Scoperto un grafene rivoluzionario: la nuova frontiera per chip e batterie

Scoperto un grafene rivoluzionario: la nuova frontiera per chip e batterie

Scoperto un grafene rivoluzionario: la nuova frontiera per chip e batterie

Matteo Rigamonti

Agosto 14, 2025

Recentemente, un team di ricercatori ha raggiunto un traguardo straordinario nel campo della scienza dei materiali: sono state sviluppate pellicole di grafene che presentano prestazioni record in termini di resistenza e conduttività. Questo risultato è stato ottenuto grazie a un nuovo metodo di produzione che consente di realizzare il grafene venti volte più rapidamente rispetto ai metodi tradizionali. La ricerca, coordinata da Rodney Ruoff presso l’Institute for Basic Science (Ibs) della Corea del Sud, è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Communications. Questo avanzamento rappresenta un significativo passo in avanti per l’uso diffuso del grafene in applicazioni pratiche, spaziando dai chip per computer alle batterie del futuro.

La scoperta del grafene e le sue straordinarie proprietà

Il grafene, un materiale costituito da un singolo strato di atomi di carbonio disposto in una struttura bidimensionale, è stato scoperto nel 2004. Questa scoperta ha rivoluzionato il mondo della fisica dei materiali, portando al Premio Nobel per la fisica nel 2010 ai suoi scopritori, Andre Geim e Konstantin Novoselov. Fin dalla sua introduzione, il grafene è stato acclamato per le sue straordinarie proprietà, che includono:

  1. Resistenza meccanica superiore a quella dell’acciaio.
  2. Eccellente conduttività elettrica e termica.
  3. Flessibilità senza pari.

Tuttavia, nonostante il suo potenziale rivoluzionario, la produzione su larga scala e a costi contenuti rimaneva un ostacolo significativo.

Un metodo innovativo per la produzione di grafene

Il nuovo metodo sviluppato dai ricercatori coreani si basa sull’uso di un substrato poroso, che funziona come una spugna per la crescita del grafene. Questa innovativa tecnica consente di separare facilmente il grafene dal substrato, riducendo al minimo la formazione di imperfezioni e pieghe nel materiale. Queste caratteristiche sono fondamentali, poiché la qualità del grafene è cruciale per sfruttarne appieno le potenzialità. Secondo gli autori dello studio, questa nuova forma di produzione ha permesso di avvicinarsi ai limiti teorici di conducibilità elettrica e termica del grafene.

Un altro aspetto notevole del processo è la sua velocità: il grafene può crescere a una velocità di 6,2 strati al secondo, un risultato che supera di oltre venti volte i metodi di produzione precedenti. Questa rapidità non solo rende il processo più efficiente, ma apre anche la strada a un’eventuale produzione su larga scala, che potrebbe rendere il grafene un materiale comune e accessibile per l’industria.

Applicazioni future del grafene

Le potenziali applicazioni del grafene prodotto con questo nuovo metodo sono vastissime. Ad esempio, il materiale potrebbe essere utilizzato in dispositivi per dissipare il calore, un aspetto cruciale per il raffreddamento di componenti elettronici in sistemi ad alte prestazioni. Inoltre, il grafene potrebbe essere integrato nei chip progettati per data center dedicati all’intelligenza artificiale, dove l’efficienza energetica e la velocità di elaborazione sono fondamentali.

Le batterie rappresentano un altro settore in cui il grafene potrebbe rivoluzionare le tecnologie esistenti. Grazie alle sue proprietà uniche, il grafene potrebbe essere utilizzato per sviluppare rivestimenti innovativi che migliorano la capacità di immagazzinamento energetico e la velocità di ricarica, rendendo le batterie più efficienti e durevoli.

Inoltre, la produzione di grafene su larga scala potrebbe avere un impatto significativo sul mercato globale dei materiali avanzati. Con l’aumento della domanda di tecnologie sostenibili e di dispositivi elettronici sempre più performanti, l’accesso a un grafene di alta qualità e a basso costo potrebbe stimolare la crescita di nuove industrie e il miglioramento di quelle esistenti.

La ricerca condotta da Ruoff e dal suo team non solo segna una pietra miliare nel campo della scienza dei materiali, ma rappresenta anche un’opportunità per avvicinarci a un futuro in cui il grafene potrebbe diventare un materiale standard in molte applicazioni tecnologiche. Con il progresso continuo nella produzione e nell’applicazione del grafene, potremmo assistere a una vera e propria rivoluzione nei settori dell’elettronica, dell’energia e della salute. Questo nuovo approccio potrebbe, quindi, non solo migliorare le prestazioni dei dispositivi esistenti, ma anche aprire la strada a innovazioni che oggi possiamo solo immaginare.