La Piadina romagnola Igp è molto più di un semplice cibo di strada; rappresenta una delle icone gastronomiche più amate della tradizione culinaria italiana, in particolare della Romagna. Negli ultimi anni, questo alimento ha subito una trasformazione significativa, conquistando non solo i cuori e i palati dei locali, ma anche quelli di turisti e gourmet. Durante la manifestazione Tramonto DiVino, tenutasi quest’estate, la piadina ha dimostrato di poter essere reinterpretata in chiave gourmet, diventando una prelibatezza capace di adattarsi a diverse occasioni e abbinamenti.
Tramonto DiVino: un evento che celebra la gastronomia romagnola
La manifestazione Tramonto DiVino, attiva dal 2003, è un evento itinerante che celebra il vino e la gastronomia della Romagna. Quest’anno, l’evento ha festeggiato il ventesimo anniversario, portando in scena oltre 300 etichette di vini regionali, accompagnate da specialità culinarie locali. In questo contesto, la piadina ha avuto l’opportunità di brillare grazie all’interpretazione innovativa di chef esperti.
Alfio Biagini, presidente del Consorzio di promozione e tutela della Piadina romagnola Igp, sottolinea come questo prodotto, originariamente considerato un cibo povero, sia riuscito a guadagnarsi un posto d’onore sulle tavole romagnole. Biagini afferma: “La piadina è un alimento accessibile a tutti, ma ha acquisito un’importanza sempre maggiore, trasformandosi in un piatto versatile e centrale della nostra cucina.”
Le proposte gourmet della piadina
Durante la serata di Riccione, il 25 luglio, i visitatori hanno potuto assaporare due versioni della piadina preparate dal Maestro dello Street Food Daniele Reponi, in collaborazione con il Consorzio.
- Batticuore: un omaggio all’amore per la Romagna, che combina la Piadina Romagnola Igp con la Mortadella Bologna Igp, scaglie di pecorino di Fossa Dop, miele d’acacia e una salsa agrodolce a base di rapa rossa e zenzero.
- Piadamisù: una rivisitazione del classico tiramisù, realizzato con mousse di mascarpone, crumble di Piadina Romagnola Igp, amarene brusche di Modena Igp sciroppate e una spolverata di polvere di caffè. Questo dessert ha riscosso un enorme successo, affermandosi come una delle novità più apprezzate dell’evento.
L’evoluzione della piadina: dolci e tradizione
Il presidente Biagini ha condiviso altre innovative combinazioni culinarie di piadina, tra cui dolci come il cannolo e la torta della nonna, entrambi realizzati con l’ausilio della Piadina romagnola Igp. “La nostra missione è sempre stata quella di valorizzare la piadina, accostandola ad altri prodotti tipici romagnoli e italiani”, spiega Biagini. L’idea di bagnare la piadina nel latte, ad esempio, riporta a tradizioni antiche e familiari, dimostrando come questo alimento possa essere reinterpretato in mille modi.
Inoltre, la piadina romagnola sta conquistando anche il mercato internazionale. La Germania è attualmente il paese in cui la piadina viene maggiormente esportata, riflettendo l’apprezzamento dei turisti tedeschi che visitano la Riviera Romagnola. Biagini sottolinea: “La piadina è diventata un simbolo della nostra cultura gastronomica, un vero e proprio ambasciatore della Romagna nel mondo.”
La continua evoluzione della piadina dimostra come la gastronomia italiana possa essere dinamica e aperta all’innovazione, senza mai dimenticare la propria storia e le proprie radici. La Piadina romagnola Igp rappresenta un perfetto esempio di come il cibo possa unire culture e trasformarsi in un’esperienza gastronomica indimenticabile.