Cortina in fermento: turisti senza veli e docce pubbliche scatenano polemiche

Cortina in fermento: turisti senza veli e docce pubbliche scatenano polemiche

Cortina in fermento: turisti senza veli e docce pubbliche scatenano polemiche

Matteo Rigamonti

Agosto 16, 2025

Cortina d’Ampezzo, storica località turistica e considerata la “Regina delle Dolomiti”, è recentemente balzata agli onori della cronaca per episodi di comportamento indecoroso da parte di alcuni turisti. Queste scene, che contrastano fortemente con l’immagine elegante e raffinata del comune veneto, stanno suscitando preoccupazione tra residenti e amministratori, specialmente in vista delle prossime Olimpiadi invernali del 2026.

il fenomeno del “turismo cafone”

In un breve lasso di tempo, tre distinti episodi di “turismo cafone” sono stati documentati e condivisi sui social media, generando un’ondata di indignazione. Il primo caso, diventato virale, ritrae un uomo completamente nudo, con una mano nelle parti intime, accanto al proprio van parcheggiato sotto il centro tennis Apollonio. La situazione è peggiorata con la comparsa di altre due immagini:

  1. Un uomo intento a lavarsi sotto il getto di una grondaia al Rio Gere.
  2. Una coppia, anch’essa priva di veli, accanto a un van in pieno centro.

Questi comportamenti hanno chiaramente superato i limiti del buon senso e del decoro pubblico.

la reazione delle autorità locali

La vicesindaca Roberta Alverà ha espresso la sua indignazione riguardo a questi eventi. «Siamo davvero indignati e allucinati», ha dichiarato, sottolineando la mancanza di strumenti normativi adeguati in Italia per affrontare tali situazioni. «In Svizzera, per esempio, in casi simili possono fermare il mezzo fino al pagamento della multa. Qui invece dobbiamo sorprendere i trasgressori in flagranza di reato. Altrimenti la passano liscia». Questo evidenzia una lacuna legislativa che potrebbe compromettere non solo la qualità della vita dei residenti, ma anche la reputazione di Cortina come meta turistica di prestigio.

il nuovo tipo di viaggiatori

La vicesindaca ha inoltre fatto una distinzione importante: «Esistono camperisti tradizionali, che seguono un codice di comportamento e utilizzano le aree attrezzate, e un nuovo tipo di viaggiatori». Questi ultimi, spesso provenienti dall’Est Europa, come la Repubblica Ceca, si fermano brevemente in città e, privi dei servizi adeguati, si trovano a dover arrangiarsi in modi che spesso risultano inaccettabili per i cittadini. Questo nuovo fenomeno di turismo, che spinge verso una maggiore informalità e addirittura mancanza di rispetto delle regole, preoccupa profondamente non solo i residenti, ma anche gli operatori turistici locali.

La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che i residenti non possono ignorare questi episodi. «Sono giorni in cui non si vedono altro che foto di persone nude vicino a roulotte, camper e van, che si lavano senza il minimo ritegno in mezzo alla gente», ha affermato Nives Milani di Radio Cortina su Facebook. Le sue parole catturano lo spirito di frustrazione che pervade la comunità: «Non siamo una spiaggia nudista, ma un paese che ospiterà le Olimpiadi. È una questione di educazione e rispetto del decoro». La mancanza di rispetto per le tradizioni e la cultura locale è percepita come un attacco diretto all’identità di Cortina, che si è sempre contraddistinta per la sua eleganza e la sua storicità.

la necessità di un cambiamento

Il Comune ha promesso di intensificare i controlli per cercare di arginare il fenomeno, ma molti cittadini sono scettici riguardo all’efficacia di tali misure senza un adeguato supporto normativo. La necessità di leggi che consentano interventi immediati e sanzioni più severe è diventata cruciale per garantire la protezione dell’immagine e del decoro di Cortina, soprattutto alla luce dell’importante appuntamento olimpico che si avvicina.

È interessante notare che la questione non è affatto isolata, ma rientra in un dibattito più ampio sul turismo in Italia e sulle sue implicazioni sociali e culturali. Le località turistiche, in particolare quelle di alto profilo come Cortina, si trovano ora a dover affrontare una nuova generazione di viaggiatori che, pur portando con sé un potenziale di vitalità economica, possono anche rappresentare una sfida per il mantenimento delle norme sociali e del rispetto reciproco.

In questo contesto, la reazione della comunità e delle autorità di Cortina potrebbe diventare un caso studio per altre località che si trovano a fronteggiare situazioni simili. La necessità di un dialogo aperto tra residenti, amministratori e turisti è più che mai urgente per garantire che Cortina possa continuare a essere un simbolo di bellezza e rispetto, e non un palcoscenico per comportamenti inadeguati. La sfida sarà quella di trovare un equilibrio tra l’accoglienza e il mantenimento del decoro, per preservare l’essenza di una località che ha tanto da offrire e che, ora più che mai, deve proteggere la sua identità.