Mosca etichetta Reporter senza frontiere come ente indesiderato: cosa significa per la libertà di stampa?

Mosca etichetta Reporter senza frontiere come ente indesiderato: cosa significa per la libertà di stampa?

Mosca etichetta Reporter senza frontiere come ente indesiderato: cosa significa per la libertà di stampa?

Matteo Rigamonti

Agosto 15, 2025

Negli ultimi giorni, il governo russo ha ufficialmente classificato Reporter senza frontiere (RSF) come un’“organizzazione indesiderata”. Questa decisione ha sollevato preoccupazioni tra gli attivisti per la libertà di stampa e i diritti umani, evidenziando il crescente clima di repressione nei confronti delle voci critiche in Russia. La notizia, riportata dall’agenzia Interfax, si inserisce in un contesto di crescente censura e repressione del dissenso, specialmente dopo l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022.

la missione di reporter senza frontiere

Fondato nel 1985, Reporter senza frontiere ha come missione principale la difesa dei diritti dei giornalisti e la promozione della libertà di stampa in tutto il mondo. La decisione del governo russo di etichettarla come ente indesiderato si inserisce in una strategia di repressione che ha colpito non solo i media tradizionali, ma anche le piattaforme online. Negli anni, Mosca ha intensificato le sue misure contro ciò che considera una minaccia alla sua stabilità interna, creando un ambiente ostile per il dissenso.

Le organizzazioni che hanno ricevuto tale etichetta includono anche enti noti come Greenpeace e il ramo internazionale del WWF, che si occupano di questioni ambientali. Questa mossa ha suscitato preoccupazioni tra giornalisti, attivisti e cittadini comuni, suggerendo un atteggiamento sempre più autoritario da parte del governo.

reazioni alla decisione del governo russo

La decisione di dichiarare Reporter senza frontiere come ente indesiderato è stata accolta con indignazione da esperti e osservatori internazionali. Molti vedono questa mossa come un chiaro esempio di come il governo russo stia cercando di silenziare le voci critiche, specialmente in un momento in cui il paese è sotto i riflettori internazionali per le sue azioni in Ucraina e per la crescente repressione interna.

In un comunicato, RSF ha denunciato questa decisione come un attacco diretto alla libertà di espressione e alla capacità dei giornalisti di operare liberamente in Russia. L’organizzazione ha sottolineato che questa etichetta mette a rischio il lavoro dei giornalisti locali e compromette la sua capacità di monitorare e denunciare le violazioni della libertà di stampa nel paese.

la drammatica situazione della libertà di stampa in russia

Attualmente, la situazione della libertà di stampa in Russia è drammatica. Secondo il rapporto annuale di RSF, la Russia si colloca tra i paesi più repressivi per i giornalisti, con:

  1. Un numero crescente di arresti
  2. Intimidazioni
  3. Giornalisti costretti all’esilio
  4. Minacce e violenze, con alcuni che hanno persino perso la vita nel tentativo di riportare notizie veritiere

Il governo giustifica le sue azioni affermando che queste organizzazioni operano contro gli interessi statali e minacciano la sicurezza nazionale. Tuttavia, molti critici sostengono che questa retorica sia solo una copertura per giustificare la repressione di qualsiasi voce dissenziente.

La decisione di dichiarare Reporter senza frontiere come ente indesiderato rappresenta un attacco alla libertà di stampa, segnalando un futuro preoccupante per la democrazia in Russia. Le conseguenze di queste azioni si estendono a livello internazionale, con ripercussioni sulle relazioni di Mosca con altri paesi che sostengono i diritti umani e la democrazia. La comunità internazionale è chiamata a rispondere a queste violazioni, monitorando attentamente la situazione e sostenendo le organizzazioni che lavorano per proteggere i diritti dei giornalisti e la libertà di espressione in tutto il mondo.