Un episodio allarmante ha scosso l’aeroporto di Malpensa, uno dei principali scali internazionali d’Italia, mercoledì 20 agosto 2025. Un uomo di origine maliana, regolarmente presente in Italia con un permesso di protezione internazionale valido fino al 2027, ha scatenato il panico al terminal 1, dando vita a una scena da incubo che ha richiesto l’evacuazione immediata dell’area.
L’atto di vandalismo
Tutto è iniziato poco prima delle 11:00, quando i passeggeri hanno cominciato a notare comportamenti sospetti da parte di un uomo nei pressi del banco del check-in numero 13. Testimoni hanno riferito di colpi che assomigliavano a spari, ma è stato solo in un secondo momento che si è compreso che l’uomo stava colpendo violentemente con un martello il desk. Dopo aver devastato il banco informazioni, ha lanciato una bottiglia contenente un liquido infiammabile, dando fuoco a tutto.
La rapidità dell’azione ha sorpreso tutti. Le immagini che circolano sui social media mostrano il panico tra i viaggiatori, mentre le fiamme si alzavano e il fumo si diffondeva rapidamente nell’area del terminal. Le forze dell’ordine, tra cui la Polizia di Frontiera (Polaria), sono state allertate da diverse telefonate di emergenza da parte di turisti spaventati.
L’intervento delle forze dell’ordine
Le forze di sicurezza sono giunte rapidamente sul posto e hanno messo in atto un’evacuazione immediata, transennando la zona per garantire la sicurezza di passeggeri e personale. Secondo le informazioni ufficiali, non si registrano feriti, ma la presenza di fumi tossici ha reso necessaria l’evacuazione dell’intero terminal. “La situazione è stata gestita in modo tempestivo”, ha dichiarato un portavoce della Polaria.
Il fuoco è stato spento in breve tempo e gli agenti hanno provveduto ad arrestare l’uomo, che è stato successivamente portato in custodia. Probabilmente sarà accusato di danneggiamento aggravato e di altri reati, a seconda delle indagini in corso. Le autorità stanno ora cercando di capire le motivazioni dietro a questo gesto estremo.
Impatto sul traffico aereo
Nonostante il caos, l’attività dello scalo non ha subito gravi disagi. Le autorità hanno comunicato che, sebbene il terminal 1 sia stato evacuato, il traffico aereo ha continuato a svolgersi senza particolari problemi. I voli in partenza e in arrivo sono stati gestiti attraverso gli altri terminal disponibili, e i passeggeri sono stati assistiti per eventuali riprotezioni.
Tuttavia, la situazione ha destato preoccupazione tra i viaggiatori, molti dei quali erano in attesa di voli per destinazioni internazionali. Alcuni di loro hanno condiviso le loro esperienze sui social, descrivendo il panico e la confusione che hanno vissuto. “Non sapevamo cosa stesse succedendo, all’improvviso abbiamo visto fumo e sentito le sirene”, ha dichiarato un passeggero bloccato al terminal.
I precedenti di episodi simili
Questo non è il primo episodio di violenza che si verifica in un aeroporto italiano. Negli ultimi anni, si sono verificati diversi casi di vandalismo e aggressioni in scali aerei, sollevando interrogativi sulla sicurezza degli aeroporti e sulla gestione di situazioni di emergenza. In alcuni casi, gli aggressori sono stati identificati come persone con problemi psichici o conflitti legali.
L’aeroporto di Malpensa, come molti altri scali, ha implementato misure di sicurezza sempre più rigorose per prevenire tali incidenti. Tuttavia, eventi come quello di oggi dimostrano che la sicurezza totale è un obiettivo difficile da raggiungere. La polizia sta ora esaminando i filmati di sorveglianza per ricostruire la dinamica degli eventi e per capire se l’uomo avesse eventuali complici o se fosse agito da solo.
Le reazioni degli utenti sui social media non si sono fatte attendere. Molti hanno espresso la loro indignazione per l’accaduto, mentre altri hanno condiviso video e commenti in diretta mentre la situazione si sviluppava. “Incredibile come un momento di tranquillità possa trasformarsi in un incubo in pochi attimi”, ha commentato un utente di Twitter. Altri hanno sottolineato l’importanza di mantenere la calma in situazioni di emergenza e di seguire le istruzioni delle autorità.
La sequenza di eventi che ha portato all’evacuazione del terminal 1 di Malpensa è un promemoria inquietante della vulnerabilità degli spazi pubblici e della necessità di vigilanza continua per garantire la sicurezza di tutti. Mentre le indagini proseguono, i passeggeri e il personale dell’aeroporto possono tornare a respirare, ma la domanda rimane: cosa ha spinto un uomo a compiere un gesto così estremo e distruttivo?