono restare sorpresi dalle consuetudini italiane. Tuttavia, non si può giustificare l’assenza di rispetto per il patrimonio storico. La speranza è che, attraverso un maggiore dialogo e una sensibilizzazione sui valori culturali, si possa arrivare a un turismo più consapevole e rispettoso. Le guide sono fondamentali per educare i visitatori e far loro comprendere l’importanza di ogni singolo monumento e della storia che esso rappresenta.
In un’epoca in cui il turismo è tornato a essere un tema caldo, è fondamentale riflettere su come migliorare l’esperienza non solo per i visitatori, ma anche per le comunità locali. La bellezza e la storia delle città italiane meritano di essere rispettate e apprezzate, e il contributo di ciascun turista può fare una grande differenza.