Follie nel bosco: lite tra fungaioli all’Aprica per un porcino finisce in rissa

Follie nel bosco: lite tra fungaioli all'Aprica per un porcino finisce in rissa

Follie nel bosco: lite tra fungaioli all'Aprica per un porcino finisce in rissa

Matteo Rigamonti

Agosto 16, 2025

Un episodio surreale ha scosso i boschi dell’Aprica, una località montana della Valtellina, dove la passione per la raccolta dei funghi ha preso una piega violenta. Un turista di 64 anni, mentre si apprestava a raccogliere un pregiato porcino, è stato aggredito da un altro cercatore che, giunto alle sue spalle, gli ha portato via il fungo, scatenando una lite che si è trasformata in una violenta colluttazione. L’aggressore, dopo aver rubato il bottino, ha colpito la vittima con una testata e successivamente con un bastone, lasciandolo sanguinante e stordito. Fortunatamente, il 64enne è riuscito a chiedere aiuto agli operatori dell’impianto di risalita Palabione, che hanno prontamente allertato i soccorsi. Trasportato in ospedale in codice giallo, sebbene non sia in pericolo di vita, le ferite riportate richiederanno diversi giorni di cure.

Questo episodio non è isolato, ma rappresenta piuttosto il culmine di una crescente “febbre da porcino” che ha contagiato la Valtellina in questa stagione, caratterizzata da condizioni climatiche particolarmente favorevoli. Dopo un 2023 avaro di raccolti, il caldo estivo e le abbondanti piogge di settembre hanno creato l’ambiente ideale per la proliferazione dei funghi. Domenico Cioccarelli, presidente della Sita (Società Industrie Turistiche Aprica), ha confermato che i funghi sono così numerosi che si possono trovare persino lungo le strade, attirando cercatori da tutte le parti della Lombardia.

i rischi della raccolta di funghi

Tuttavia, l’entusiasmo per la raccolta dei funghi porta con sé anche dei rischi. Secondo Duilio Tagliaferri, micologo dell’Agenzia di Tutela della Salute (Ats) Montagna, i veri pericoli non sono rappresentati tanto dai funghi velenosi, quanto dagli incidenti che possono verificarsi durante la ricerca. Le principali cause di infortunio includono:

  1. Scivolate
  2. Cadute in zone scoscese
  3. Imprevisti durante l’attraversamento di torrenti

“È più facile morire cercando funghi che mangiarli”, ha affermato Tagliaferri, sottolineando che, solo nei primi giorni di ottobre, sono già state registrate cinque vittime in provincia.

varietà di funghi e precauzioni

Tra le varietà più cercate dai fungaioli ci sono i porcini, le mazze di tamburo, i laricini, le russule e i lattari. Tuttavia, è importante fare attenzione anche agli ovuli, che, sebbene siano prelibati, possono essere confusi con specie altamente velenose come l’amanita falloide o il cortinarius rubellus. Tagliaferri ha rassicurato che gli avvelenamenti gravi sono rari e spesso derivano da una cattiva conservazione o da un consumo eccessivo di funghi non tossici.

Un fenomeno preoccupante è rappresentato dalla tendenza di alcuni cercatori di partire all’alba o addirittura di notte, armati di torce, nel tentativo di anticipare la concorrenza. “Una follia – commenta Tagliaferri –. È fondamentale utilizzare scarponi, pantaloni lunghi, bastone e cesto in vimini. E mai andare da soli. In caso di dubbi, è consigliabile portare i funghi allo sportello micologico, dove possiamo verificarne la commestibilità gratuitamente”. È importante, inoltre, ricordare che in Italia la raccolta di funghi di notte è vietata dalla maggior parte delle leggi regionali, che stabiliscono orari precisi, di solito dall’alba al tramonto, per garantire la sicurezza personale e la tutela dell’ambiente.

la sostenibilità nella raccolta dei funghi

Questo divieto è motivato non solo dalla necessità di proteggere i cercatori da situazioni rischiose, ma anche da ragioni legate alla conservazione dell’ecosistema boschivo. La raccolta irresponsabile può infatti danneggiare l’habitat naturale dei funghi e compromettere la biodiversità. Con l’aumento della pressione antropica nei boschi, è essenziale promuovere una raccolta sostenibile e consapevole.

La Valtellina, con i suoi paesaggi montani e i boschi rigogliosi, continua a essere un magnete per gli amanti della natura e della gastronomia. La tradizione della raccolta dei funghi è radicata nella cultura locale: numerosi ristoranti e agriturismi offrono piatti a base di funghi freschi, celebrando così il legame tra il territorio e la sua biodiversità. Tuttavia, è fondamentale che i cercatori di funghi ricordino che la bellezza della natura deve essere preservata e che la passione per la raccolta deve andare di pari passo con la responsabilità.

Gli eventi come quello accaduto all’Aprica mettono in luce non solo l’intensità della competizione tra i cercatori, ma anche la necessità di educare la popolazione su come raccogliere i funghi in modo sicuro e responsabile. La passione per la natura e per la gastronomia deve sempre essere accompagnata da un comportamento rispettoso nei confronti dell’ambiente e degli altri appassionati.