Minacce inquietanti in diretta: l’influencer Martina Murenu sotto attacco

Minacce inquietanti in diretta: l'influencer Martina Murenu sotto attacco

Minacce inquietanti in diretta: l'influencer Martina Murenu sotto attacco

Matteo Rigamonti

Agosto 23, 2025

Il mondo dei social media, con tutte le sue opportunità e sfide, si rivela spesso un terreno fertile per la violenza verbale e le minacce. Questo è il caso di Martina Murenu, una giovane influencer di 32 anni originaria di Cagliari e residente negli Stati Uniti. Con circa 100.000 follower su Instagram, Martina ha imparato a gestire gli haters, ma ciò che è accaduto durante una diretta il 18 agosto ha superato ogni limite. Le minacce ricevute l’hanno spinta a prendere una posizione decisa contro l’odio e la violenza.

le minacce ricevute

Durante la diretta, Martina si è trovata a fronteggiare due uomini che, mascherati da profili falsi, hanno inondato i commenti con frasi minacciose e insulti sessisti. Tra le frasi inquietanti, si leggono:

  1. «Ti taglio la gola»
  2. «Ti sfregio con l’acido»
  3. «Fai la fine di Yara Gambirasio»

La menzione a Yara Gambirasio, una giovane vittima di omicidio nel 2010, ha colpito profondamente Martina, che ha deciso di condividere il video dell’accaduto sui suoi profili social per denunciare pubblicamente la gravità della situazione.

la reazione di martina

Martina ha espresso il suo sconcerto per le minacce ricevute e per il contesto in cui si sono verificate. In un’intervista a La Stampa, ha dichiarato: “Non possiamo più stare zitti.” Ha annunciato la sua intenzione di presentare denuncia alle autorità al suo rientro in Italia, sottolineando la necessità di giustizia non solo per sé stessa, ma anche per tutte le donne che affrontano simili attacchi.

In un momento di vulnerabilità, ha rivolto un pensiero alle famiglie delle vittime di violenza citate nei commenti ricevuti, scusandosi per il dolore arrecato. La sua empatia è un segno della sua forza e determinazione a combattere per una causa più grande.

il messaggio alle donne

Le minacce ricevute da Martina non sono un caso isolato. Dopo l’incidente, altri uomini si sono uniti al coro di insulti, contribuendo a un clima di violenza verbale che lei stessa ha definito “la cosa più grave”. Ha espresso frustrazione per la persistenza di atteggiamenti violenti, nonostante i progressi nella lotta per i diritti delle donne.

Martina ha scelto di affrontare i suoi aggressori direttamente, invitando i genitori e le fidanzate di questi uomini a riconoscere le conseguenze delle loro azioni. Il suo sfogo rappresenta un richiamo a tutte le donne a non rimanere in silenzio: “Chiedo giustizia per me e per tutte le volte che sono rimasta in silenzio,” ha affermato, diventando portavoce di una lotta più ampia contro la violenza di genere e la cultura dello stupro.

La sua storia ha sollevato un dibattito sui social media, evidenziando la necessità di una maggiore protezione per gli utenti online e l’importanza di creare un ambiente virtuale più sicuro. La vicenda di Martina Murenu è un segnale della necessità di un cambiamento culturale. È fondamentale che tutti, dai singoli utenti ai grandi social network, si uniscano per combattere il fenomeno dell’odio online e proteggere le persone vulnerabili.

In un’epoca in cui le parole possono avere un impatto devastante, è cruciale che le vittime di minacce e violenza verbale trovino il coraggio di parlare e denunciare. La storia di Martina Murenu è un esempio di resilienza e determinazione, e il suo impegno nella lotta contro l’odio potrebbe ispirare molte altre persone a non rimanere in silenzio di fronte all’ingiustizia. La sua denuncia è un invito a unirsi contro la violenza e a difendere i diritti di ogni individuo.