Cybercrime in crescita: le imprese sotto attacco con un aumento del 45% dei reati informatici

Cybercrime in crescita: le imprese sotto attacco con un aumento del 45% dei reati informatici

Cybercrime in crescita: le imprese sotto attacco con un aumento del 45% dei reati informatici

Giada Liguori

Agosto 20, 2025

Negli ultimi anni, il panorama della sicurezza informatica in Italia ha subito un drastico cambiamento, mettendo in allerta le imprese di ogni dimensione. Secondo un report di Confartigianato, i reati informatici denunciati dalle aziende italiane sono aumentati del 45,5% negli ultimi quattro anni. Questo incremento è particolarmente allarmante se si considera che la crescita generale degli illeciti a danno delle attività d’impresa è stata del 10% nello stesso periodo.

Il cybercrime non è più un fenomeno riservato a grandi multinazionali o a settori particolarmente vulnerabili. Oggi, le piccole e medie imprese (PMI) si trovano esposte a rischi considerevoli, spesso senza le risorse necessarie per fronteggiare queste minacce. Le statistiche rivelano che le regioni più colpite da questo fenomeno includono:

  1. Toscana
  2. Veneto
  3. Marche
  4. Puglia
  5. Lazio
  6. Emilia Romagna
  7. Piemonte
  8. Lombardia

In Toscana, ad esempio, gli episodi di cybercrime sono cresciuti dell’88,3%, seguiti dal Veneto con un +63,7% e dalle Marche con un +56%.

Marco Granelli, Presidente di Confartigianato, ha messo in evidenza la necessità urgente di sviluppare norme di sicurezza digitale che siano non solo efficaci ma anche facilmente applicabili. “Dalle multinazionali alle piccole imprese, gli hacker non risparmiano nessuno”, ha dichiarato Granelli, sottolineando l’importanza di incentivare gli investimenti per tutelare i dati aziendali. Questa affermazione mette in luce un aspetto cruciale della questione: le aziende devono investire in sicurezza informatica e formazione per proteggere i propri dati e quelli dei propri clienti.

modalità di attacco e vulnerabilità delle aziende

Le modalità di attacco da parte dei criminali informatici sono varie e in continua evoluzione. Tra le forme più comuni di cybercrime ci sono:

  1. Truffe via email (phishing)
  2. Attacchi ransomware, in cui i dati dell’azienda vengono bloccati fino al pagamento di un riscatto
  3. Violazioni dei dati

Questi eventi non solo compromettono la sicurezza delle informazioni aziendali, ma possono anche danneggiare gravemente la reputazione dell’azienda e comportare ingenti perdite economiche.

Un altro aspetto preoccupante è la mancanza di consapevolezza e preparazione delle aziende italiane riguardo ai rischi del cybercrime. Molte PMI non dispongono di politiche di sicurezza informatica adeguate o di personale formato per affrontare tali minacce. Questo può portare a una sottovalutazione del rischio e a una mancata reazione di fronte a situazioni critiche. È fondamentale che le aziende adottino un approccio proattivo alla sicurezza informatica, investendo in formazione e consulenze specializzate.

interventi delle istituzioni e supporto alle imprese

L’aumento dei reati informatici ha spinto le istituzioni a intervenire con misure legislative e iniziative di sensibilizzazione. Il governo italiano, per esempio, ha avviato campagne di informazione per educare le imprese sui rischi legati al cybercrime e sulle modalità di prevenzione. Inoltre, sono stati previsti finanziamenti e incentivi per le aziende che scelgono di investire in soluzioni di cybersecurity. Tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga e richiede un impegno congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti.

Le associazioni di categoria, come Confartigianato, stanno svolgendo un ruolo fondamentale nel supporto alle imprese, offrendo formazione, consulenza e strumenti pratici per migliorare la sicurezza informatica. Queste iniziative sono essenziali per aiutare le aziende a navigare nel complesso panorama del cybercrime e a proteggere le loro operazioni.

il costo del cybercrime per le aziende

Un altro tema di rilevanza è il costo crescente del cybercrime per le aziende italiane. Le perdite economiche causate da attacchi informatici non si limitano ai danni diretti, come i costi di ripristino delle infrastrutture e la perdita di dati, ma includono anche le conseguenze a lungo termine, come la perdita di clienti e la diminuzione della fiducia da parte del mercato. Le piccole imprese, in particolare, possono trovarsi in una posizione vulnerabile, poiché spesso non dispongono delle risorse necessarie per affrontare un attacco informatico e riprendersi dalle sue conseguenze.

In conclusione, la crescente minaccia del cybercrime rappresenta una sfida significativa per le imprese italiane. È imperativo che le aziende comprendano l’importanza della sicurezza informatica e investano in strategie e soluzioni per proteggere i propri dati. Solo attraverso un impegno collettivo e un maggiore livello di consapevolezza sarà possibile affrontare efficacemente il fenomeno del cybercrime e garantire un futuro più sicuro per il tessuto imprenditoriale del paese.