Rivoluzione culturale: il nuovo partenariato tra pubblico e privato per rilanciare il Pil

Rivoluzione culturale: il nuovo partenariato tra pubblico e privato per rilanciare il Pil

Rivoluzione culturale: il nuovo partenariato tra pubblico e privato per rilanciare il Pil

Matteo Rigamonti

Agosto 20, 2025

La produttività nazionale italiana continua a mostrare segni di stagnazione, nonostante l’ingente spesa investita nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e i bonus attuati durante il periodo della pandemia di Covid-19. Questi strumenti avrebbero dovuto stimolare la crescita economica, ma il Prodotto Interno Lordo (Pil) rimane fermo. In questo contesto, Ivo Allegro, CEO e fondatore di Iniziativa, nonché professore di ‘Project cycle management e accesso a fondi pubblici’ presso l’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, richiama l’attenzione sull’importanza di una nuova cultura del partenariato pubblico-privato (PPP), a 24 anni dalla sua introduzione in Italia.

L’importanza del partenariato pubblico-privato

Allegro sottolinea come il PPP sia stato spesso interpretato erroneamente come un mero strumento per realizzare investimenti in condizioni di ristrettezze finanziarie. Tuttavia, il PPP rappresenta una leva strategica per la progettazione, la realizzazione e la gestione integrata di infrastrutture e servizi pubblici. Questo approccio ha già dimostrato di essere più veloce rispetto ai metodi tradizionali, permettendo di beneficiare prima delle infrastrutture e contribuendo a un significativo miglioramento della competitività del Paese.

  1. Investimenti ingenti: A febbraio, durante un incontro sul futuro della competitività europea, l’ex Primo Ministro Mario Draghi ha messo in luce la necessità di attivare investimenti ingenti per colmare il divario con le potenze economiche di America e Asia.
  2. Esemplificazione di Cantù: A marzo, il Sole 24 Ore riportava il record di Cantù, dove la nuova arena è stata avviata in soli quattro anni e mezzo, mentre in Italia la realizzazione di infrastrutture simili richiede in media oltre dieci anni.
  3. Debito pubblico: Il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha sottolineato l’urgenza di ridurre il debito pubblico, il quale ha raggiunto livelli tali da minacciare il futuro delle generazioni successive.

Un approccio rinnovato verso il PPP

Carlo Cottarelli ha aggiunto che l’Italia ha recuperato, dopo diciassette anni, i livelli del Pil del 2008, accentuando l’importanza di un approccio rinnovato verso il PPP. Nonostante la sua introduzione, questo strumento è ancora sottoutilizzato e spesso frainteso. Allegro denuncia che la Pubblica Amministrazione (PA) tende a ricorrere al PPP solo in caso di mancanza di risorse finanziarie, quando invece dovrebbe essere considerato un’opportunità strategica per ottimizzare l’uso delle risorse e migliorare la qualità dei servizi.

Il paradosso è che, nonostante gli ingenti investimenti pubblici, la PA non ha compreso che la crescita economica non dipende solo dalla quantità di denaro speso, ma dalla qualità dei servizi erogati nel tempo. La realizzazione di un nuovo ospedale, ad esempio, avrà un impatto positivo sul benessere sociale solo se i servizi di cura offerti saranno di alta qualità.

Opportunità di investimento

Allegro spiega che il PPP, se gestito correttamente, può legare i pagamenti alle performance nella gestione delle infrastrutture, garantendo che la remunerazione sia correlata ai risultati raggiunti. In un contesto dove il risparmio privato italiano supera i 12.000 miliardi di euro, Allegro mette in evidenza l’opportunità di utilizzare queste risorse per investimenti pubblici. La mancanza di una cultura collaborativa tra pubblico e privato potrebbe portare a un aumento della pressione fiscale su queste ricchezze.

Inoltre, si stima che il patrimonio immobiliare degli italiani valga oltre 7.000 miliardi di euro, con una parte significativa di questo posseduta da over 65. La strategia del PPP, quindi, dovrebbe diventare un tema centrale nel dibattito politico e tecnico, con l’obiettivo di garantire un futuro sostenibile e competitivo per l’Italia.

In un momento in cui le sfide economiche si intensificano, e il divario di competitività rischia di ampliare ulteriormente, è fondamentale che la cultura del partenariato pubblico-privato venga riconsiderata e valorizzata come un’opportunità strategica per il nostro Paese. Solo attraverso una collaborazione più efficace e consapevole tra i settori pubblico e privato sarà possibile affrontare le sfide economiche e sociali del futuro, garantendo investimenti sostenibili e un miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini.