Draghi e Trump: una lezione di collaborazione per l’Europa

Draghi e Trump: una lezione di collaborazione per l'Europa

Draghi e Trump: una lezione di collaborazione per l'Europa

Matteo Rigamonti

Agosto 22, 2025

L’ex presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha recentemente rilasciato dichiarazioni incisive durante il Meeting di Rimini, evidenziando come le elezioni americane del 2020 abbiano segnato un punto di svolta fondamentale per la competitività dell’Unione Europea. La vittoria di Joe Biden ha innescato reazioni in Europa, costringendo i paesi membri a riconsiderare la loro posizione nel contesto geopolitico mondiale.

Draghi ha sottolineato che la sua analisi sulla competitività della Ue ha ricevuto una “spinta” significativa da quella che ha definito “una sveglia molto più brutale” fornita da Donald Trump. Durante la sua presidenza, Trump ha adottato politiche protezionistiche e ha messo in discussione alleanze storiche, come la NATO, creando un clima di incertezza che ha avuto ripercussioni dirette sulle relazioni transatlantiche.

la miopia politica e la crisi attuale

“All’inizio di settembre 2023, parlavo con molti esperti e analisti, ma nessuno sembrava rendersi conto che le cose non andassero bene”, ha proseguito Draghi. Questo commento evidenzia una certa miopia politica che ha caratterizzato il periodo pre-elettorale, in cui molti leader europei erano ignari delle tempeste in arrivo. “C’era una situazione di complessiva tranquillità”, ha aggiunto, riferendosi non solo al panorama industriale, ma anche a quello politico e burocratico di Bruxelles.

La tranquillità apparente è stata rapidamente spazzata via dalla crisi dell’energia e dalla crescente inflazione, che hanno messo a dura prova le economie europee. L’Unione, già provata dalla pandemia di COVID-19, si è trovata di fronte a nuove difficoltà, costringendo i governi a rivedere le proprie strategie e a mettere in atto misure straordinarie per sostenere le proprie popolazioni.

l’appello alla collaborazione

In questo contesto, Draghi ha lanciato un chiaro appello alla collaborazione tra gli Stati membri: “Di fronte a quello che succede, viene in mente che forse la prima cosa da fare è stringiamoci tutti insieme”. Questa richiesta di unità è particolarmente rilevante in un periodo in cui le divisioni all’interno dell’Unione Europea sembrano aumentare, con paesi come Ungheria e Polonia che si discostano dalle linee guida comunitarie su questioni fondamentali come lo stato di diritto e i diritti umani.

Draghi ha anche sottolineato l’importanza di un’Europa coesa e solidale per affrontare le sfide globali, come il cambiamento climatico e le tensioni geopolitiche con potenze emergenti come la Cina. La capacità dell’Unione di parlare con una sola voce su questioni cruciali è fondamentale per mantenere la sua influenza e il suo ruolo di leader a livello mondiale.

la necessità di riforma e resilienza economica

Il Meeting di Rimini, dove Draghi ha pronunciato le sue osservazioni, è un importante evento annuale che riunisce politici, economisti, imprenditori e cittadini per discutere temi di rilevanza sociale ed economica. Il fatto che Draghi abbia scelto questo palcoscenico per esprimere le sue preoccupazioni è indicativo della gravità della situazione attuale e della necessità di un rinnovato impegno da parte di tutti i membri dell’Unione Europea.

Inoltre, l’intervento di Draghi si inserisce in un dibattito più ampio sulla necessità di riformare le istituzioni europee per renderle più reattive e adattabili alle sfide del futuro. Le recenti crisi hanno messo in evidenza lacune significative nella governance europea e dimostrato che la solidarietà tra Stati membri non è solo un ideale, ma una necessità pratica.

Un altro punto cruciale toccato da Draghi è la questione della resilienza economica. Con l’aumento dei prezzi dell’energia e le difficoltà nella catena di approvvigionamento, l’Europa deve sviluppare strategie per:

  1. Ridurre la dipendenza dalle forniture esterne.
  2. Promuovere l’innovazione tecnologica interna.
  3. Investire in infrastrutture, ricerca e sviluppo e formazione della forza lavoro.

In ultima analisi, il messaggio di Draghi è chiaro: l’Europa deve imparare a collaborare e a unirsi di fronte alle avversità. Solo attraverso un impegno collettivo e un dialogo aperto sarà possibile affrontare le sfide del presente e del futuro. La lezione impartita dalle esperienze recenti è che l’unità è la chiave per la sopravvivenza e la prosperità dell’Unione Europea nel panorama globale sempre più complesso.