Caccia alla truffatrice bionda che inganna gli anziani di Roma con incidenti fittizi

Caccia alla truffatrice bionda che inganna gli anziani di Roma con incidenti fittizi

Caccia alla truffatrice bionda che inganna gli anziani di Roma con incidenti fittizi

Matteo Rigamonti

Agosto 23, 2025

A Roma, una truffatrice seriale ha suscitato allerta tra i residenti dei quartieri di Torrino, Decima e Laurentino 38. Questa donna, bionda e facilmente riconoscibile grazie ai suoi grandi occhiali da sole, ha attuato un piano di raggiro ben congegnato: si spaccia per avvocata e simula incidenti stradali per estorcere denaro, in particolare a donne anziane. I suoi approcci sono mirati, spesso seguendo le vittime subito dopo che hanno effettuato prelievi bancomat, aumentando così il rischio di cadere nel suo inganno.

Il modus operandi della truffatrice

Il modus operandi della truffatrice è ormai ben noto tra i residenti. Le sue vittime vengono avvicinate dopo un presunto tamponamento o un graffio sulla carrozzeria della sua auto. La donna accusa la vittima di guida distratta, creando una situazione di panico e incertezza. Le minacce velate di conseguenze legali e il ricatto psicologico sono parte integrante della sua strategia, culminando in richieste di denaro immediato per presunti danni a veicoli che, in realtà, sono spesso inesistenti o di entità trascurabile.

  1. Avvicinamento dopo un presunto incidente.
  2. Creazione di panico e incertezza.
  3. Richiesta di denaro immediato.

Un episodio emblematico

Un episodio recente ha messo in evidenza la pericolosità di questa truffatrice. In viale Camillo Sabatini, Anna, una settantenne residente al Torrino, ha riconosciuto la donna che l’aveva già raggirata in passato. Anna racconta: «A dicembre ero già caduta nella trappola. Questa volta ho reagito». La prima volta, la truffatrice aveva simulato un graffio quasi invisibile e aveva coinvolto un’altra donna, che si spacciava per la madre malata, appena uscita dall’ospedale. In quel frangente, la pressione psicologica era stata tale da portare Anna a consegnare cento euro, solo per scoprire in seguito che il danno era completamente inventato.

La scorsa settimana, Anna ha vissuto una situazione simile: una Fiat 500 bianca, un nuovo graffio e la stessa donna al volante. Questa volta, però, Anna ha avuto il coraggio di rifiutare la richiesta di denaro. Quando la truffatrice ha minacciato di chiamare la polizia, è fuggita, lasciando dietro di sé una scia di paura e indignazione. Questo episodio ha suscitato un’ondata di segnalazioni sui social di quartiere, con molti residenti che hanno condiviso esperienze analoghe: sempre una donna bionda, sempre la scusa di un danno all’auto e la pretesa di contante immediato.

La risposta della comunità

Le forze dell’ordine sono state informate di numerosi casi, ma la truffatrice sembra continuare a colpire indisturbata. Anna, dopo aver denunciato l’accaduto presso i carabinieri di viale dell’Oceano Indiano, ha fornito dettagli cruciali, come il modello dell’auto e parte della targa. «Spero che riescano a fermarla presto», ha dichiarato, esprimendo la crescente preoccupazione di tutta la comunità.

Il fenomeno delle truffe ai danni degli anziani non è nuovo, ma il modus operandi della donna ha destato particolare attenzione. Spesso, gli anziani sono considerati più vulnerabili e quindi più facilmente manipolabili. La truffatrice approfitta della loro buona fede e della loro gentilezza, estorcendo denaro in situazioni di panico.

Negli ultimi anni, le forze dell’ordine hanno intensificato le campagne di sensibilizzazione per informare gli anziani sui rischi di truffe come queste. Tuttavia, il successo di tali iniziative può variare e la presenza di truffatori astuti come la donna bionda di Roma continua a rappresentare una seria minaccia.

Per combattere questa piaga, è fondamentale che le comunità si uniscano e condividano informazioni. Le segnalazioni sui social network stanno diventando un mezzo efficace per avvisare altre potenziali vittime e creare una rete di protezione. Oltre ai post sui social, è importante che i residenti partecipino attivamente a incontri di quartiere e formino gruppi di vigilanza, affinché possano segnalare comportamenti sospetti e supportarsi a vicenda.

La caccia alla truffatrice continua, con la speranza che le autorità riescano a identificarla e a fermarla prima che possa colpire di nuovo. La comunità è in allerta e ogni piccolo gesto di solidarietà può contribuire a proteggere i membri più vulnerabili, in particolare gli anziani, da chi cerca di sfruttare la loro buona fede. La vigilanza è la prima linea di difesa contro le truffe, e ogni cittadino dovrebbe sentirsi responsabile nel contribuire a un ambiente più sicuro per tutti.